Un uomo in maschera si aggira sui tetti
In una Parigi del 1794, in pieno clima rivoluzionario, tra esecuzioni e tumulti, un uomo in maschera si aggira sui tetti: è l’Ammazzaincredibili, eroe dei quartieri popolari, difensore della plebe, ieri temuta e oggi schiacciata da un nuovo potere. È l’ambientazione del nuovo romanzo di Wu Ming, “L’armata dei sonnambuli” (Einaudi), in libreria dall’8 aprile, di cui esce un estratto sul numero di aprile diPiazza Grande, il giornale di strada dei senzatetto.
Wu Ming è un collettivo di scrittori bolognesi che, nei suoi romanzi, porta in primo piano personaggi che la storia ufficiale ha condannato a essere di sfondo, e utilizza le loro storie per rappresentare cambiamenti epocali. Per questo nuovo lavoro, Wu Ming ha deciso di pubblicarne alcuni brani sui giornali di strada, un altro passo uscirà infatti nel prossimo numero di Terre di mezzo di Milano. Il protagonista delle pagine che escono su Piazza Grande (atto, I, scena 9 «Tuona il cannone») è Léo, un attore di strada senza dimora. “Saltimbanco senza un banco su cui saltare e nulla, nessuna pozione per la virilità ne´ lozione per capelli, da vendere. Gli toccava una vita di merda, all’attore”. La pubblicazione di queste pagine del romanzo di Wu Ming è l’occasione per un viaggio tra gli artisti di strada, a partire da Dario Fo.
“Il nostro teatro era determinato da qualcosa di incombente e brutale: la censura. Quante volte ci siamo messi a fare teatro per la strada perché ci avevano chiuso il teatro! È in quel momento che comincia la vera rappresentazione, quando te lo vietano”. Sono le parole del premio Nobel, Dario Fo, che nell’intervista realizzata da Alice Facchini per Piazza Grande, racconta il significato politico del recitare in strada negli anni Sessanta: “Molte volte noi attori mettiamo in scena una situazione assurda, paradossale, e poi, dopo alcuni giorni, tac! Arriva il personaggio della politica che riprende ancora gli stessi schemi e ci copia, senza rendersene conto e senza pagare i diritti d’autore. È sempre la realtà che copia il teatro, non viceversa”.
In copertina il volto di Massimo Macchiavelli, fondatore dellaFraternal Compagnia, nata nel 1999 da un progetto di intercultura finalizzato a costruire laboratori per persone con problemi di esclusione sociale. L’attore racconta la sua esperienza, partita dai laboratori con persone tossicodipendenti, senzatetto e rom, fino ad arrivare alla tourneée in Giappone. “Nella mia vita sono entrate storie tristi, allegre, storie di persone, di un’umanità a me sconosciuta e dalla quale sono rimasto affascinato. Improvvisamente, recitare ha assunto un altro senso, e` diventato uno strumento sociale per scardinare dei luoghi comuni”.
All’interno anche le storie di artisti come Antonino Anastasia, che racconta la sua esperienza al Festival Buskers di Ferrara, o il Circo Famigliagroup, una coppia con 4 figli che viaggia per l’Europa in camper portando in giro la propria musica. E poi Niccolò, Andrea e Roberto che girano per le piazze con i loro spettacoli: “Fare i cretini è un mestiere, e non e` un mestiere come un altro. Dietro questo lavoro c’e` anche il nostro stile di vita: un modo di vivere più spontaneo”. E ancora Andrea Menozzi, clown di strada conosciuto sia in Italia che all’estero, e il Circo Inzir che porta la meraviglia del circo nel mondo, in comunità in difficoltà. (lp) /Redattore sociale
http://comune-info.net/2014/04/wu-ming/
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