Muore dopo la RU486 e farmaci datati. L’ostetrica: “Ecco cosa succede a rifiutare un dono di Dio”
-Redazione- La situazione è già di per sé delicata e piuttosto complessa. Ora, a peggiorare le cose, commenti che aprono alla polemica e dettagli poco chiari nel trattamento che è stato prescritto ad Anna Maria, la donna di 37 anni morta a Torino dopo aver assunto la pillola abortiva Ru486.
Secondo quanto rivelato, infatti, la donna sarebbe stata trattata con un farmaco datato, il Methergin, un antiemorragico utilizzato dall'ospedale Martini, ma già abolito precedentemente da altri noscomi, come per esempio il Sant'Anna -sempre di Torino- per i lancinanti dolori che procurava. Un medicinale che fino a qualche anno fa era prescritto frequentemente in ginecologia per ridurre le perdite di sangue. Anna Maria, nello specifico avrebbe accusato il primo malore subito dopo l'iniezione di esso.
E mentre si attende l'autopsia, che dovrà far definitivamente luce sui motivi del decesso, su facebook compaiono commenti e prese di posizione. Tra chi si scaglia contro gli obiettori, che affossano la legge sull'aborto (al Martini è rimasto un unico medico disposto a compiere interruzioni volontarie di gravidanza) dall'altra c'è chi apre le polemiche con pareri e giudizi. E' il caso, per esempio, di un'ostetrica che, a fronte di tutta la vicenda, ha espresso il proprio punto di vista pubblicamente: "Come si può rischiare la vita per rifiutare un dono di Dio", scrive, scatenando durissime reazioni.
http://www.articolotre.com/2014/04/muore-dopo-la-ru486-e-farmaci-datati-lostetrica-ecco-cosa-succede-a-rifiutare-un-dono-di-dio/
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