Gli avvocati di Dell’Utri chiedono il rinvio dell’udienza in Cassazione per “motivi di salute”
Marcello Dell'Utri è in attesa della convalida del fermo in Libano. Mentre a Roma, il 15 aprile, la Cassazione potrebbe optare per un rinvio.
-Redazione- Marcello Dell'Utri è in attesa della convalida del fermo in Libano. Mentre a Roma, il 15 aprile, la Cassazione potrebbe optare per un rinvio.
Il motivo? Ancora una voltaproblemi di salute, la prima spiegazione utilizzata dall'entourage Dell'Utri per giustificare la "scomparsa" dell'ex senatore in Libano.
Il motivo? Ancora una voltaproblemi di salute, la prima spiegazione utilizzata dall'entourage Dell'Utri per giustificare la "scomparsa" dell'ex senatore in Libano.
Secondo quanto riporta La Repubblica, oggi in edicola, "i difensori hanno già presentato istanza di rinvio allegando la certificazione medica relativa al ricovero in ospedale dell'avvocato Massimo Krogh, il cassazionista che difende dell'Utri insieme al collega palermitano Giuseppe Di Peri".
Nella mattinata del 14 aprile è giunta inoltre la notizia ch anche Giuseppe Di Peri, l'altro difensore dell'ex senatore Pdl, è impossibilitato a presenziare all'udienza di martedì: ha inoltrato un certificato medico.
Nella mattinata del 14 aprile è giunta inoltre la notizia ch anche Giuseppe Di Peri, l'altro difensore dell'ex senatore Pdl, è impossibilitato a presenziare all'udienza di martedì: ha inoltrato un certificato medico.
gli avvocati a Roma stanno prendendo tempo, mettendo in atto una strategia dilatoria. In presenza di una sola istanza di spostamento il processo si sarebbe potuto celebrare comunque in quanto la discussione poteva essere affidata al secondo difensore. Eventualità ora più difficile visto l'impedimento dell'intero collegio difensivo. Quindi la possibilità di un rinvio si fa sempre più concreta.
Un rinvio che non pregiudicherebbe in alcun modo la pronuncia definitiva della Suprema Corte, dato che la prescrizione, pur dietro l'angolo, scatterebbe solo fra alcuni mesi.
I giudici della Corte di Cassazione sono chiamati a valutare non la legittimità del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, ma se le motivazioni della condanna dell'ex delfino di Silvio Berlusconi hanno dato una risposta positiva al quesito per cui il processo era stato annullato con rinvio. Vale a dire, in che modo Dell'Utri abbia fatto da 'trait d'union' tra Cosa nostra e Silvio Berlusconi nel periodo tra il 1979 e il 1982, quando ufficialmente il senatore siciliano non lavorava più per Fininvest, ma al soldo di Rapisarda.
La sentenza, che sarà emessa dalla prima sezione penale presieduta da Maria Cristina Siotto, può prendere tre direzioni: 1) conferma della condanna a sette anni decretata dalla Corte d'Appello di Palermo il 25 marzo 2013; 2) annullamento con rinvio in Corte d'Appello (come già accaduto nel 2012 e che causarebbe la prescrizione del procedimento: non ci sarebbe tempo per celebrare un terzo Appello); 3)annullamento senza rinvio.
Intanto, a Beirut, Dell’Utri potrebbe chiedere alla procura libanese di essere consegnato immediatamente alla polizia italiana. In questo modo non ci sarebbero problemi burocratici per l’estradizione e conseguenti tempi tecnici più lunghi per riportare l’ex senatore in Italia. In caso contrario occorrerà attendere la condanna definitiva in Italia prima di procedere all’estradizione.
http://www.articolotre.com/2014/04/gli-avvocati-di-dellutri-chiedono-il-rinvio-delludienza-in-cassazione-per-motivi-di-salute/
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