Malati di crisi. Sono giovani, Under 60 e disoccupati che credono di non avere più un futuro per colpa della crisi
Con il proseguo della situazione economica critica, sono sempre più le persone che chiedono aiuto per problemi psicologici e mentali; sono i "malati di crisi". Un trend destinato ad aumentare.
-Redazione- Ci sono under 60 alle prese con i crucci degli eterni precari, ma ci sono anche molti giovanischiacciati dalla sensazione dell'assenza di un futuro.
Età media intorno ai 50 anni, ma il paziente più giovane ne ha appena 25 di anni. Loro sono i "malati di crisi"categoria in costante crescita. Tanto che l'Osservatorio sulla crisi della Fondazione Policlinico di Milano ha registrato negli ultimi 12 mesi un aumento del 15% delle richieste di aiuto correlate a problemi o disagi legati alla 'Grande depressione' dell'era moderna.
Età media intorno ai 50 anni, ma il paziente più giovane ne ha appena 25 di anni. Loro sono i "malati di crisi"categoria in costante crescita. Tanto che l'Osservatorio sulla crisi della Fondazione Policlinico di Milano ha registrato negli ultimi 12 mesi un aumento del 15% delle richieste di aiuto correlate a problemi o disagi legati alla 'Grande depressione' dell'era moderna.
!Ad oggi – spiegano gli esperti dell'Irccs – la crisi economica è uno dei fattori rilevanti nella comparsa di problemi psicologici in almeno un paziente su 15 dei Centri psico-sociali, e il trend è destinato ad aumentare ulteriormente".
I dati, anche se preliminari, "si mostrano coerenti con le rilevazioni dei precedenti anni. Risultano essere colpite fasce di popolazione eterogenee: oltre ai giovani, nei quali è rilevante il pensiero di 'assenza di futuro', ci sono anche individui con età media più elevata, compresa tra i 35 e i 59 anni, spesso in situazione di precarietà lavorativa. L'identità lavorativa è un importante fattore protettivo per la salute mentale delle persone, insieme alle relazioni familiari e sociali, alla sicurezza economica e a numerosi altri fattori".
I dati, anche se preliminari, "si mostrano coerenti con le rilevazioni dei precedenti anni. Risultano essere colpite fasce di popolazione eterogenee: oltre ai giovani, nei quali è rilevante il pensiero di 'assenza di futuro', ci sono anche individui con età media più elevata, compresa tra i 35 e i 59 anni, spesso in situazione di precarietà lavorativa. L'identità lavorativa è un importante fattore protettivo per la salute mentale delle persone, insieme alle relazioni familiari e sociali, alla sicurezza economica e a numerosi altri fattori".
A chiedere aiuto sono soprattutto piccoli commercianti, dirigenti di azienda e, paradossalmente, professionisti dell'area delle 'professioni d'aiuto', come educatori od operatori socio-assistenziali.
Le richieste d'aiuto legate alla recessione riguardano principalmente disturbi dell'umore, disturbi d'ansia, dell'adattamento, problemi d'insonnia e disturbi del comportamento.
http://www.articolotre.com/2014/04/malati-di-crisi-sono-giovani-under-60-e-disoccupati-che-credono-di-non-avere-piu-un-futuro-per-colpa-della-crisi/
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