lunedì 31 luglio 2023

Inno alla morte


Ho conosciuto la morte è 

non indossava occhi di Fiamme, 

ma lei  vestiva sol sapienze di cristallo 

ho conosciuto la morte 

è tra le sue mani non strinse

la spada dell'ultimo compianto 

ma dal suo sinistro un fosco corvo 

mi osservò di brama insaziabile 

egli portò con sé il sapor del consueto 


ho conosciuto la morte 

ed essa al mio fronte si mostrò

in un tempo di intimato addio,

indossando or suo antico manto

di velluto corallo immensità 

adornato di fantasie in pizzo oscuro oblio 

prostrandomi la sua generosità è il giusto 

del suo compiere

la morte giunse al mio essere ,

volle dirottare la rotta del mio spirito dalla attuale realtà confinando essa oltre il varco

ove la mia spiritualità si affaccio' tra innovativi è inderogabili universi  ,

Nel personal compito di far conoscer 

il percorso non ancora svelato 

ove v'aspettan saggiosi realismi 

esse paralleli il fronte 

al conosciuto riflesso terreno 



nel mentre quel mio ossario lì lasciato  perire al miraggio giaceva sul terreno

del tempo  in quell'attimo esso rinnegato ,

è le mie spoglie beate abbandonaron 

le memorie ed le carenze mortali 

di un realismo giunta al suo tempo irreale ..

nel procomber del focoso astro 

Faccio all'amore con il padre divino ovunque il gemito del Tirreno 

ibrida sulle mie Carni spoglie di derivanza

procace  il serpente or focoso ripercorrere 

scaglia per scaglia i copulati Territori del godurioso sigillo di piacer proibito



Guardai la morte nel viso ,

la morte  insemino' l'anima del reietto 

una divina Eccitazione sensoriale

dopodiché godurioso venni nel grembo 

Della madre purificatrice 

concedendo il gusto del mio seme  

sul promontorio dei mistici rinascenti 

il sapor tratto dal palato 

del predenzioso copulato ,

Lubrificando di brame settentrioni narciscenti ove vi si recan 

in vista  della fallida nube 

esoterici liberali qual ognuno d'essi  

risorti dal trattato spiritico

dell'ardito pentacolo 



Ho genita di molteplici lune

Io vi riconobbi inebriante tra i fossari 

di coella vostra culla ultraterrena 

io vi narrai assestante tra le turpolenti 

penombre di alati avanzamenti funerari

io vi amai in forma e materia 

su reale è immaginario tra i confinanti

sobborghi spiritici è tombali ,

oh egregia tutrice eterna 

io vi accolsi essenzialmente 

tra gli scorci di questi miei

da voi lodati sentieri carnali 

ove voi ben disporrete saggezza 

mie pelli prostreranno a voi il lor cammino 

così saranno per voi embrione di tragitti 

Verso mutevoli destini ,

aldilà di esponenti è miraggiose percorrenze




Ho conosciuto il saggio teschio seducente  foderata di bruma notturna è 

salace falce scaltrita ,

ci incrociammo io è lei 

tra le astruse ceneri del notturno 

liddove vi espandono le briganti

nebbiosita' del sepolcrale arcano 

giunse lei limpida all'incontro del mondano ,

tempestiva nel disporre il tragitto 

del sontuoso mistico sulle regali frontiere

lì ove si oppongono a lor stesse 

le torbide ombre aldilà del confine 

del sinistro valico terrestre ,

fu così che da lei Dama dell'ultimo respiro

Il mio essere immateriale fu presto convocato ad occupare posto 

tra le plateali seggiovie del sonno infinito

abbandonando così le crudezze 

di un sfiorita è remota esistenza 

Risorgendo  di spirito tra anime scarlatte 

dal folto riposo nel quale vi incomberà 

la nube esoterica del lugubre primordio 




Ho conosciuto la morte è 

lei  vestiva sol sapienze di cristallo

ma dal suo sinistro un fosco corvo 

mi osservò di brama insaziabile 

la morte giunse al mio essere

non indossava occhi di Fiamme, 

tra le sue mani non strinse

la spada dell'ultimo compianto 

Guardai la morte nel viso 

ed egli al mio fronte si mostrò

in un tempo di intimato addio,

indossando or suo antico manto

di velluto corallo immensità 

egli portò con sé il sapor del consueto

ho conosciuto la morte

genita di molteplici lune ....

volle dirottare la rotta del mio spirito dalla attuale realtà confinando essa oltre 

il varco liddove vi espandono le briganti

nebbiosita del sepolcrale arcano ,

la morte giunse al mio essere

il  seducente teschio di sentieri è realtà 

ci incrociammo lei ed io tra 

le astruse ceneri del notturno

giunse lei limpida all'incontro del mondano

concedendo il gusto del mio seme  

sul promontorio dei mistici rinascenti 




Ho conosciuto la morte 

ed essa al mio fronte si mostrò

in un tempo di intimato addio

Ho conosciuto la madre della notte 

lei insemino' l'anima del reietto 

una divina Eccitazione sensoriale

Ho conosciuto la morte

è non indossava occhi di Fiamme, 

ma lei  vestiva sol sapienze di cristallo 

Ho genita di molteplici lune

Il mio essere fu  da voi presto convocato 

ad occupare posto tra le plateali 

seggiovie del sonno infinito

ho genita di eterni riposi

Io vi amai in forma e materia

oh egregia tutrice eterna

io vi narrai assestante tra 

le turpolenti penombre 

risorgendo  dal folto riposo dal quale 

vi incomberà la nube esoterica 

del lugubre primordio

liddove vi espandono le briganti

nebbiosita del sepolcrale arcano



oh madre di eternità 

a voi  io mi presto 

In voi è il mio risveglio 

dalle nubi soccombo

In buio rinascenti saremo ,

oh tutrice di verità 

sulle nubi io mi presto

in voi  rinascente sarà 

su di voi io soccombo 

dal buio il nostro risveglio avverrà

Sogni d'oro e incubi d'argento 



Antichrist

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