Nel 1992, dopo la vittoria su Sid Justice di WrestleMania 8, il leggendario Hulk Hogan si apprestava a lasciare (almeno momentaneamente) il mondo del wrestling, per cercare nuove avventure nel mondo del cinema e della TV.
Vince McMahon, da anni alla ricerca di un sostituto della sua gallina dalle uova d'oro, complice anche lo scandalo steroidi che di lì a poco sarebbe scoppiato, decise di cambiare completamente rotta, puntando su una generazione di atleti più giovane, fresca, tecnicamente molto più preparata e con tanta fame di successo: era la nascita della "New Generation", ed i suoi due leader furono fin da subito due straordinari ragazzi, simili eppur estremamente diversi tra loro, tanto che la loro storia intreccia finzione scenica e dura realtà, finendo per coinvolgere promoter, famiglie ed amici, in un turbine di eventi rimasto nella storia: Bret "Hitman" Hart e Shawn Michaels.
Parlare di questi due giganti del quadrato non è semplice, sono stati scritti numerosi libri sull'argomento, e non starò qui a parlare dei mille match e rivalità tra loro due, se non nei punti più essenziali e forse meno conosciuti dal grande pubblico.
Ambedue i lottatori provenivano da un background simile: nati in federazioni come la Stampede e la AWA in qualità di wrestler singoli, trovarono le prime fortune accoppiandosi in tag team che hanno fatto la storia della categoria nella WWF di fine anni 80: Rockers ed Hart Foundation, titoli a parte, sono sempre stati al centro di match fantastici, in un mondo dominato da personaggi fuori realtà come Hulk Hogan, Ultimate Warrior e André the Giant.
Il 1989 segna la data del loro primo incontro, finito in pareggio: all'epoca, Hart e Michaels si rispettavano ed erano molto leali l'uno verso l'altro, consapevoli di essere talenti incompresi. Si scontreranno, per la prima volta, uno contro uno, a Wrestling Challenge in un match di poco meno di 5 minuti finito in pareggio l'11 Febbraio del 1990... due anni dopo avrebbero dato il via alla loro infuocata rivalità.
I primi segnali di tensione fra i due vanno probabilmente ricondotti al match per i titoli di coppia del 30 Ottobre di quello stesso anno, match che vede vittoriosi i Rockers ma che a causa di una corda rottasi durante l'incontro vede l'esito dello scontro venire ribaltato dai piani alti della Federazione.
Intanto, come detto sopra, scoppia la nuova era del wrestling targato WWF: Hart, tecnico e micidiale cecchino, Michaels, carismatico e ricco di mosse adrenaliniche, si scontrano per il titolo Intercontinentale il 21 Aprile 1992: non è un grande evento, nemmeno un "Saturday Night's Main Event", ma Dave Meltzer rimane fulminato dalla contesa, a cui attribuisce ben 4 stelle e mezzo. Ma il bello doveva ancora venire.
Dietro le quinte cresceva il distacco tra i due: nonostante sul ring funzionassero alla meraviglia, ciascuno di loro due si sentiva "il migliore" e questa competizione, da sana, iniziò presto a minare i loro animi.
Sempre nel 1992, a Survivor Series, i due si battono per il titolo maggiore in quello che viene definito da tutti il match dell'anno, con Hart sempre più preponderante per un wrestling "classico", vecchia maniera contro un Michaels già proiettato alla fine degli anni 90 ed alla nascita della D-Generation X. Il 31 marzo del 1996, a WrestleMania XII, i due consacrano la loro supremazia a Stamford grazie al loro favoloso "Iron Man Match", che sancisce anche il passaggio di consegne da Hart a Michaels.
Ed è qui che iniziano i problemi seri tra i due. Al termine di un incontro al cardiopalma, un HBK vittorioso chiede all'arbitro di "levare dai piedi" Hart nel suo momento di gloria, un gesto che a The Hitman non è mai andato giù. Non solo, nonostante i ripetuti ringraziamenti per aver concesso il conto di 3, Michaels si rifiuta espressamente di rendere il favore più avanti al suo avversario di quella sera.
Hart si prende una pausa di ben 8 mesi, periodo in cui Michaels fiorisce come il leader della WWF (un pò meno dello spogliatoio...) e che cambia totalmente il panorama del wrestling: al suo ritorno, Hart trova un pubblico cambiato, più desideroso di tifare anti-eroi e meno idoli come lui.
È la puntata di Raw del 19 Maggio 1997 a dare il via ad una escalation che porterà poi al famoso screwjob di Montreal: durante un segmento tra loro due, Michaels parla tra le righe sostenendo che Hart avesse avuto dei "gioni soleggiati" (sunny days), con un doppio gioco che rimandava ad una presunta relazione tra The Excellence of Execution e la diva numero uno del momento, Sunny.
Questo porterà a seri problemi nella relazione coniugale di Hart, costretto a dare spiegazioni alla moglie: nella realtà, nonostante la diva nutrisse qualche sentimento, non ci fu più che un mero bacio tra i due, e la frase va più riportata alla gelosia di Michaels, lui si amante di Sunny, con cui aveva rapporti dietro le quinte e nello spogliatoio, mentre gli amici della Kliq (Hall e Nash su tutti) distraevano il ragazzo di lei, il wrestler Chris Candido.
Il 9 Giugno di quello stesso anno, all'Hartford Civic Center, Hart, non avendo ancora digerito le parole di Michaels, lo raggiunse nel backstage per chiedere spiegazioni, spiegazioni che presto si tramutarono in una vera e propria rissa, con Bret che strappò una massa di capelli dalla testa di HBK.
Il wrestler Pat Patterson, intervenuto per separare i due, finì anche lui steso a terra nella rissa, e presto Michaels, dopo un'aspra litigata con Vince McMahon, minacciò di lasciare la federazione nel pieno della guerra di ascolti del lunedì sera, ritenendo il posto di lavoro "non sicuro" per via della furia di Hart. L'evento fu poi seguito dell'infame screwjob di Montreal di Survivor Series 1997, un evento di cui abbiamo parlato e discusso mille e mille volte.
Hart passerà alla WCW, dove non fu mai veramente sfruttato a dovere, subendo un calcio da Goldberg il 19 Dicembre del 1999, che porrà la parola fine alla sua carriera anche e soprattutto grazie alla scarsa assistenza medica dello staff WCW. Non solo, nel 2002 un tremendo infarto colpì duramente il canadese, riducendolo ai minimi termini.
Nello stesso periodo, a causa di un infortunio alla schiena subito alla Royal Rumble del 1998, Michaels dirà addio alle scene a WrestleMania XIV. Arrabbiato, deluso, in un giro di problemi fisici ed interiori con i propri demoni della psiche, il primo leader della D-Generation X si troverà perso in un mondo che decise di fare a meno di lui e della sua tecnica.
Più di dieci anni dopo, i due si trovano a guardarsi alle spalle: Hart - che nel frattempo si è separato e risposato - ha vinto un dura battaglia contro il cancro alla prostata e non vuole che il suo ricordo sia legato solo a quella notte infame di Montreal.
Michaels, fuori dal tunnel, diventa un Cristiano Rinato e miracolosamente torna sul ring WWE, inanellando una serie di match ed un periodo anche superiore al precedente, stavolta amato dai colleghi che lo rispettano e lo apprezzano in questa nuova veste.
Il 4 Gennaio 2010 i due si ritrovano faccia a faccia: i volti sono con più rughe, i corpi stanchi e gli animi sfiniti da un odio che, alla fine, non li ha portati da nessuna parte. Michaels si scusa per essere stato quel che era, Hart annuisce ed abbraccia il suo antico rivale. È un cerchio di onore e rispetto, che finalmente si chiude.
Oggi, i loro match sono fonte di studio da parte delle nuove leve del Performance Center e di nXt, che analizzano le loro mosse, i loro promo, i loro scambi al centro del quadrato. Come in un libro di storia, la rivalità tra Shawn Michaels e Bret Hart rimane una leggends incredibile, che rimarrà scolpita per sempre nella memoria di questa disciplina.
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