sabato 19 aprile 2014

Grillo a cena nel ristorante preferito da Dell'Utri: «Ho mangiato il branzino con le "cimici"»





di Mario Ajello

Beppe Grillo nel tempio di Roma Potentona e Godona, nella mecca del Cafonal, nel luogo geo-politico-gastronomico che simboleggia l'Italia che lui vuole abbattere. Ma si sa: «Chi contesta nel contesto / fa carriera assai più lesto», secondo alcuni versetti scritti a suo tempo da Paolo Ungari.

E così, ecco Beppe al ristorante Assunta Madre, in via Giulia, l'altra sera. Gli si avvicinano quelli dei tavoli affianco, quasi una processione a stomaco pieno, e gli fanno: «Beppe, vincerai?». E lui: «Non sarà facile ma ce la farò!». Beppe (in tenuta super casual con camicione da anziana rockstar), la moglie che fu moglie del calciatore romanista Scarnecchia, perfino la ex moglie di Grillo (non sono volati i piatti, anche perchè sono piuttosto costosi da Assunta Madre) più cinque amici. Mangiano i crudi, l'antipasto caldo di mare, un assaggio di primi, il pescetto, il dolce. In questa sala é stato anche Dell'Utri più volte, e pure - come rivelano le intercettazioni ambientali - il fratello del fuggiasco appena riacchiappato a Beirut dove i ristoranti (sette) del suo albergo deluxe possono rivaleggiare con quello di via Giulia. E comunque, Grillo se la ride: «Sto mangiando un branzino con la cimice dentro», dice a chi lo va a salutare.

BEPPE E MARCELLO
Alle undici e un quarto della sera, la comitiva degli otto lascia Assunta Madre. All’esterno una giornalista si rivolge a Beppe e gli chiede: «Lo sai che hai mangiato nel ristorante di Dell’Utri?». E lui: «Ma chissene frega di Dell’Utri. Qui si mangia bene e io mangio dove voglio». A quel punto interviene Giuliano Micalusi, che insieme a Jonny è il patron di Assunta Madre: «Guardi, signorina, che il padrone di questo posto sono io. Mica è Dell’Utri».

La destra, la sinistra, i romaladronici, i gourmet alla D’Alema o alla Cicchitto, i super-manager, gli imprenditori veri e quelli farlocchi, la casta ma mai prima d’ora l’anti-casta. Tutti qui, da Assunta Madre, ma i grillini esordiscono soltanto adesso. Con il loro leader attovagliato dentro questo che rappresenta - dal punto di vista alimentare - il Palazzo che più Palazzo non si può.

IL CONTO
«Ora mi vengono a prendere e devo fuggire in Libano pure io?», ironizza Beppe. I suoi grillini a pane e acqua, anche perchè dichiarano reddito zero, e lui branzino. Evviva. Il conto chi lo paga? «Non sono mica un politico ladrone. Il conto me lo pago da solo». Fa frusciare la carta di credito. E non sembra proprio un alieno, o un marziano. Ma uno de’ noantri.

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/POLITICA/grillo-cena-assunta-madre-dellutri/notizie/642525.shtml

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