giovedì 11 aprile 2024

DOPO LA BRECCIA DI PISAPIA, IL FURBISSIMO SMONTEZEMOLATO ASPETTA LA GRANDE CHIAMATA DAL PD DOVE HA MOLTI FANS

 

1- DOPO LA BRECCIA DI PISAPIA, IL FURBISSIMO SMONTEZEMOLATO ASPETTA LA GRANDE CHIAMATA DAL PD DOVE HA MOLTI FANS: UNA SETTIMANA FA HA INCONTRATO VELTRONI PER VERIFICARE SE ESISTONO LE CONDIZIONI PER DIVENTARE IL “NUOVO PRODI”. PROBABILMENTE SI TRATTA SOLTANTO DI FANTASIE. L’UNICA COSA CERTA È CHE PRIMA DI SALIRE SUL TRENO DELL’ITALIA POLITICA, LUCHINO SAZIERÀ I SUOI APPETITI CON I TRE MENU DI “ITALO” - 2- DIETRO LO SCAZZO TERNA CATTANEO-ENEL CONTI, QUALCUNO SOSPETTA CHE IN REALTÀ DIETRO LA NOMINA IN CONSIGLIO DEL PIASTRELLISTA MINOZZI CI SIA LA MANINA DELLA LEGA CHE DOPO AVER PIAZZATO LE SUE PEDINE NELLE ULTIME NOMINE PUBBLICHE, PUNTI SULLA CHIOMA DEL FERILLONE PER ALLUNGARE IL NUMERO DELLE POLTRONE - 3- GLI OCCHI DI BINI SMAGHI SULLA POLTRONA ANTITRUST DOVE ADESSO REGNA CATRICALÀ - 4- ANCHE NAPOLITANO (OLTRA A FINI, SCHIFANI E ROMANI) PER L’ASSEMBLEA DI EMMA - 

 


EMMAEMMA MARCEGAGLIA

1- ANCHE NAPOLITANO (OLTRA A FINI, SCHIFANI, LETTA E ROMANI, ANCHE NAPOLITANO PER L\'ASSEMBLEA DI EMMA
Nel palazzo di Confindustria a viale dell\'Astronomia l\'ultima luce che si spegne la sera è quella dell\'ufficio di Luca Paolazzi, il direttore del Centro Studi (ex-bocconiano ed ex-giornalista) che sta scrivendo la prima versione del discorso che Emma Marcegaglia pronuncerà il 27 all\'Assemblea annuale degli Imprenditori.

Per adesso Paolazzi sta raccogliendo una serie di contributi elaborati dalla struttura confederale, ma è consapevole che il testo finale sarà rivisto e integrato dalla mano del presidente. Quest\'ultima anticiperà le linee generali del suo discorso nell\'Assemblea privata che si terrà il pomeriggio del 26 nella sala Pininfarina e sarà accompagnata da un fascicoletto blu che contiene il rendiconto dell\'attività svolta da Confindustria nel 2010 e il bilancio economico della struttura.

GiampaoloGiampaolo Galli

Il ghostwriter Paolazzi ha già ricevuto l\'indicazione di volare alto e di preparare con l\'aiuto anche del direttore Giampaolo Galli un intervento che lasci il segno. È probabile che davanti ai 3mila imprenditori e ospiti presenti il 27 maggio all\'Auditorium di Roma la Emma voglia evitare polemiche frontali con quel governo Berlusconi che ha lasciato sola la Confindustria e l\'ha accusata a sua volta di lasciar solo il Governo.

L\'assise cade alla vigilia dei ballottaggi e la Marcegaglia non vuole farsi tirare i bordi del tailleur nella mischia delle ultime ore; è un momento delicato dove conviene fare discorsi di alto profilo ricordando il centenario dell\'Associazione, i valori portanti di un\'imprenditoria che invoca riforme strutturali ed è pronta a introdurre nel corpaccione della Confindustria una riforma organizzativa che la renda più snella e più efficiente.

Di sicuro non dovrebbe ripetersi il siparietto sgradevole dell\'Assemblea precedente quando il Cavaliere-imprenditore mise da parte il discorso e in soli dieci minuti riuscì a collezionare un sermoncino infarcito da una gaffe clamorosa. Tutti ricordano infatti che in quella occasione il premier si rivolse alla Marcegaglia offrendole di fare il ministro dello Sviluppo, poi chiese agli industriali presenti di votare la sua proposta. Nella sala Santa Cecilia del Parco della Musica scese lo stesso gelo che accoglie le stecche dei cantanti e soltanto qualche deficiente di provincia alzò la manina.

SCHIFANISCHIFANI FINI big

Per Berlusconi fu uno schiaffo che commentò con parole sapide: \"dite di no?, e allora poi non prendetevela con il governo\".

Nulla di questo succederà venerdì prossimo perché fino a questo momento Palazzo Chigi non ha confermato la presenza del Cavaliere impudente e impunito. A Dagospia risulta invece che oltre a Fini, Schifani, all\'onnipresente Gianni Letta e al ministro ex-Opus Dei, Paolo Romani che farà un breve intervento, ci sarà il Presidente della Repubblica. Con la sua presenza Napolitano vuole testimoniare che l\'anno dei Centenari va celebrato in tutte le sedi per riscoprire il \"Risorgimento\" di una nuova classe politica.

berlusconiberlusconi marcegaglia big


2- IL \"NUOVO PRODI\"
Gli uscieri delle Ferrovie dello Stato stanno spulciando il bilancio 2010 che Mauro Moretti ha presentato l\'altroieri.

Dopo aver vissuto le gestioni dolorose di Giancarlo Cimoli ed Elio Catania l\'azienda ha chiuso in attivo per 129 milioni di euro, un risultato brillante sul quale pesano ancora 10 miliardi di debiti e le incertezze sul futuro della divisione Cargo.

Il giudizio degli uscieri sul manager di Rimini che dal 2006 riempie le stanze con il suo decisionismo e con urla raccapriccianti, è quindi positivo, e adesso sperano che la concorrenza di Luchino di Montezemolo e dei treni Ntv non comprometta i numeri di quest\'anno.

MAUROMAURO MORETTI AD GRUPPO FS

A renderli particolarmente curiosi è l\'annuncio fatto ieri dall\'amministratore delegato di Ntv, Giuseppe Sciarrone, che i 25 \"Italo\" di Alstom cominceranno a correre sui binari entro la fine dell\'anno. Secondo gli esperti Luchino vorrà fare agli italiani il suo regalo di Natale con le vetture che viaggeranno a 300 km/h e offriranno leccornie strabilianti.

Gli uscieri si leccano i baffi perché hanno saputo dalla bocca del mantovano ingegnere Sciarrone e di Francesco Farinetti, il deus della ristorazione \"Eataly\", che a bordo saranno offerti ai passeggeri tre menù di prima qualità.

Il primo si chiamerà \"tagliere\" (a base di formaggi e salumi), il secondo \"orto\" per i vegetariani, e il terzo \"gustoso\" con le ricette della miglior tradizione italiana. È questo il piatto forte che insieme a tecnologie avanzate e a una prima colazione servita in scatole con fregi giapponesi, dovrebbe fare la differenza con i servizi di Moretti.

MontezemoloMontezemolo NTV

Ormai sembrano superate le polemiche scoppiate a marzo sui paletti introdotti da Trenitalia per frenare l\'arrivo di \"Italo\" e nel palazzo-obitorio stanno già pensando a come rispondere alla campagna che Montezemolone e i suoi compagni di merenda spareranno sui giornali e in televisione per celebrare la nuova avventura.

L\'altra avventura di Luchino, quella di natura politica, lascia invece del tutto indifferenti i collaboratori di Moretti. Ormai anche loro hanno capito che il ragazzo dei Parioli non salirà sul treno sgangherato del Terzo Polo fino a quando non avrà la certezza di raccogliere consensi certi e fruttuosi. Qualcuno addirittura arriva a sussurrane che dopo i risultati di Milano, l\'amletico presidente della Ferrari stia guardando con più attenzione al PD e che una settimana fa abbia incontrato WalterEgo Veltroni per verificare se esistono le condizioni per diventare il \"nuovo Prodi\". Probabilmente si tratta soltanto di fantasie. L\'unica cosa certa è che prima di salire sul treno dell\'Italia politica, Luchino sazierà i suoi appetiti con i tre menu di \"Italo\".

montezemolomontezemolo giuseppe sciarrone NTV lap


3- LEGATE KIT KAT
Ai piani alti dell\'Enel ieri c\'è stato un momento di commozione quando è arrivata la notizia della morte di Franco Viezzoli, il manager che dal 1987 per dieci anni è stato presidente della società.

Viezzoli, che i più anziani ricordano come uno dei due \"alani\" che insieme a Fausto Calabria pesavano più dei ministri ai tempi delle Partecipazioni Statali, non ha mai interrotto i suoi rapporti con l\'azienda elettrica e negli ultimi anni i suoi consigli sul nucleare erano ascoltati con attenzione.

La commozione ha lasciato il posto all\'irritazione profonda che in questi giorni è provocata da Flavio Cattaneo, il 48enne architetto milanese che dal 2005 si trova al vertice di Terna, l\'azienda della rete di trasmissione elettrica. Forte del rinnovo del suo mandato, il fulvo Flavio ha portato avanti negli ultimi tempi una politica che ricorda l\'Enel vecchio stile degli anni \'60. L\'obiettivo è di mettersi a costruire centrali e impianti fotovoltaici investendo nei prossimi anni 1 miliardo di euro.

WALTERWALTER VELTRONI

A dargli via libera è stato nel dicembre scorso il ministro Romani che con una variante alla concessione che consente a Terna di operare ha introdotto una piccola clausola dove si parla della facoltà di \"progettare, realizzare e gestire solo temporaneamente, infrastrutture e impianti di produzione di energia elettrica anche destinati alla vendita attraverso autonome strutture societarie\". Questa clausola ha fatto sobbalzare i vertici di Enel e negli uffici di corso Regina Margherita si è sentita la voce più tonante che mai di Fulvio Conti e dei suoi collaboratori.

SABRINASABRINA FERILLI FLAVIO CATTANEO

Il colpo più basso di Cattaneo (per gli amici Kit-Kat) è arrivato venerdì scorso quando durante l\'Assemblea degli azionisti il candidato dell\'Enel Simone Mori (un fisico direttore della regolamentazione e ambiente di Enel) è stato sostituito dal noto produttore di piastrelle, Romano Minozzi. Costui, classe 1935 e originario di Castelnuovo Rangone in provincia di Modena, ha fondato nel 1961 Iris Ceramica, il Gruppo noto in Italia e nel mondo per le piastrelle nei cessi e nelle cucine.

La scelta del piastrellista Minozzi è stata giustificata da Cattaneo sulla base dell\'indicazione fornita dai fondi esteri che fanno parte dell\'azionariato di Terna, ma ai piani alti dell\'Enel è suonata come un pugno nello stomaco. Adesso la polemica si trasferisce in Parlamento dove in una precisa direttiva europea sulle reti di energia c\'è un articolo che parla chiaro: chi ha le reti di trasmissione non può controllare imprese di generazione elettrica.

FULVIOFULVIO CONTI PIERO GNUDI

Resta da capire perché il compagno di Sabrina Ferilli sia entrato in rotta di collisione con il colosso di Fulvio Conti; qualcuno sospetta che in realtà dietro la nomina in consiglio del piastrellista Minozzi ci sia la manina della Lega che dopo aver piazzato le sue pedine nelle ultime nomine pubbliche, punti sulla chioma dell\'ex-architetto milanese per allungare il numero delle poltrone.


4- GLI OCCHI DI BINI SMAGHI SULL\'ANTITRUST DOVE ADESSO REGNA TONINO CATRICALÀ
Avviso ai naviganti N.1: \"Si avvisano i signori naviganti che l\'irrigidimento dell\'economista mediceo Bini Smaghi per nulla intenzionato a lasciare la poltrona della BCE si sta lentamente allentando.

RomanoRomano Minozzi

Dopo i segnali raccolti nei palazzi della politica, e secondo alcuni anche dentro il Quirinale, l\'economista fiorentino avrebbe discretamente fatto sapere di accontentarsi di una poltrona fuori dalla Banca d\'Italia. Gli occhi di Bini Smaghi sarebbero caduti sull\'Antitrust dove adesso regna Tonino Catricalà\".

ANTONIOANTONIO CATRICALA - copyright Pizzi


5- OGGI A MILANO NASCE LA FEDERAZIONE ITALIANA DELLA COMUNICAZIONE

Avviso ai naviganti N.2: \"Si avvisano i signori naviganti che oggi a Milano nasce la Federazione italiana della comunicazione, dove confluiranno gli operatori del settore finora rappresentati in AssoComunicazione, Assorel e Unicom.

Per non scontentare nessuno la Federazione avrà come presidente Diego Masi, mentre Beppe Facchetti e Lorenzo Strona copriranno la carica di vicepresidenti. E tutti vivranno felici e contenti\".

https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/1-dopo-breccia-pisapia-furbissimo-smontezemolato-aspetta-25825.htm

 

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