lunedì 14 aprile 2014

Apocalisse e RenziHack/Anonymous#IAG fa scacco matto alla Difesa e al Premier

Anonymous IAG si fa beffa – dopo il danno – del Ministero della Difesa e mette K.O. il loro sito, volendo evidenziare come i garanti della sicurezza del Paese non sanno difendersi dagli attacchi. Questa rivendicazione si somma a quelle iniziate da un anno nell’operazione #Apocalisse che hanno colpito il Tribunale di Milano, il sito dell’on. Catia Polidori e a quanto pare anche il premier Matteo Renzi.
anonymous- Maria Cristina Giovannitti - Il gruppoAnonymous#IAG ha dato vita lo scorso anno ad#Apocalisse, un’operazione di attacchi hacker cominciata colpendo in primis il Tribunale di Milano. La firma ad ognuna di queste rivendicazioni è la stessa: K.O. dei siti ufficiali. Per ogni attacco è uguale anche l’intento: quello di colpire i poteri forti del Paese per dimostrare  come nessuno può sentirsi al sicuro quando sono gli Anonymus ad agire.Affonda, così, il sito dell’onorevole Catia Polidori, simbolo del sistema economico italiano.
LA DIFESA CHE NON SA DIFENDERSI – Stavolta la nuova rivendicazione firmata Anonymous è annunciata attraverso il loro blog«Questo è un segno in nome delle grida inascoltate, delle vittime che voi mietete silenziosamente, è il nostro saluto a chi non si arrende, a chi è ferito ma non striscia. È una sfida alla vostra arroganza, alla vostra sete di potere e profitto, al continuo sorvegliare e punire. È una carezza a chi fugge dalla miseria e viene inghiottito da una terra che lo perseguita. A chi difende la propria terra dal vostro marciume e viene rinchiuso dalla repressione, additato come terrorista, confinato nella solitudine. È una parte di noi che sta dalla parte sbagliata con orgoglio, perchè la vostra falsa giustizia che affligge, affama e perseguita i più deboli non ci appartiene. Sempre così ai tiranni!».  Dopo questo annuncio il sito del Ministero della Difesa è sotto attacco e fuori servizio. Oltre il danno di rendere inaccessibile il sito, anche la beffa verso chi – teoricamente – dovrebbe garantire la sicurezza nel Paese.
Perché gli Anonymous scelgono la Difesa? Questo settore è una nota delicata nel bilancio del Paese. Nonostante l’Italia per Costituzione ‘ripudia la guerra’, investe in questo campo più che in tutti gli altri, pagando per armarsi fino ai denti, nonostante la crisi. Così anche il 2014 porterà una spending review generale eccezion fatta per la Difesa: tra elicotteri, navi da guerra, cacciabombardieri saranno spesi 5 miliardi di euro. Lo conferma anche ilDef 2014 – Documento di Economia e Finanza – dove, nonostante le tanto annunciate riforme in materia di difesa professate dal premier Renzi, si evince una chiara contiguità politica: i tagli alla Difesa ci saranno ma solo per la Polizia mentre per gli F35 non è ben chiaro se ci sarà un depotenziamento o meno.
Sempre in materia di Difesa, sono ingenti anche le spese per la sicurezza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.  Nel bilancio di previsione finanziaria per il 2014 pubblicato nel sito del Quirinale si tende a sottolineare positivamente i tagli del personale e dei costi: diminuite le unità da 2.181 a 2.016; ridotte le spese con un calo di 3 milioni di euro dal 2009, dato rimasto stabile dal 2010. Eppure la sicurezza del Quirinale non è roba da poco ci costa, ancora, 228 milioni di euro annui e ben 793 persone (prima erano 1.086) che lavorano solo per la difesa di Giorgio Napolitano.
Così fino ad ora i tagli alla Difesa pronunciati da Matteo Renzi suggellano il Premier come gran paroliere senza contenuti. Ecco che anche per lui arriva larivendicazione degli Anonymous e così da 24 ore anche il suo sito è K.O.-

http://www.articolotre.com/2014/04/apocalisse-e-renzihackanonymousiag-fa-scacco-matto-alla-difesa-e-al-premier/

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