lunedì 14 aprile 2014

L’impegno della Banca Mondiale: “50 milioni di poveri in meno in un anno per i prossimi 16 anni”

Cinquanta milioni all’anno di poveri in meno per eliminare l’estrema povertà entro il 2030. Fare in modo che ogni settimana, per i prossimi sedici anni, un milione di persone non vivano più con meno di 1,25 dollari al giorno. 
L'impegno della Banca Mondiale: "50 milioni di poveri in meno in un anno per i prossimi 16 anni"-Redazione- C'è ancora chi vive con 1,25 dollari al giorno nel mondo.
Sono i poveri del Sud del pianeta, 1,2 miliardi di uomini e donne e bambini che sopravvivono a stento. Jim Yong Kim, presidente della Banca mondiale invita a non dimenticarli e fissa un obiettivo: di qui al 2030 bisogna ridurre il loro numero di 50 milioni di unità all'anno, un milione a settimana.
"Un compito difficile" ma non impossibile tiene a precisare Kim: "Questa può essere la generazione che mette fine all’estrema povertà".  
Nel mondo ci sono un miliardo di persone che vivono in condizioni di estrema povertà, ed tra i Paesi con le percentuali più pronunciate troviamo l’India (il 33% dei poveri totali), la Cina (13%), la Nigeria (7%), il Bangladesh (6%) e la Repubblica Democratica del Congo (5%). Se a questi si aggiungono Indonesia, Pakistan, Tanzania, Etiopia e Kenya si arriva quasi all'80% degli estremamente poveri al mondo.
Per il presidente della Banca Mondiale non occorre solo migliorare il loro tenore di vita, ma bisognerà assicurarsi che nel lungo periodo queste persone non "restino incastrate nella fascia appena sopra tale soglia".
Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, s'accoda all'appello del collega coreano-americano: "L'Istituzione deve essere capace di concedere più prestiti. Serve più efficienza nell'utilizzo dei capitali esistenti". E soprattutto, bisogna che le nazioni emergenti che ancora oggi hanno al loro interno sacche enormi di povertà si preparino "a gestire i rischi che derivano da una normalizzazione monetaria" nelle economie più avanzate, Stati Uniti in testa.
La lotta all’estrema povertà va di pari passo con quella contro i cambiamenti climatici, che può completare l’azione della crescita che, da sola, non basta a risolvere il problema. Ed in ogni caso la ripresa deve essere sempre più inclusiva, come spiega nel comunicato finale il Development Committee.

http://www.articolotre.com/2014/04/limpegno-della-banca-mondiale-50-milioni-di-poveri-in-meno-in-un-anno-per-i-prossimi-16-anni/

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