venerdì 11 aprile 2014

Baby squillo Parioli. Richiesto il rinvio a giudizio per otto persone

Si è chiusa la prima tranche delle indagini: richiesto il rinvio a giudizio per otto persone, ora la decisione spetta al gup.
Baby squillo Parioli. Richiesto il rinvio a giudizio per otto persone-Redazione- Otto persone rischiano di finire sotto processo a conclusione della prima tranche di inchiesta che riguarda l'attività diprostituzione delle due ragazzine che incontravano i loro clienti in un appartamento ai Parioli
Il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Cristiana Macchiusi hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per le sei persone che, nell'autunno scorso, furono arrestate e per due clienti, mai raggiunti da misura cautelare.
Sarà il gup Costantino De Robbio a pronunciarsi sulla richiesta della procura in un'udienza fissata subito dopo le festività pasquali. 
reati contestati a seconda delle posizioni, dagli inquirenti sarebbero: favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile, cessione di sostanze stupefacenti, diffusione e detenzione di materiale pedopornografico.
Il provvedimento della procura riguarda, anzitutto, Mirko Ieni, ritenuto da chi indaga il principale gestore del giro illecito per aver reclutato le due minorenni, sfruttandone l'attività di meretricio, mettendo loro a disposizione l'appartamento ai Parioli e una scheda telefonica per procacciare i clienti, fissando gli incontri a pagamento, mantenendo la contabilità delle prestazioni sessuali e incassando una quota. A Ieni la procura attribuisce, inoltre, la gestione della prostituzione di altre quattro ragazze, in questo caso di età superiore ai 18 anni, oltre alla detenzione e la cessione di cocaina.
Anche l'altro gestore, il militare Nunzio Pizzacalla, è accusato di aver reclutato e indotto alla prostituzione una delle due minorenni. 
La richiesta di processo chiama in causa anche la madre di una delle due studentesse, per aver sfruttato la figlia, dalla quale si faceva dare 100-150 euro al giorno.
Riccardo Sbarra, commercialista nonché un cliente, oltre ad avere avuto rapporti a pagamento con le due minori, deve rispondere anche della detenzione e della cessione di materiale pedopornografico. Analoga contestazione vale per Mario Michel De Quattro che risponde anche di un tentativo di estorsione per aver cercato di farsi consegnare 1.500 euro da una delle due ragazzine dietro la minaccia di diffondere un video che la riprendeva durante un rapporto sessuale avuto con la stessa, ignara di essere ripresa. L'imprenditore Marco Galluzzo, oltre ad aver avuto incontri a pagamento con una minore, le avrebbe anche ceduto cocaina. A chiudere la lista ci sono poi due clienti, rimasti sempre a piede libero, come Francesco Ferraro eGianluca Sammarone.
Non si esclude che alcuni indagati possano chiedere di accedere ai riti alternativi.

http://www.articolotre.com/2014/04/baby-squillo-parioli-richiesto-il-rinvio-a-giudizio-per-otto-persone/

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