lunedì 13 gennaio 2014

UN FALCO VOLÒ SUL NIDO DI TOTI - DOPO LE MINACCE DI FITTO & CO., IL BANANA RINVIA LA NOMINA DEL DIRETTORE DEL TG4

Ieri Giovanni Toti ha incontrato Silvio (e Marina) ad Arcore, irritato per il rinvio della sua nomina a coordinatore di Forza Italia - I falchi gli hanno proposto di fare il portavoce, o il vicepresidente, ma non il “commissario” unico. Lui invece vuole prendersi (e rivoltare) tutto il partito…


Paola Di Caro per il "Corriere della Sera"
Sono ore decisive per il futuro di Forza Italia, partito dove nervosismo, tensione, sospetti reciproci e guerre interne sono oltre il livello di guardia. L'annunciata - poi rinviata - nomina di Giovanni Toti al vertice del partito ha provocato un terremoto nella struttura consolidata azzurra, non solo nel nucleo duro dei falchi - da Verdini a Santanchè a Capezzone - o in colui che a quel ruolo avrebbe potuto aspirare, come Raffaele Fitto.
GIOVANNI TOTIGIOVANNI TOTI
Ma ha messo in agitazione anche le truppe in Parlamento e in periferia che vedono in pericolo la propria sopravvivenza politica per l'avvento del direttore di Tg4 e Studio Aperto (e di fatto del braccio aziendale e familiare dell'ex premier) con contestuale annuncio di rinnovamento di facce, ruoli, linea e anche alleanze, con una strategia di riavvicinamento ad Alfano e ai suoi.
Per questo, nei giorni scorsi, l'offensiva per frenare la nomina è stata potentissima, con tanto di minacce o previsioni di scissioni e ammutinamenti. E per questo il Cavaliere è stato suo malgrado (e con grande irritazione) costretto a prendere tempo per cercare una soluzione il più possibile ecumenica.
Giovanni TotiGIOVANNI TOTI
Molto difficile a dire il vero, perché la frenata ha a sua volta irritato lo stesso Toti. Che ieri, sembra assieme a Marina Berlusconi, ha a lungo incontrato il Cavaliere ad Arcore per un chiarimento che giudica assolutamente necessario.
Raccontano che Toti abbia messo ancora una volta le cose in chiaro: per lui ha senso avventurarsi in politica solo se il suo ruolo sarà chiaro, operativo, decisionale. La «controfferta» che sarebbe arrivata dai falchi - portavoce del partito, front man pubblico, anche vice presidente ma senza la delega unica all'organizzazione - non gli interesserebbe. O si lavora per cambiare, è la sua idea fin dal primo momento, o non ha senso aggiungersi alle tante facce che dominano il partito. E una decisione, sarebbe stata la sua richiesta ieri, va presa subito.
DANIELA SANTANCHE DENIS VERDINIDANIELA SANTANCHE DENIS VERDINI
A questo punto la palla è totalmente nelle mani di Berlusconi, che anche ieri ha ripetuto quanto siano importanti i Club Forza Silvio, arrivati a «7000, ma il nostro obiettivo è 12 mila», per recuperare gli elettori perduti, mantenere i propri e conquistare quelli «delusi da Grillo, che sono tanti e che è possibile convincere».
Insomma, il Cavaliere continua a puntare moltissimo sulla rete che intende costruire dal basso e valorizzare in alto (sempre più coinvolti sono l'organizzatore dei Club Fiori e il capo dell'Esercito di Silvio Furlan), ma sa anche che i volti della rivoluzione annunciata non ci sono. E che sarà anche vero, come assicura la Gelmini, che «il partito non si spaccherà affatto se arriverà Toti», ma un effetto abbandono o panico o rifugio in altri lidi non è affatto da escludere.
MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO RAFFAELE FITTOMANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO RAFFAELE FITTO
E dunque, mentre c'è chi tra gli azzurri auspica l'arrivo di Toti proprio per «cacciare la banda di chi ha occupato il partito da anni», la strategia che a Berlusconi hanno suggerito le colombe è di procedere gradualmente: prima si nominino gli organi nazionali - l'ufficio di presidenza e i relativi incarichi, senza esautorare completamente Verdini - poi magari si dia la delega più di peso a Toti.
SILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINASILVIO BERLUSCONI CON LA FIGLIA MARINA
L'importante, è il consiglio, è non far passare come un commissariamento e un avviso di sfratto agli altri l'arrivo del direttore Mediaset, che «deve capire i tempi e i modi della politica». E comprendere, aggiungono, che non si può pretendere di fare tabula rasa, pena l'esplosione del partito.


http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/un-falco-vol-sul-nido-di-toti-dopo-le-minacce-di-fitto-co-il-69791.htm

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