martedì 21 gennaio 2014

“Un blitz contro Esselunga a Novara”. La replica: “Solo controlli di routine”

Il patron della catena di supermercati Caprotti aveva criticato le verifiche coordinate dalla Prefettura: «In venti per controllare trenta operai». Ma i tecnici ribattono: «Nessun boicottaggio»
Bernardo Caprotti contesta i controlli al suo cantiere

NOVARA
«In venti per controllare trenta operai, un vero blitz che ha bloccato il lavoro per tutta una giornata. È stata un’umiliazione»: Bernardo Caprotti, patron di Esselunga, ha preso male l’ispezione avvenuta a fine giugno nel cantiere del suo nuovo supermercato a Novara , il primo della città in corso Vercelli, all’ingresso Ovest della città. Ma la risposta da Novara è immediata: «Nessun boicottaggio, è solo routine. Sono i normali controlli disposti dall’Osservatorio sui cantieri coordinato dalla prefettura. Gli ispettori erano tanti perché i controlli sono svolti da Inail, Asl, Inps, carabinieri, polizia, Finanza e Forestale: tutti insieme nella stessa giornata proprio per evitare di bloccare più volte l’attività» sottolinea Walter Lazzarotto, tecnico dell’Asl.  
Il nuovo superstore ha una storia lunga e anche tormentata: l’idea è partita nel 1999, i lavori nel novembre 2012, rallentati anche dalla vicinanza del torrente Agogna che ha richiesto particolari accorgimenti, tra l’altro, anche sugli argini. «Poi a giugno il blitz - dicono a Esselunga - . Non ci stupiamo se le aziende non riescono a resistere in Italia». I tecnici che si occupano dei controlli la vedono diversamente: «Verifichiamo ogni aspetto legato a un intervento rilevante come questo: subappalti, lavoro nero, sicurezza». 

http://www.lastampa.it/2013/07/26/edizioni/novara/il-patron-di-esselunga-che-umiliazione-quel-blitz-in-cantiere-L8Ssx6ALISheUEpOD5zjtL/pagina.html?exp=1

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