E' giallo ormai sul presunto foglio su cui è stato siglato l'accordo traSilvio Berlusconi e Matteo Renzi sulle riforme. Dentro Forza Italia c'è chi dice di averlo visto come ha dichiarato qualche giorno fa Giovanni Toti, poi c'è chi invece ha smentito la stessa esistenza di un patto redatto su carta. Ma secondo quanto racconta il Fatto Quotidiano un testo esiste e prevede alcune clausole particolari. Il nodo principale del patto è sul Colle, ovvero un accordo tra Pd e Forza Italia per un nome che vada bene a Silvio e Renzi per il dopo-Re Giorgio. Il tema della successione di Napolitano sta tornando sempre più attuale e tutto fa pensare che il 2015 sarà l'anno che chiuderà il secondo mandato del presidente.
Secondo i rumors raccontati dal Fatto il Cav avrebbe ottenuto una precisa garanzia da Renzi: "In nessun caso, durante le trattative dovrà essere fatto il nome di Romano Prodi". "E' certo che i due si sono accordati per un nome condiviso e questo nome non potrà mai essere quello di Romano Prodi", dicono alcuni forzisti vicini a Berlusconi al Fatto. E in questo retroscena spunta pure una frase del Cav di aprile 2013 che disse durante le trattative per la rielezione di Napolitano: "Meglio D'Alema che Prodi".
Insomma a quanto pare il destino di "Mortadella" sarebbe segnato, potrà godersi la sua Bologna senza spostarsi a Roma. Intanto sarebbero emersi i punti fissati dal patto:Senato non elettivo, abolizione del bicameralismo, riforma della giustizia, accordo sul Quirinale.
Insomma sarebbe questa l'agenda del Nazareno. Ma la strada per realizzare questi punti è ancora lunga. Un'altra grana riguarda la legge elettorale.
http://www.articolotre.com/2014/08/patto-del-nazareno-no-a-prodi-al-quirinale/
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