lunedì 14 aprile 2014

MASADA 1527 DELL'UTRI- EUROSCETTICI


MASADA n° 1527 13-4-2014  DELL’UTRI E CHI GLI REGGE IL SACCO- GLI EUROSCETTICI

Dell’Utri viene condannato a 7 anni e ripara in Libano, pronto per nuovi affari sporchi in Guinea Bissau – Quali erano le richieste del papello nella trattativa Stato-Mafia? – Cosa ha fatto il csx per la mafia – Le stragi del 92-93- La strage dei Georgofili - Berlusconi, dal ricatto della mafia al patto con la mafia-
Euroscettici - La ripresa statunitense e l’austerità europea – Il rapporto della Caritas  condanna l’Europa-  50 persone comandano oggi in Ue – Cos’è ERT EUROPA -Necessità di un’Europa federale – Occorre aumentare la liquidità – L’arricchimento delle banche – L’Unione economico-finanziaria Usa-Ue
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Il 25 marzo 2013 la terza sezione della corte di Appello di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri in secondo grado di giudizio con pena di 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. La sentenza considera Marcello Dell'Utri il tramite intermediario tra la mafia e Silvio Berlusconi, ma, al momento della sentenza,  Dell’Utri è risultato latitante per essere scoperto e arrestato poche ore dopo, in un lussuoso hotel di Beirut, dall’intelligenze libanese. In Libano aspettava probabilmente il versamento di 5 milioni da parte di Berlusconi per dirigersi con quelli e con il faccendiere Mokbel la cui famiglia è libanese, in Guinea Bissau. Qua Berlusconi fingerà di fare degli ospedali per una onlus, ma si aprirà in realtà la strada per lo sfruttamento  di miniere di oro, platino ecc.
Il senatore in un'intervista a IFQ aveva dichiarto di volersi ritirare dalla scena politica in vista delle nuove Elezioni politiche, infatti se fosse stato condannato per mafia a Palermo, lo "scudo" parlamentare non gli avrebbe evitato comunque il carcere
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L'Italia è il Paese dell'assurdo mediatico.
E' talmente evidente che, se Dell'Utri era il mediatore dei rapporti tra B e la mafia per reciproci interessi, Berlusconi era il mandante dello stesso rapporto gravissimo con la mafia. Ed è altrettanto evidente che, se dell'Utri è perseguibile per gravissimi reati di collusione mafiosa, ancora più perseguibile dovrebbe essere Berlusconi per gli stessi reati. Eppure tra i due fatti continua a persistere uno iato. I media o ci prendono per scemi o cercano di farci diventare dei rimbambiti, perché nessuno si permette la più piccola connessione che faccia scattare il sillogismo:
Dell'Utri è mediatore per la mafia di B,
se Dell'Utri è perseguibile per collusione mafiosa, a maggior ragione lo è Berlusconi.
Solo da questo si può capire la mostruosità della nostra informazione.
In quanto alle mostruosità insiste in una parte degli amministratori del sistema penale, basti dire che i processi a Dell'Utri in quanto colluso con la mafia, furono destramente troncati dal giudice al 1992, evitando così di parlare di quelle stragi italiane del 92-93 che costarono decine di morti e furono comandate da un malfattore che voleva scendere in politica e ordinava degli assassinii per destabilizzare il Paese e apparire come l'uomo della Provvidenza.
La verità è così spaventosa ed evidente che non può che nascere orrore davanti a una ipocrisia così manifesta con giudici che bloccarono prudenzialmente il processo perché le stragi non arrivassero alla loro matrice politica.
Ma noi siamo irretiti dai media e siamo invischiati in modo grottesco negli infiniti articoli su Berlusconi che farà il  badante dei vecchietti o inneggianti a nuove discese in campo, mentre un Pd ancora più ipocrita e venduto dimezza le pene per mafia, caso mai qualche nodo venisse al pettine e il vecchio più infame d'Italia restasse impigliato nella rete di qualche giudice onesto.
Ma in quale Paese si è vista una infamità collettiva maggiore di questa??????
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Lalla cita
Fonte Rossland
1 Il Ddl riduce la pena sul voto di scambio: "Si sta facendo un regalo ai boss", afferma il capogruppo M5S al Senato Maurizio Buccarella commentando il rinvio al senato dell'esame del ddl contro il voto di scambio...
2. Provenzano è all'Ospedale
3. Totò Riina, Leoluca Bagarella e altri 200 detenuti in regime di 41 bis da "decine d'anni", vengono spostati ad altre strutture "per evitare l'eccessiva permanenza negli stessi luoghi" per "trasferimenti che avvengono periodicamente"
4. Ieri ordine di arresto per Dell'Utri, ma pare risulti latitante (chi deve sapere, sa prima...Giusto?)
5. Qualcuno di nostra noiosa conoscenza evita il carcere per "ragioni di età" (ha superato i 70 anni) e in qualche modo gli si mantiene la vecchia promessa di evitargli il carcere e di salvargli le proprietà
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Quali erano le richieste del "Papello" nella Trattativa Stato-Mafia?

1-Revisione della sentenza del maxi-processo
2-Annullamento del decreto legge 41 bis
3-Revisione della legge Rognoni-La Torre (reato di associazione mafiosa)
4-Riforma della legge sui pentiti
5-Riconoscimento dei benefici dissociati per i condannati per mafia (come per le Brigate Rosse)
6-Niente cancere ma arresti domiciliari dopo i 70 anni di età
7-Chiusura delle super-carceri
8-Carcerazione vicina alle case dei familiari
9-Nessuna censura sulla posta dei familiari
10-Misure di prevenzione e rapporto con i familiari
11-Arresto solo in flagranza di reato
12-Defiscalizzazione della benzina in Sicilia (come per Aosta)

- Il punto 11 è spassosissimo, una chicca: mi vedo Brusca attardarsi sul ciglio dell'autostrada mentre sta per esplodere la carica di tritolo e all'ultimo salta sulla Panda partendo a razzo per evitare di essere arrestato "in flagranza di reato"...
- Sul 12esimo punto, chissà come e perché mi tornano in mente forconi e indipendentisti.
- L'8 mi ricorda che il 2015 si avvicina e i lavori per l'Expo devono marciare a passo di carica. Opera è alle porte di Milano, giusto? Vicini "alle case dei familiari", appunto...

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Il silenzio del Pd su quello che sta avvenendo è assordante.
Il pentolone degli orrori sta per scaricarsi e mostrare tutto il suo funesto contenuto.
Ma, ovviamente, con delinquenti così Renzi e il Pd ritengono ancora opportuno allearsi !!
Ma bravi!! Non so cosa mi faccia più schifo, se Berlusconi che i misfatti li compie o chi ingoia qualunque vergogna per usufruire anche del voto dei delinquenti che lo sostengono.
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Massimo Lanfranconi
Il csx, quando ha governato, ha portato avanti a tamburo battente il papello di Riina e Provenzano scritto dai mafiosi al pari del cdx berlusconiano:
1) Nel 1997 il governo Prodi, il ministro della giustizia era Flick, chiude le supercarceri di Pianosa e l'Asinara. E' il punto numero 7 del Papello
2) Nel 1998 il governo Prodi, in occasione della presentazione della legge 165/98, propone gli arresti domiciliari dopo i 70 anni di età. E' il punto numero 6 del Papello
3) Nel 1999 il governo D'Alema prova a abolire l'ergastolo. Nel 2014 la proposta di abolizione dell'ergastolo è avanzata in conferenza stampa alla Camera dai parlamentari dai deputati Pd Roberto Speranza e Danilo Leva, primi firmatari
4) Nel 2000 il governo Amato, attraverso il ministro della giustizia Fassino, tenta di riconoscere i mafiosi dissociati ma non pentiti. E' il punto numero 5 del Papello.
5) Nel 2000 l'Ulivo propone nel cosidetto "pacchetto Sicilia" la defiscalizzazione della benzina. E' il punto numero 12 del Papello.
6) Nel 2001 il governo Amato, ministro della Giustizia Piero Fassino, modifica la legge sui pentiti che impone al collaboratore di giustizia di raccontare tutto quello che sa in appena sei mesi. Cosa impossibile per delinquenti con alle spalle un'intera vita criminale. E' il punto numero 4 del Papello.
Questa sarebbe la sinistra che ha combattuto la mafia? Arriviamo ai giorni nostri con il 416ter, il Pd vota con Forza Italia per dimezzare le pene ai mafiosi, andare in deroga all'antimafia nel decreto sulla terra dei fuochi, gli appalti del Tav in territorio francese ecc.
Che altre prove servono per certificare che il Pd la mafia non solo non l'ha mai combattuta, ma l'ha più volte favorita?
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Dino Colombo
E’ stato rinchiuso a Regina Coeli un disoccupato sorpreso a rubare pane, latte e prosciutto in un supermercato romano. L’uomo, senza lavoro, voleva sostenere la sua famiglia di figlio di 4 anni e moglie disoccupata). E’ stato condannato a 5 mesi con la condizionale e liberato con l’obbligo di firma. Ieri sera però è stato di nuovo sorpreso al supermercato mentre rubava un pezzo di arrosto, un pezzo di formaggio e una bottiglia d’olio. Valore della refurtiva POCHE DECINE DI EURO, è  stato arrestato per furto aggravato. Processo per direttissima: 6 mesi di carcere.
…e per 'condannare' un Nano Malefico a fare ancora non si sa bene cosa, per aver frodato MILIONI E MILIONI DI EURO ci son voluti BEN 9 ANNI DI PROCESSO, PERMETTENDOGLI nel frattempo DI ESSERE ANCHE CAPO DEL GOVERNO DI UNA INTERA NAZIONE (degna di lui). Ma questa è GIUSTIZIA?
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Alessandro
La richiesta di ritiro del passaporto diplomatico a Dell'Utri è stata CORRETTAMENTE presentata alla Presidenza della Camera, in quanto tale passaporto, a suo tempo concesso a Dell'Utri in quanto membro del CONSIGLIO D'EUROPA, era pertinenza della Camera dei Deputati.
Che poi Dell'Utri, arrestato a Beirut, fosse in possesso del suo regolare passaporto italiano e non di quello diplomatico, non allevia la grave sciatteria della presidente Boldrini che, quanto meno, avrebbe dovuto fornire una risposta. E dire che la presidente è sempre così solerte nel tutelare la sua immagine pubblica, nel sanzionare supposti "eversori" e nel prendere le difese di questori maneschi…
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Gli stessi che attaccano come 'mafioso' Grillo per una frase maldestra sul fisco, sono poi quelli che difendono Dell'Utri da ogni accusa di mafiosità, rifiutando persino le citazioni delle sentenze e degli atti processuali. La loro matrice mafiosa e delinquenziale è così evidente che non merita nemmeno soffermarsi sullo schifo che generano.
Poi ci sono quelli che pur di difendere Renzi arriverebbero a negare l'esistenza del buio. Sono quelli che un giorno difendono la presunta elezione 'democratica' di Renzi e il suo essere completamente nei termini della Costituzione e il giorno dopo difendono Renzi e il PdR come rottamatori della stessa Costituzione. La loro parola d'ordine è 'credere, obbedire, combattere'. E proprio perché vivono nel servilismo dei cani, attaccano i 5stelle come 'servi' riferendo a loro quella mancanza di senso critico che fa parte eterna della loro vita.
Poi ci sono quelli che gridavano che Dell'Utri doveva per forza essere innocente per aver scelto il Libano, Paese che riconosce l'estradizione. Peccato che ora salti fuori che la riconosce, sì, ma non per il concorso mafioso.
Per cui hanno torto quelli che esaltavano Alfano come grande maestro (sic!) di giustizia, come dovranno aspettare, purtroppo, quelli che speravano in uno Stato giusto ed efficiente che per una volta incastrava il colpevole.
A questo punto ci resta da sperare solo nelle future sentenze di Berlusconi, che siano come macigni nella sua caduta a picco e convincano qualcuno che almeno per un senso di convenienza personale è meglio lasciare le sue fila. Bonaiuti insegna.
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Giovanna Maggiani Chelli (Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili)

Siamo in Italia!
Il Paese che da 20 anni tollera la mancanza di verità sulla strage di via dei Georgofili a Firenze.
Il Paese che nega la trattativa Stato mafia che ha portato a massacri di bambini e ragazzi .
Il Paese che ha tollerato 43 anni di latitanza per Provenzano, e ora lo vuole a casa fra le braccia dei parenti.
Il Paese dove Matteo Messina Denaro condannato per l'attentato alla Torre dèl Pulci è ancora libero.
Ma ora hanno firmato la richiesta di estradizione…….
Siamo alla farsa!!!
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LA STRAGE DEI GEORGOFILI
La notte del 26 maggio 1993, una bomba di 250 kg esplose a Firenze, presso gli Uffizi. Morirono 5 persone, tra cui una bambina di 50 giorni, i feriti furono 40. L'attentato danneggiò gravemente anche gli Uffizi e il  Corridoio Vasariano, il 25% delle opere d'arte presenti fu danneggiato; alcuni dipinti andarono invece perduti per sempre. La strage dei Georgofili rientra nella serie di attentati del 92-93 che assassinarono 21 persone, tra cui Falcone e Borsellino. Le vittime avrebbero dovuto essere molte di più se fossero esplosi due ordigni in un teatro e in uno stadio. La mafia fece sapere che questi attentati erano avvenuti su commissione. Il mandante era politico. Si voleva spargere il panico tra la popolazione e destabilizzare il Paese, preparando l’avvento dell’”Uomo forte” che avrebbe riportato ordine e sicurezza in Italia.
Nel 1998 Barranca, Spatuzza, Lo Nigro, Giuliano, Pizzo, Calabrò, Ferro, Carra e Antonino Mangano furono riconosciuti come esecutori materiali della strage. Spatuzza rivelò che la strage era stata pianificata con i boss Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro e Francesco Tagliavia. Le famiglie delle vittime furono rappresentata dal giudice Ingroia nel processo sulla Trattativa Stato-Mafia. Il mandante politico non fu mai rivelato. Il 27 marzo 1994 Berlusconi si presentava alle elezioni e in Sicilia prendeva 61 seggi su 61. Il patto tra mafia e potere politico era siglato.
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Quello che ha fatto Dell'Utri in 20 anni assieme a B è orribile, praticamente ha permesso alla mafia non solo di riciclare denaro sporco attraverso una cricca di arrivisti fatta partito e di proseguire indisturbata nei suoi delitti col narcotraffico, l'inquinamento del territorio con le discariche cancerogene, l'edilizia abusiva, l'infiltrazione della mafia a nord negli enti locali, le grandi opere e le istituzioni..le ha permesso di corrompere le leggi penali e processuali e di minare le basi delle nostra Costituzione e della nostra Democrazia.
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Se anche volessimo fare l'enorme sforzo di dimenticare per un istante che Dell'Utri è stato condannato a 7 anni di carcere per un reato gravissimo e continuato di collusione mafiosa ai danni di questo Paese, col sospetto agghiacciante di aver ordito le peggiori stragi italiane per destabilizzare il Paese, questo delinquente stato indagato per:
tentata estorsione
calunnia aggravata
fatture false
frode fiscale
abusivismo
e tangenti…
Ci chiediamo in nome di quale giustizia si è permesso a un simile ceffo di diventare senatore e quale Paese civile del mondo tollererebbe di avere nel suo Parlamento una persona colpevole di tanti e tali reati penali e cosa aspettano gli ultimi onesti del Parlamento, se mai ce ne sono, a votare in fretta una legge anticorruzione che depuri per sempre le istituzioni da simili soggetti.
Ma per quanto tempo dovremo tollerare ancora che la sovranità sia rubata ai cittadini, che il diritto elettorale sia mozzato, che i referendum siano calpestati, che i diritti dei lavoro siano ammazzati, che lo stato sociale sia fatto a pezzi, che le istituzioni siano svuotate di senso, che il fisco e le leggi diventino sempre più iniqui, che si allarghi l'abisso tra i privilegiati e i diseredati e  che una mezza dozzina di boss partitici facciano il bello e il cattivo tempo, continuino a rovinare questo Paese e continuino a mettere dei pendagli da forca o dei cani fedeli a capo del Paese e in Parlamento?
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La legge anticorruzione europea è del 1999. Sono passati 15 anni e non è ancora stata ratificata dall'Italia, malgrado i continui solleciti dell'Ue. Ma Renzi non ne fa parola nel suo programma come non fa parola della mafia.
Non possiamo aspettarci una simile legge da chi come B ne ha sempre largamente profittato ma ci chiediamo come possa avere un minimo di credibilità un Pd che è stato al potere per 20 anni e che nemmeno adesso, con Renzi, spende la minima parola sulla corruzione politica e su quella mafiosa e anzi, dopo 20 anni di assenza di leggi sullo scambio mafioso, pensa solo a diminuirne le pene!
E ora noi dovremmo accettare che questa infiltrazione mafiosa che si accompagna a un preciso piano piduista contro la giustizia, la Costituzione e la democrazia continui? Dovremmo accettare che questi stessi delinquenti abbiano il diritto con Renzi di cambiare la Costituzione italiana? Solo una simile ipotesi è agghiacciante e copre Renzi e il Pd di fango e di vergogna eterna!
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ed è per questo che il M5S vuole un'altra Italia
che si faccia da sola
che si governi da sola
che riscrive le proprie leggi da sola
che ridia il diritto di decidere e controllare al popolo
e cambi per sempre i paradigmi della politica
e dell'economia
secondo i criteri della democrazia dal basso
come ha fatto finora con l'intelligenza dei referendum
difendendo a spada tratta la propria democrazia, la propria giustizia, il proprio stato sociale, l'aiuto ai poveri e l'epurazione dei corrotti
cacciando questa cricca di delinquenti che sono la casta politica più corrotta d'Europa
cacciando i magnati che stanno svendendo e comprando il nostro patrimonio come fossimo una terra da conquista in turpi giochi di potere
chiudendo per sempre la fase dello strapotere dei 6 capipartito  che ci hanno rovinati e chiudendo per sempre l'arroganza e l'eternità dei partiti e lo spreco immane di giustizia sociale, di diritti civili e di beni pubblici che questa cricca Pd/Pdl ha fatto in questi 20 anni

RIPRENDIAMOCI IL POTERE E CACCIAMOLI TUTTI!!!
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DI MAIO:
“Sei mesi fa a Report di Milena Gabanelli misi in guardia sul fatto che Marcello Dell’Utri era ancora in possesso di un passaporto diplomatico, in quanto Presidente della delegazione parlamentare del Consiglio d’Europa. Nonostante non fosse stato candidato a febbraio, continuava a ricoprire pro-tempore quell’incarico perché Pd e Pdl ritardavano la formazione della nuova delegazione, in questa legislatura.
Spiegai che dare un passaporto diplomatico ad un condannato in secondo grado per associazione mafiosa avrebbe creato il pericolo di fuga in Paesi senza estradizione. Allora infatti soggiornava a Santo Domingo. Fui attaccato duramente. Oggi Dell’Utri è latitante.
NOI L’AVEVAMO DETTO! Il 16 Maggio scorso il M5S aveva sollecitato la Boldrini ad intervenire per togliere il passaporto diplomatico a Marcello Dell’Utri. Nessuno ci ha mai risposto. Ed oggi si vedono i risultati!”

(Io: ..e per gli ignoranti precisiamo che il passaporto diplomatico era stato dato a Dell'Utri dalla Camera e dunque spettava alla Camera ritirarlo. Ma evidentemente la Boldrini aveva i suoi buoni motivi per non attaccare uno come Dell'Utri. Chiediamoci quali! Il silenzio di Napolitano attorno alla faccenda 'mafia' comincia ad essere quello di un nato sordo. Del resto non è che Napolitano può ordinare di distruggere i carichi mafiosi dei politici come ha fatto con le sue intercettazioni. Malgrado questi silenzi assordanti, il micidiale patto Stato-Mafia pesa come una trave minacciosa su tutte le istituzioni.
Non dissimile il silenzio attorno alla mafia da parte del novello redentore Renzi, tutt'ora assistito da un Verdini che rispetto al grado delinquenziale di un Dell'Utri, arriva solo secondo. Renzi vive in un mondo a parte, tutto concentrato nei suoi slogan mercatisti e nella sua ascesa assolutistica al potere. Nulla deve rovinare la sua splenda scalata ogni giorno più surreale rispetto a quanto succede intorno e ai bisogni spasmodici del Paese. Il suo autoritarismo ormai è così stratosferico che la grottesca riunione del Pd minoritario (Cuperlo, D'Alema, Bersani e soci) non è che un querulo e lamentoso prostrarsi ai suoi piedi, dato che tutti ormai tremano dal terrore di essere defenestrati del novello imperatore e sostituiti da qualche giovane ragazzetta, digiuna di politica ma in grado di prendere il posto de parrucconi del Pd e dei nuovi rampanti sol che Matteo lo voglia!
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Terry
Voglio vivere in un paese sovrano.
Voglio vivere in un paese governato da uomini onesti.
Voglio vivere in un paese in armonia con la natura.
Voglio vivere in un paese umano.
Chiedo troppo?
No, chiedo il giusto e lo pretendo quindi voto Movimento 5S.
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Nicola Biondo
"Per 20 anni sx e dx l'hanno menata con l'antimafia. Da una parte i "buoni" - Violante e compagnia bella. Dall'altra i "cattivi": B e i suoi compari Dell'Utri e Cosentino.
Come al solito ci fottevano con le parole, era tutta una recita. Perché poi quando era il momento si accordavano sempre. Prendi il caso del 416ter, la legge che punisce lo scambio politico-elettorale con la mafia. Falcone sapeva che le organizzazioni criminali non vendono i loro voti in cambio di soldi, quelli li fanno in altro modo. Ma Falcone morì mentre Violante fu uno degli artefici del 416ter, una delle legge più inutili che infatti non è mai stata applicata: il politico va punito se in cambio di voti da soldi ai boss. Un genio. Se quella legge fosse stata scritta come oggi chiede il M5S, il latitante dell'Utri sarebbe stato processato e condannato non per concorso esterno - avvenuto fino al 1992 - ma per lo scambio elettorale con la mafia e con una pena più alta, un reato che Dell'Utri ha commesso - secondo le indagini - fino all'altro ieri.
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IL CSX E LA MAFIA
Beppe Grillo

Mentre la sx faceva i convegni antimafia - pagati con i soldi pubblici - chiudeva gli occhi sull'invasione delle cosche nelle regioni che amministrava. Fino ad arrivare ad appoggiare il TAV definito del tunnel della mafia. Per  20 anni la sx ha parlato di Falcone e Borsellino mentre li tradiva, per 20 anni la dx ha difeso l'eroe Mangano per difendere il boss di Arcore. E in mezzo c'eravamo noi: quelli che la legalità di uno Stato criminale - quello di Equitalia, quello delle Grandi opere - provavamo a rispettarla, con le immagini di Capaci e Via d'Amelio a bruciarci ancora il cuore e gli occhi.
L'antimafia dei "buoni" vi chiedeva il voto contro Dell'Utri e poi contrattava con il suo padrone, vi chiedeva il voto contro la mafia e non ci pensavano nemmeno a fare una legge anti-corruzione. Vi chiedevano il voto in nome di Falcone e Borsellino e poi quando il Quirinale prova a far saltare l'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, in attesa magari che il pm Nino Di Matteo salti in aria per mano del Riina di turno, nessuno a sx apre bocca. Forse perché i giudici antimafia buoni, a sx, sono solo quelli morti. Quelli su cui fare campagna elettorale. Ma quando poi si arriva in Parlamento, i "mafiosi", i cattivi, come Dell'Utri diventano interlocutori per le riforme o per l'elezione di D'Alema al Quirinale e per mille altri patti.
Oggi hanno gettato la maschera, oggi è finita la recita della sx antimafia, dei buoni contro i cattivi. Li abbiamo visti questi soloni - loro sì veri professionisti dell'antimafia - come hanno votato per il Tav a cui non si applicherà la normativa antimafia, li abbiamo visti votare per un 416ter depotenziato, li abbiamo visti come da una parte si facevano vergini strillando contro il Cosentino di turno e dall'altra battevano le strade per vendersi l'ultimo appalto. Ecco un'altra vittoria del M5S, l'antimafia parolaia, imbelle e complice è finita.
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Se pure portassero Dell’Utri in Italia e lo processassero, grazie a Renzi e al Pd che hanno ridotto il minimo delle pene per mafia  a 4 anni, se si buscasse anche 4 anni, 3 glieli leverebbero grazie al condono fatto da Berlusconi a se stesso, la pena scenderebbe a 1 anno e Dell’Utri sarebbe nelle stesse condizioni di Berlusconi di ora, pronto a fare mezz'ora di servizi sociali settimana, e magari potrebbe curare la biblioteca della Camera, insieme a Previti, visto che i libri gli piacciono tanto che li manda a rubare.
Capite ora perché il M5S voleva che il minimo delle pene fosse di 7 anni come voleva Falcone?
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Massimo Lanfranconi

Mangano era un eroe
Andreotti uno statista
Dell'Utri un bibliofilo
Penati un ottimo amministratore pubblico
Berlusconi un grande imprenditore
Re Giorgio un ottimo presidente della Repubblica
Non sarà che, poco poco, ci prendono per il culo?
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Dell’Utri, davvero un fior da fiore (ed è questa la gente con cui è alleato Renzi e che dovrebbe rifare la nostra Costituzione col consenso del Pd?!!)

9 procedimenti giudiziari. 2 volte è stato assolto in Cassazione (tentata estorsione e calunnia aggravata), 1 volta ha patteggiato (fatture false e frode fiscale); ne ha poi 1 ancora in corso con una condanna a 7 anni di reclusione in appello (concorso esterno in associazione mafiosa), 1 altro a 8 mesi in appello (abusivismo), 2 in cui è rinviato a giudizio (Trattativa tra Stato e mafia e P3) e infine in altri 2 le indagini sono ancora in corso (estorsione e tangente).
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Nel 2004, il tribunale di Palermo lo condannò a 9 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa e a 2 nni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici  per “concreto, volontario, consapevole, specifico e prezioso contributo al mantenimento, consolidamento e rafforzamento di Cosa nostra, alla quale è stata, tra l'altro offerta l'opportunità, sempre con la mediazione di Dell'Utri, di entrare in contatto con importanti ambienti dell'economia e della finanza, così agevolandola nel perseguimento dei suoi fini illeciti, sia meramente economici che politici”.
« Vi è la prova che Dell’Utri aveva promesso alla mafia precisi vantaggi in campo politico e, di contro, vi è la prova che la mafia, in esecuzione di quella promessa, si era orientata a votare per Forza Italia nella prima competizione elettorale utile e, ancora dopo, si era impegnata a sostenere elettoralmente l’imputato in occasione della sua candidatura al Parlamento Europeo nelle file dello stesso partito, mentre aveva grossi problemi da risolvere con la giustizia perché era in corso il dibattimento di questo processo penale. »

Nel processo di appello del 2010 furono chiesti per Dell’Utri 7 anni di reclusione
per concorso esterno in associazione mafiosa per i fatti accaduti sino al 1992. La Corte d'appello, con questa sentenza, ha ritenuto che Dell'Utri intrattenne stretti rapporti con le vecchie organizzazioni mafiose di Bontade,Riina e Provenzano sino alla stagione delle stragi di Falcone e Borsellino facendo da intermediario fra le organizzazioni malavitose e  Berlusconi. Il giudice tuttavia aveva bloccato il processo al 1993, rifiutandosi di sentire i testimoni che volevano portare prove al patto di Berlusconi con la mafia, con cui la mafia si impegnò in orrende stragi contro la popolazione italiana per destabilizzare lo Stato e prepararlo all’arrivo dell’”uomo della provvidenza”. Siccome i pentiti avrebbero incriminato per strage potenti politici, si ritenne opportuno troncare i processi.
Mangano avrebbe assicurato protezione contro l'escalation dei sequestri a Milano.  Dell'Utri avrebbe, sino al 1980, fatto da intermediario per gli investimenti a Milano di  Bontade, che aveva bisogno di riciclare denaro sporco, frutto del traffico di droga, in aziende del nord Italia. Questo spiega l’arrivo di enormi capitali a Berlusconi perché li ripulisse investendoli in attività lecite.
La quinta sezione penale della Cassazione scrisse che  era “probatoriamente dimostrato” che Dell’Utri “ha tenuto un comportamento di rafforzamento dell’associazione mafiosa fino ad una certa data, favorendo i pagamenti a Cosa nostra di somme non dovute da parte di Fininvest. “
La Cassazione ritenne pienamente confermato l’incontro del 1974 tra Berlusconi, Dell’Utri e i capimafia Di Carlo, Bontate e Teresi, raccontato tra l’altro dallo stesso Di Carlo, collaboratore di giustizia.
Mangano curò convergenti interessi di Berlusconi e di Cosa nostra” e Berlusconi versò  cospicue somme alla mafia. La suprema Corte parla “di un accordo di natura protettiva e collaborativa raggiunto da Berlusconi con la mafia per il tramite di Dell’Utri che, di quella assunzione, fu l’artefice grazie anche all’impegno specifico profuso da Cinà”.

Nel 2013 il procuratore generale di Palermo, Luigi Patronaggio chiede alla Corte d'Appello sette anni di carcere per Dell'Utri. Secondo la Cassazione, che aveva annullato la condanna a sette anni in appello, sono provati i rapporti di Dell’Utri con Cosa nostra dal 1974 fino al 1977, invece secondo il pg i rapporti non si sarebbero mai interrotti.
Il 25 marzo la Corte d'Appello accoglie la richiesta dell'accusa, condannandolo a sette anni di reclusione.

Il 24 luglio 2012 la procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio per 12 persone, tra cui Marcello Dell'Utri, accusato di violenza o minaccia a corpo politico dello Stato (art. 338 cpp.).[
I pm pensano che Dell'Utri, nel corso degli anni, possa aver estorto denaro a Berlusconi in cambio del suo silenzio sui suoi rapporti con la mafia.
L'inchiesta sarà seguita dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini.
Nel frattempo Dell’Utri viene condannato per false fatture e frode fiscale e patteggia 2 anni e 3 mesi di reclusione.
Viene poi condannato in primo grado a Milano a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di Vincenzo Garraffa (imprenditore trapanese), con la complicità del boss Vincenzo Virga. La sentenza fu poi annullata.
Fu annullata anche l’accusa secondo cui Dell'Utri avrebbe organizzato un complotto con tre falsi pentiti per screditare dei veri pentiti che accusavano lui ed altri imputati. così respinto il ricorso della procura generale di Palermo.
Nel 2010 nuovo avviso di garanzia sull'intreccio occulto tra alte personalità dello stato e altri individui riuniti in una «nuova P2» che “avrebbe svolto «in maniera sistematica e pianificata un'intensa, riservata ed indebita attività di interferenza sull'esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, allo scopo di ottenere vantaggi economici o di altro tipo». L'organizzazione, definita "massonica" dalla Procura di Roma, avrebbe agito in particolare allo scopo di influenzare la decisione della Consulta sulla legittimità costituzionale del "lodo Alfano".
Nelle riunioni si favoriva Formigoni per governatore della Lombardia e Alfonso Marra per  la nomina a presidente della Corte d'appello di Milano.
Dell'Utri è indagato dalla procura di Firenze per corruzione per la costruzione di un impianto solare.
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Chi pagherà per tutto questo????
Wikipedia: "Con l’espressione "bombe del 1992-1993" si indica la stagione di attacchi mossa da Cosa Nostra contro lo Stato italiano durante i primi anni 90 (1992-1993). Quello che contraddistinse il periodo fu la natura particolarmente violenta ed eversiva delle azioni (uso di autobombe). In aggiunta agli agguati verso forze dell'ordine, magistrati (Falcone e Borsellino) e politici (Salvo Lima), Cosa Nostra passò a violenti attacchi anche "sul continente" contro il patrimonio artistico dello stato e contro uomini simbolo non legati direttamente alla lotta alla mafia, come Maurizio Costanzo. L'obiettivo era screditare lo stesso concetto di Stato, indebolire la società civile, che proprio allora si stava risvegliando, e far cedere il governo come controparte nell'auspicio mafioso di una trattativa fra Stato e mafia.".

12 marzo 1992 Omicidio di Salvo Lima
13 maggio 1992 Strage di Capaci 5 vittime (tra cui Giovanni Falcone)
19 luglio 1992 Strage di via d'Amelio Palermo 6 vittime (tra cui Paolo Borsellino)
17 settembre 1992 Omicidio di Ignazio Salvo Santa Flavia (PA)
14 maggio 1993 Fallito attentato di via Fauro Roma
27 maggio 1993 Strage di via dei Georgofili Firenze 5 vittime
27 luglio 1993 Strage di via Palestro Milano 5 vittime
28 luglio 1993 Bomba a San Giovanni in Laterano Roma
28 luglio 1993 Bomba a San Giorgio in Velabro Roma
23 gennaio 1994 Fallito attentato allo Stadio Olimpico Roma
14 aprile 1994 Fallito attentato a Totuccio Contorno Formello (Roma)

Sono tutte stragi in cui la mafia eseguì ma il mandante era politico.
Chi pagherà per tutto questo??
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BERLUSCONI, DAL RICATTO DELLA MAFIA AL PATTO CON LA MAFIA

Si continua a considerare il primo Berlusconi minacciato dalla mafia di sequestro del figlio e che dovette subire in casa 'la protezione' di Mangano, che da Arcore continuava indisturbato nella sua opera di sequestri e di traffico di droga (anche questo con l'aiuto di Dell'Utri che gli telefonava che erano arrivati ' i cavalli', cioè le vagonate di cocaina. E nessuno si è mai chiesto come mai i soci di B sono sempre immischiati nella cocaina, dalla dama bianca e Tarantini a Lele Mora). Ma tutti fingono di non ricordare che ci fu una fase successiva in cui Berlusconi da vittima della mafia divenne il patteggiatore, quello che con la mafia si accordava alla pari sia per riciclarle fondi neri che per tramare quella cosa orrenda che furono le stragi di stato del 92-93, 'comandate' alla mafia per spianare la strada all'"uomo forte" che sarebbe venuto a far ordine in Italia, sul piano della P2, contro i 'comunisti' e per iniziare il golpe strisciante contro la democrazia.
Si chiede ingenuamente da cosa si capisce che il Pd fu sempre colluso col piano criminale di Berlusconi, che fu sempre sostenuto dalla mafia da una parte e dalla P2 dall'altra, con la Lega che gli reggeva il bordone.
Si dimentica o si ignora che per 20 anni Berlusconi poté spadroneggiare indisturbato e malgrado le altissime assenze dei suoi in aula riuscì a mettere a segno 5.700 tra leggi ed emendamenti a favore di se stesso e della criminalità organizzata, non solo i ripetuti condoni agli scempi edilizi, non solo la libertà assoluta alle discariche della camorra, ma anche lo scudo fiscale che passò per soli 20 voti con D'Alema prudentemente fuori dall'aula.
E intanto che questi politici facevano a pezzi lo Stato e lasciavano che criminali e delinquenti comuni mettessero le mani su tutto, l'Italia moriva.
E ora qualcuno mi chiede da cosa si capisce che Berlusconi=Mafia=P2= Pd?  DA TUTTO!!!
Non lo vedete che è un solo, unico, compatto sistema criminale di affari e di interessi reciproci che unisce in un abbraccio mortale mafia, crimine affaristico, P2 e questi partiti, sempre soci in affari, e mai uno contro l’altro, che hanno dilaniato l’Italia in tutti questi scellerati vent’anni??
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Ma il carro traballa e persino il fedelissimo BONAIUTI abbandona Berlusconi, uno che è stato il suo fedelissimo per 19 anni. E questo credo la dica lunga sulla caduta prossima di Forza Italia e del suo boss della mala.
Oggi è davvero l'inizio della fine per Sansone e tutti i Filistei.
Bonaiuti passa nelle fila di Alfano. Era stato accanto a Berlusconi per 19 anni, era il suo consigliere con Letta e il suo portavoce. E' sempre stato al fianco di Silvio come un'ombra fedele. Se anche lui se ne va, foschi presagi si addensano sul capo del boss di Arcore.
Voi dite che Dell'Utri deve stare attento al veleno nel caffè. Io dico che c'è un altro che deve stare doppiamente più attento.
Viltà infinita a chi si associa a questi soggetti. Vuol dire che la coscienza se l'è messa sotto i piedi!
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Spinoza
"La casa di Antonio Gramsci diventa un hotel di lusso. Sapreste riassumere
meglio la storia del partito?"
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Massimo
Ricordiamoci sempre che il m5s non è ne di destra ne di sinistra. Destra e sinistra non esistono più da almeno 25 anni (e forse da sempre??), sono state solo un grande metodo di distrazione di massa da parte della partitocrazia e alta burocrazia verso i cittadini. Si sono divisi il potere e il profitto dividendo le pecore in "desta e sinistra". Chi è del m5s o chi si avvicina ad esso, se ha una sovrastruttura mentale che lo continua a far ragionare (anche inconsciamente) con questo schema di pensiero, deve lavorare profondamente su se stesso per "disintossicarsi". Ci hanno fottuto per una vita con destra e sinistra, mentre le cose sono giuste o sbagliate, buone o cattive, oneste o criminali, logiche o illogiche. Vogliamo che le cose vengano fatte con "giustizia" (che non sempre va a braccetto con la legge).
M5S è una filosofia di vita....andiamo OLTRE!
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EUROSCETTICI

LA VIA AMERICANA E QUELLA EUROPEA
Berluscameno (blogger di Gilioli)

Leggiamo quanto dice l’economista, premio Nobel dell’Economia, Paul Krugman che fu consigliere di Obama in un Team governativo di eccellenti economisti in merito alla crescita e al conseguente reale sviluppo economico USA.
“Nella fase iniziale della crisi (tra la fine del 2007 e i primi mesi del 2010) sia l’Europa che l’America sono precipitate in una profonda recessione e hanno visto salire rapidamente la disoccupazione. A partire dal 2010, tuttavia, le due sponde dell’Atlantico hanno preso due strade diverse. L’America ha cominciato a creare posti di lavoro. L’economia europea, invece, è ulteriormente peggiorata e dal 2012 l’Europa è entrata ufficialmente in recessione. Cosa era successo? Una cosa molto semplice che però gli economisti italiani  non hanno chiarito. Nel 2010 in Europa è iniziata l’austerità. E per noi italiani è iniziata la catastrofe!
In Europa gli Austerici hanno dominato il dibattito politico–economico. L’Austerità ad ogni costo era la precondizione indispensabile per dare un aiuto finanziario ai Paesi in difficoltà. Il risultato complessivo per l’Europa è stata una drastica correzione dei conti pubblici. In  seguito il Fondo Monetario ha riconosciuto che, a partire dal 2010, molte economie europee hanno fatto molto peggio delle previsioni  e gli errori di previsione erano legati ai programmi di austerità. In pratica i Paesi che avevano imposto i maggiori tagli di spesa o i maggiori aumenti di tasse erano anche quelli che andavano peggio. Il FMI concludeva in sostanza che i moltiplicatori fiscali erano più in linea con quanto affermato dai neo Keynesiani.
In Grecia e in Portogallo, la Troika (FMI, BCE e Commissione Europea) hanno preteso un’austerità ancora più drastica, come condizione per concedere i prestiti di emergenza, anche se è ormai evidente che la cura proposta sta uccidendo il paziente.
La BCE ha anche detto chiaramente che la Spagna, già impegnata in un micidiale programma di austerità, dovrebbe adottare ulteriori misure restrittive per beneficiare di ulteriori acquisti di bond spagnoli da parte della BCE.
La depressione che persiste in Europa non è solo una terribile tragedia per la gente comune, è anche terrificante per le implicazioni politiche sulle Istituzioni democratiche.
Nessuno sa dove stia il punto di rottura, ma gli echi degli anni Trenta sono troppo forti per essere ignorati.
Sembrano tutti eccellenti economisti, ma gli “Austerici “ al potere in Italia sono degli autentici criminali affetti da “ignoranza manifesta”. Dovrebbe essere istituito un nuovo processo di Norimberga per coloro che sono stati responsabili diretti delle lacrime e del sangue versato per la “pazzesca” politica economica della austerity applicata ad un Paese civile come l’Italia.
Suicidi, fallimenti di aziende, disoccupazione dilagante, stabilimenti industriali vuoti d in rovina, la crisi totale del credito che ha “ucciso” migliaia di imprese edili, tutto conduce alla reale rovina economica dell’Italia.
Lor Signori si ricordino delle recenti parole pronunciate dal Santo Padre : ”Per i corrotti non vi potrà mai essere perdono !”
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Caritas contro Troika e Austerity. Ricette sbagliate, pagano i deboli

Un rapporto della Caritas attacca le politiche di Fmi, Bce e commissione Ue:
“La situazione dell’Europa sta peggiorando e le fasce a rischio pagano il prezzo più salato.
Più disuguaglianze, meno accesso alla salute”. La ricetta è cambiare questa politica economica recessiva e completamente errata, sbagliata anche teoricamente, e applicata in un periodo in cui si verificano recessione, deflazione, alta disoccupazione e fallimenti di imprese. Occorre fornire meno garanzie alle banche e adottare una politica espansiva del credito- con garanzie dello Stato – per le imprese manifatturiere dell’economia reale tramite i Q.E (Quantitative Easing) come ha fatto in USA Obama con pieno successo!
La Caritas europea “boccia senza appello” la Troika e la politica di Austerità imposta da Ue, Bce e Fmi ai Paesi travolti dallo Tsunami dei debiti sovrani degli ultimi 5 anni.
Il secondo “Rapporto sulla crisi” (114 pagine di analisi sui dati finanziari ed economici dei conti dei cosiddetti PIIGS, Italia compresa) è durissimo.
La politica di austerità non funziona. Serve e presto, un’alternativa. A cinque anni dall’ inizio della crisi, la disoccupazione è in aumento, 124 milioni di persone (il 25% dei cittadini dei 27 stati UE) vivono sulla soglia della povertà.
Nello stesso tempo, i tagli ai servizi sociali riducono molta gente in condizioni molto difficili “colpendo alla fine la parte più debole della società”.
A Bruxelles i Governanti UE, su suggerimenti interessati ricevuti dalla Lobby della ERT continuano a dirci che la crisi è finita. Ma a noi risulta il contrario. E a pagare il pedaggio più salato alla recessione sono le persone che di sicuro non l’hanno causata.
Come? Il rapporto non lascia dubbi:
L’accesso ai servizi sanitari universali si sta restringendo, con un impatto pesante sulla salute dei cittadini europei. E i Paesi in difficoltà sono quelli dove si stanno aprendo i “gap” maggiori tra ricchi e poveri.
La conclusione è tranchant. La politica criminale ed errata di lacrime e sangue imposta dalla Troika è un processo sbagliato ed economicamente ingiusto.
Proprio l’opposto di quello che prevedeva la strategia di “inclusione” di Europa 2020.
Stiamo assistendo a una situazione in cui le disuguaglianze stanno crescendo e si sta creando una classe di nuovi poveri, ha spiegato Artur Benedyktowitz, responsabile politici sociali della Caritas Ue.
Cosa si deve fare? Trovare subito una politica economica alternativa.
Nessuno dice che non servano riforme strutturali – dice la Caritas - ma bisogna implementarle tenendo conto molto di più delle loro conseguenze attuali e reali sulle condizioni di vita delle popolazioni soggette. Le banche ed i banchieri gangster devono pagare per i loro errori. E le colpe delle loro scommesse finanziarie (con la vendita dei derivati strutturati ossia con la spazzatura venduta come fosse oro al parco buoi ) non vanno scaricate sui depositi dei correntisti.
Se non si puniscono i colpevoli e i corruttori nel mondo della finanza e della “governance” europea si incentiva il comportamento fraudolento futuro.
La Troika ha prestato grande attenzione agli interventi fiscali, ma non ha previsto alcun indicatore della situazione sociale dei Paesi sotto” austerity”.
I suggerimenti: inserire indicatori sociali oltre il rapporto deficit/ pil per valutare la bontà delle riforme, più trasparenza sugli interventi della Troika, più monitoraggio sociologico per le fasce più deboli, un salario minimo ai disoccupati e più fidi alle” imprese reali” per combattere la disoccupazione giovanile.
Ciò che la Caritas non dice è che la politica economica utilizzata dalla Troika (FMI,BCE,e Commissione Europea) per effettuare quelle dissennate raccomandazioni rigoriste ai Paesi UE è frutto solo dei suggerimenti dalla Lobby dei CEO -riuniti sotto le ali della ERT -alla Governance della Ue.
Questa dissennata politica economica -definita erroneamente neo liberista- è stata presentata come Austerity, ossia  rigore assoluto dei conti pubblici. Ma essa si può applicare –probabilmente – solo in un periodo economico di” forte inflazione” e di boon economico eccessivo. E mi è proprio il nostro caso.
Quello che è strano è che in a Germania si sono ben guardati da applicare i precetti economici strettamente rigoristi nella redazione dei bilanci pubblici.
Infatti più di 500 miliardi di euro di debito pubblico tedesco sono stati abilmente fatti  sparire nel bilanci delle banche pubbliche dei vari Lander.
Inoltre la Merkel ha provveduto a finanziare (con denaro- totalmente pubblico -appartenente alla più grande banca tedesca nazionalizzata) tutte le richieste di credito che le più grandi aziende private o pubbliche tedesche rivolgevano “continuamente “ -in tutto il periodo della crisi – allo stato tedesco.
Per Noi  ciò si chiama finanziamento di stato ed è rigorosamente proibito dai trattati conclusi con la UE. Ma evidentemente le stesse clausole non valgono per la Germania!
Infatti chi controlla i suoi bilanci pubblici abilmente taroccati?
Lo Stato italiano, invece, è riuscito a non pagare le imprese che facevano lavori per lo  Stato. Così lo Stato deve ancora dare 80 miliardi alle imprese private.
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CHI COMANDA OGGI IN EUROPA

Sergio di Cori Modigliani dice che la cupola europea è formata da 50 personaggi “un pugno di uomini, ben allenati, amici tra di loro di lunga data”.
Costoro decidono chi governa e chi no e stabiliscono se l’Italia avrà le larghe intese, se la Germania avrà la Grossekoalition e se è il caso che il Belgio abbia o non abbia un governo. Costoro decidono quali leggi far passare in Italia o in Europa. O quanti disoccupati ci devono essere, e se le imprese italiane devono o non devono essere pagate.
Sono tutti membri del più potente club del pianeta, più potente del Bilderberg.

Chairman
Leif Johansson  Ericsson  Sweden
Vice-Chairmen
Nils S. Andersen  A.P. Moller - Maersk  Denmark 
Benoît Potier Air Liquide  France
Members
Jean-Paul Agon  L'Oréal France
César Alierta Izuel  Telefónica Spain
Paulo Azevedo  SONAE Portugal
Ben van Beurden  Royal Dutch Shell The Netherlands
Kurt Bock BASF Germany
Jean-François van Boxmeer  Heineken The Netherlands
Carlo Bozotti STMicroelectronics Italy
Svein Richard Brandtzaeg  Norsk Hydro Norway
Antonio Brufau  Repsol Spain
Ton Büchner  AkzoNobel The Netherlands
Paul Bulcke  Nestlé Switzerland
Jean-Pierre Clamadieu  Solvay Belgium
Vittorio Colao  Vodafone Group United Kingdom
Michel Combes  Alcatel-Lucent France
Ian Davis Rolls-Royce United Kingdom
Rodolfo De Benedetti CIR Italy
Pierre-André de Chalendar  Saint-Gobain France
Christophe de Margerie  TOTAL France
Marijn Dekkers  Bayer Germany
John Elkann  Fiat Italy
Tom Enders Airbus Group Germany
Ignacio S. Galán  Iberdrola Spain
Antti Herlin  Kone Finland
Zsolt Hernádi  MOL Hungary
Heinrich Hiesinger ThyssenKrupp Germany
Timotheus Höttges Deutsche Telekom Germany
Frans van Houten Royal Philips The Netherlands
Pablo Isla Inditex Spain
Joe Kaeser Siemens Germany
Jacek Krawiec PKN Orlen Poland
Bruno Lafont  Lafarge France
Thomas Leysen  Umicore Belgium
Gary McGann  Smurfit Kappa Group Ireland
Gérard Mestrallet  GDF SUEZ France
Dimitri Papalexopoulos  Titan Cement Greece
Olof Persson  Volvo Sweden
Jan du Plessis  Rio Tinto United Kingdom
Norbert Reithofer  BMW Group Germany
Gerhard Roiss  OMV Austria
Kasper Rorsted Henkel Germany
Güler Sabanci  Sabanci Holding Turkey
Paolo Scaroni Eni Italy
Severin Schwan F. Hoffmann-La Roche Switzerland
Risto Siilasmaa Nokia Finland
Jim Snabe SAP Germany
Carl-Henric Svanberg  BP United Kingdom
Johannes Teyssen  E.ON Germany
Jacob Wallenberg Investor AB Sweden
Willie Walsh IAG United Kingdom

Il Club è nato nel 1982, fortemente voluto, da Reagan che ne affidò l’iniziale cura a Licio Gelli; costituisce lo zoccolo duro dei decisori europei.
Complessivamente costoro hanno a disposizione un budget intorno a 1,28 miliardi di euro, utili per pagare chi farà le leggi, sposterà i capitali, lancerà i leader politici, ecc.
Il club si chiama ERT EUROPE.
Karl Beurle (Thyssen), Carlo De Benedetti (Olivetti), Curt Nicolin (ASEA), Harry Gray (United Technologies), John Harvey – Jones (ICI), Wolfgang Seelig (Siemens), Umberto Agnelli (Fiat), Peter Baxendell (Shell), Olivier Lecerf (Lafarge Coppée), José Bidegain (Cie de St Gobain), Wisse Dekker (Philips) Antoine Riboud (BSN), Bernard Hanon (Renault), François-Xavier Ortoli (EC), Pehr G. Gyllenhammar (Volvo), Etienne Davignon (EC), Louis von Planta (Ciba-Geigy), Helmut Maucher (Nestlé) erano il nucleo storico. Alcuni  sono morti come Umberto Agnelli, Harry Gray. Alcune aziende sono state incorporate da altre e  i rappresentanti sono cambiati. Ma il progetto, la strategia e la finalità del 1982 rimane la stessa: gestire l’Europa Occidentale come piace a loro.
Questi signori controllano il 75% della produzione mediatica europea. (Mediaset la controllano attraverso gli incroci azionari trasversali e Berlusconi non lo hanno mai voluto dentro perché lo considerano inattendibile e inaffidabile, troppo individualista per i loro gusti, gli danno ordini dall’esterno). I 50 controllano le borse, i mercati, gli investimenti industriali. Stabiliscono le assunzioni nelle corporation, nelle aziende statali strategiche, le commesse militari, chi deve andare su, chi deve andare giù, chi deve andare a dirigere i canali televisivi, i giornali, le banche.
Hanno 1.500 uffici (perfettamente legali) a Bruxelles nei quali si dedicano e si occupano di lobby gestendo i rapporti con le apposite e specifiche commissioni europee.
Parlare quindi di Berlusconi o di Letta o di Renzi è inutile; sono persone che non contano nulla. Questi sono quelli che decidono.
Un gruppo di giornalisti investigativi anglo-americani, in accordo con un gruppo di intellettuali francesi e austriaci, hanno prodotto un documentario per raccontare le gesta dei 15.650 impiegati a pieno regime che lavorano a Bruxelles per questa organizzazione di affari. Loro sono i monarchi, noi siamo i loro sudditi. Per queste persone noi non esistiamo come esseri umani, siamo -come ha ben sintetizzato il grande sociologo Zygmunt Bauman- un danno collaterale.
Il loro obiettivo strategico, in questa fase attuale, consiste nel distruggere ogni tentativo di costruire modelli di cittadinanza attiva e di opposizione ai partiti che loro controllano e finanziano in Europa.
Dalla prossima settimana, inizia la diffusione in Europa del documentario “The Brussels Business”.
E’ intorno a questo club che si gioca la partita d’Europa; è fondamentale, quindi, conoscerne la genesi, la modalità di comportamento, la strategia di impiego.

Il nostro Bozotti che dirige e coordina tutti gli aspetti legati alle politiche sociali in Europa è uno dei più importanti imprenditori italiani, leader nella produzione dei semi-conduttori, che ha il compito di assumere il controllo di tutta la produzione elettronica imbavagliando la rete. Si è visto che per ben tre volte Bozotti è entrato in importanti aziende, le ha fatte fallire, e ha poi saldato il conto con parcelle principesche.
Berluscameno  (blogger di Gilioli)

Forse qualche lettore non è  al corrente che l’Unione Europea (quella che ci vuole “appioppare” il Fiscal Compact) si basa su alcuni Trattati (indicati come europei), mentre in pratica:
1) La Costituzione dell’Unione Europea non esiste;
2) Il Codice Civile e Processuale civile dell’Unione Europea non esiste;
3) Il Codice Penale e Processuale Penale dell’Unione Europea non esiste;
4) Il Codice militare di Guerra e di pace dell’Unione Europea non esiste;
5) Il Codice Tributario e delle leggi riguardanti la compilazione “corretta” dei Bilanci Pubblici non esiste;
6)Il sistema giuridico di guida degli organi di giustizia europea (e della Polizia giudiziaria e carceraria) non esiste.
Questo Stato Europeo (che non è uno Stato federale) si regge (per il consenso - mal riposto - degli Stati partecipanti all’ Unione) su Regolamenti, alcuni truccati, come il n.1466/97) e su Decisioni (mai autorizzate da un Trattato UE), che non indicano in che modo sia possibile controllare il funzionamento reale della macchina burocratica ed amministrativa dell’Unione Europea.
Ci pensa (forse) la Corte dei Conti Europea, che, non avendo poteri giuridici propri, delega il controllo fattivo all’OLAF, ossia all’ Ufficio Europeo per la lotta anti frode.
La Corte dei Conti Europea (formata da un membro per ogni stato) è il Revisore contabile Esterno dei Bilanci dell’Ue e, in quanto tale, il custode delle sue finanze.
Gli Audit (burocrati europei) che lavorano nella Corte dei Conti Europea (800 addetti) hanno il compito di migliorare la gestione finanziaria dell’ Ue, assicurando ai cittadini europei un uso e una spesa corretti dei propri fondi.
Penso che vi sia una necessità urgente di costituire, da SUBITO, uno Stato Federale (gli ‘Stati Uniti d’Europa’, sul modello ben collaudato degli Stati Uniti d’America.
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L’ultima speranza. L’aumento della liquidità

Il Qe (Quantitative Easing, o allentamento monetario della banche) della Bce dovrà essere molto vicino, pena la morte della nostra industria reale.
Anche se il nostro mercato finanziario sale (azioni in rialzo e lo spread al minimo) accade che la nostra economia “reale“, e non esportatrice di merce di lusso, sia al palo e si fermi.
E il popolo dei lavoratori non può spendere denaro che non ha più.
La produzione di merci per il mercato interno si riduce sempre di più e conseguentemente aumenta in modo massiccio la disoccupazione. Quindi accade che non si possono riversare sul mercato delle merci “reali” le paghe dei nuovi “ipotetici” assunti.
E’ inutile agevolare burocraticamente le assunzioni di nuovi lavoratori se le imprese manifatturiere non vedono aumentare la richiesta delle merci che producono.
Ma quando la smetterà l’Italia di avere dei ministri dell’Economia che non hanno la più pallida idea di come si rialzi una nazione industriale evoluta (come è l’Italia) essendo colpita al cuore da una “recessione deflazionistica” di una gravità inaudita? Essi si concentrano, invece, nell’ ubbidire pedissequamente alle ordinanze errate della BCE e della Germania (Fiscal Compact), i cui economisti si divertono a disquisire di come e  perché una politica macro economica di austerità possa essere utile allo sviluppo e alla crescita del nostro martoriato Paese, in preda a un aumento indiscriminato della disoccupazione e della povertà più nera.
Dicono, e noi ci dobbiamo credere, che “Il Quantitative easing della Bce” annunciato da Mario Draghi è dietro l’angolo. Si tratta di un mossa non convenzionale che richiederà tempi non lunghi, forse mesi.
Anche Weidmann, governatore della Bundsbank, ha detto che ci sono buoni motivi per il prossimo Quantitative Easing, e quindi se ne parla ed è finalmente probabile che ora lo facciano, lo dice anche Nouriel Roubini, l’economista che aveva previsto nel 2008 la crisi dei muti sub prime negli USA.
Si è ora verificata la clamorosa svolta della Bce. Però, guarda caso, da applicarsi solamente ai ” fessacchiotti ” investitori nell’ economia “reale” che segue le orme della Fed (USA) e della BoE -per combattere il mostro della deflazione-dopo l’ultimo dato di febbraio che ha segnalato una crescita dei prezzi dell’ euro zona solo dello 0,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Come dovrà procedere la Bce? Per logica economica dovrà prima ridurre i tassi dallo 0,25% allo 0,10%, poi dovrà rendere negativi i tassi sui depositi che le banche parcheggiano a Francoforte, infine dovrà acquistare Asset di titoli pubblici e privati.
Questa ultima mossa non è un Qe in senso stretto ma piuttosto una vera politica monetaria espansiva (credit easing), ossia un Ltro (piano di rifinanziamento a lungo termine) mirato, come fa sperare l’economista USA.
Cosa acquisterà la Bce? Il Qe (allentamento quantitativo, operazione non convenzionale della politica monetaria), cioè la stampa di euro per acquistare Bond è sostanzialmente acquisto di Bond governativi, magari in proporzione al Pil dei membri dell’ Euro zona.
Cioè la Bce dovrebbe acquistare Bond in tutti i paesi membri  e non solo dai periferici o da quelli in difficoltà,  in proporzione al peso del loro Pil, quindi, nel caso della Germania, la Bce dovrebbe acquistare il 28% di emissioni tedesche, poi francesi, poi italiane e così via in proporzione al peso del Pil dei 18 paesi membri dell’euro zona.
La Bce ha fatto ancora troppo poco e si è attirata le critiche espresse, alla vigilia della riunione della Bce, da Christine Lagarde, direttore del Fmi. La BCE, infatti  avrebbe già dovuto pensare a fissare dei tassi negativi o a imporre misure di “Quantitative Wasing” o  allentamento monetario, ovvero immissioni di grandi quantità di denaro sul mercato dell’economia “reale”.
Non si deve finanziare l’economia finanziaria (ossia le Banche) con centinaia di miliardi di euro, che poi i Banchieri “Gangster” provvedono (tramite le loro Banche Ombra) a indirizzare verso la crescita tumultuosa dei nuovi Paesi Emergenti. Queste banche hanno avuto mille miliardi dalla BCE al tasso dell’1% e li hanno investiti in Bond del Brasile o dell’Argentina, lucrando sul differenziale di reddito prodotto. E gli utili realizzati sono stati rigorosamente in nero: “ladri”!
L’inflazione in Euro zona é bassissima e non possiamo più evitare di entrare in un’area di deflazione.
L’economista Roubini si è detto estremamente preoccupato dall’avanzata di Marine Le Pen in Francia, segnale della difficoltà di sostenere le misure di austerità senza vedere la crescita e la diminuzione della disoccupazione. Roubini ha anche detto che in Grecia la formazione della sinistra radicale Syriza potrebbe vincere le elezioni.
E l’Italia? Renzi rappresenta l’ultima spiaggia per l’Italia. Se Renzi fallisse,non riusciamo a vedere cosa potrebbe succedere.
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LA RICCHEZZA DELLE BANCHE
Eleonora

Le Banche, solo in eurozona, hanno 32mila miliardi di crediti e investimenti e il PIL dell'eurozona è di 9mila miliardi e la banche italiane dal 2009 hanno AUMENTATO I LORO BILANCI, che oggi consistono di 4.200 miliardi di euro, contro un PIL dell'Italia di 1.550 miliardi di euro.
In aggiunta, ci sono mega fondi come BlackRock che da solo, ha ad es. 4mila miliardi di dollari in gestione, pari al PIL dell'Italia e Francia messe assieme. E poi ci sono i fondi hedge con centinaia di miliardi usati a leva. Tutti e tre assieme, mega banche, mega fondi e mega fondi hedge costituiscono il noto "Sistema Bancario Ombra"....In più, ci sono ovviamente le dinastie e famiglie di miliardari, da Caltagirone a DeBenedetti a Adelson, ai Bronfman, ai Walton, ai Goldschimdt, Murdoch, e perché non citarli, anche ai Rothschild che esistono ancora, tanto è vero che sono advisor dei governi...
Questo è il vero POTERE al mondo, quello dei migliaia di miliardi. Cosa vuoi che contino i politici che cambiano ad ogni due elezioni e necessitano dell'appoggio dei media che sono in mano a questi soggetti. I politici sono dei lacchè, dei maggiordomi e sai perché? Perché non hanno a disposizione decine o centinaia miliardi come i ricchi e non gestiscono e allocano direttamente loro migliaia di miliardi come i mega fondi tipo Blackrock o le banche come Societe Generale, Barclay's, Deutsche Bank, Unicredit, Morgan Stanley, Citigroup. UBS.... È semplice: il "Big Money" (i MILIARDI) comandano. Guarda a riprova come ieri la Merkel e il Ministro tedesco degli esteri Genscher omaggiavano l'oligarca russo Khodorofsly che ha rubato miliardi, ma è parte della mafia finanziaria...(Per quanto riguarda specificamente la legislazione approvata questa settimana sui salvataggi bancari, è fumo, è un compromesso dettato più che altro dai tedeschi che non vogliono essere inguaiati in crac bancari in sud-Europa.
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UNIONE ECONOMICO-FINANZIARIA UE/USA

Nel 2013 sono continuati i passi per l’Unione economico finanziaria tra Usa ed Europa, cioè per l’accordo transatlantico per il commercio e gli investimenti o TTIP; nel 2007 l’accordo era stato siglato da Bush, Barroso e la Merkel, perciò è possibile che la crisi economia sia stata creata anche per accelerare questo processo; il progetto prevede la creazione nel 2015 di un consiglio economico transatlantico, al quale sarà soggetta la commissione europea. Il popolo sarà sempre meno sovrano e distante dai centri veri di potere.
Lo scopo dell’accordo è armonizzare e ridurre i dazi doganali, armonizzare le legislazioni nazionali nel settore alimentare, del lavoro e nella sanità ma, a danno degli italiani, non nel fisco; oggi negli Usa la pressione tributaria è di 20 punti più bassa che in Italia, mentre in Europa esistono meno imposte che in Italia, con inevitabili distorsioni nella concorrenza; ci saranno deroghe nei settori ambientale e culturali, la Francia ha difeso il suo cinema, invece l’Italia si accoda docilmente e non fa mai obiezioni. I giornalisti erano assenti all’ultima riunione e i giornali, come avviene per le riunioni del gruppo Bilderberg, non hanno informato il pubblico adeguatamente, eccettuato Maurizio Blondet.
Dagli accordi sembra che la UE debba essere associata agli Usa, poi il processo si estenderà anche al Canada, l’unificazione Ero-Usa è stata finanziata dalle fondazioni Ford e Rockefeller; un colpo all’euro potrà venire, non solo dalla crisi in atto, ma anche da questo progetto. Il varo del TTIP, tra le altre cose, porterà alla liberalizzazione degli OGM, malvisti fino ad oggi in Europa.
Anche in Ue esistono conflitti d’interesse, ad es. tra i membri della commissione europea e le lobbie; l’EFSA o autorità europea per la sicurezza alimentare è accusata di mancanza d’indipendenza e di conflitti d’interesse, infatti, segue i pareri delle lobbie e non studi indipendenti e ha difeso il mais OGM; Neele Kroes, commissario europeo alla concorrenza, è amministratrice delegata di 43 società ed è in conflitto d’interesse, Etienne Davignon, vice Presidente della commissione europea, è membro del consiglio d’amministrazione di diverse società e Presidente onorario del gruppo Bilderberg. Corruzione e conflitti d’interesse non esistono solo in Italia.
All’ultima riunione del gruppo Bilderberg, protetta dalla polizia e dalla discrezione dell’informazione, si è parlato anche dell’Ungheria, il cui Ministro Victor Urban ha bruciato 500 ettari di grano OGM della Monsanto, cerca di mettere sotto controllo pubblico la banca centrale e vuole tassare banche e grande distribuzione. Il vice Presidente della commissione europea, Viviane Reding, ha impegnato la commissione europea a una campagna di diffamazione del Governo ungherese, accusando Urban anche di brogli elettorali; lo stile di queste campagne, dirette da Usa e Unione Europea, sono state sperimentate anche contro l’Italia.

In Grecia, Spagna, Portogallo e Italia cresce l’ostilità verso l’euro e si chiede l’uscita dell’euro e il ripudio del debito estero. Il debito estero non è stato sempre onorato, nel rinascimento l’Inghilterra denunciò il suo debito verso i banchieri italiani, l’Argentina lo ha rinegoziato e ridotto, la Germania dichiarò il default nel 1932 e nel 1953 rinegoziò il debito estero; al termine della seconda guerra mondiale anche la Grecia condonò alla Germania i propri crediti. Se i Paesi europei più indebitati all’estero cancellassero il proprio debito estero, questo si ridurrebbe del 50%, riportando tutti i Paesi nei parametri di Maastricht, che vuole che il debito estero non superi il 60% del Pil di ogni Paese. Per salvare l’Unione Europea, bisogna smantellare l’euro e abbattere il debito estero.

L’economia italiana trarrebbe i vantaggi maggiori dall’abbandono dell’euro, perché ha un attivo delle partite correnti con l’estero, ha un avanzo primario, una ricchezza privata superiore a quella tedesca, un debito complessivo, tra pubblico e privato, inferiore a quello di Francia, Regno Unito, Usa e Giappone; l’Italia è un Paese che ancora risparmia più che gli Usa, le sue imprese migliori sono sottovalutate in borsa, la sua posizione, relativamente a debiti e crediti, verso l’estero, è vicina all’equilibrio, ha molte piccole e medie imprese manifatturiere.
Tuttavia l’uscita dall’euro non basta, bisognerebbe anche statalizzate le banche centrali o abolirle, lo stato italiano potrebbe stampare direttamente monete nazionali, finanziandosi così a costi più bassi, cioè prestando allo stato senza interesse e senza emissione di titoli di stato. Ci vorrebbe anche l’abolizione del signoraggio secondario delle banche o abolizione della riserva frazionata, che permette alle banche di addebitare ai clienti interessi su somme prestate ma non in suo possesso. Oggi le banche centrali, anche se possedute da privati, controllano la BCE, che dovrebbe essere parimenti abolita, si dividono il signoraggio primario e, per conto dell’élite mondialista, lo mandano nei paradisi fiscali, che perciò non possono essere aboliti.
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