mercoledì 22 gennaio 2014

Ue verso taglio 40% CO2, 150 mld fondi industria

Commissione vara pacchetto clima-sviluppo-energia


Ue verso taglio 40% CO2, 150 mld fondi industria

di Lucia Sali
BRUXELLES - Rilanciare l'industria europea e restare leader nella lotta al cambiamento climatico, ridurre i prezzi dell'energia e rivitalizzare il mercato dell'Ets, con un'apertura allo shale gas ma tutelando l'ambiente. E' la prova d'equilibrismo in cui ha deciso di cimentarsi la Commissione Ue, che adotterà nello stesso giorno un maxi-pacchetto di misure strettamente interconnesse tra di loro, da clima ed energia all'industria. La discussione tra i commissari resterà aperta sino all'ultimo minuto utile, ma sembra farsi strada il taglio delle emissioni di CO2 al 40% entro il 2030, mentre per l'industria, contraria ad obiettivi ambientali troppo ambiziosi, si mettono a disposizione, grazie alle nuove linee guida di Bruxelles, 150 miliardi di diversi fondi Ue per puntare su innovazione e competitività.

CLIMA. La partita, riferiscono diverse fonti Ue, resterà combattuta sino alla fine. Sotto la spinta della commissaria Connie Hedeegard, sostenuta dal presidente dell'esecutivo Ue Barroso e dalla stragrande maggioranza degli altri colleghi (contrari Tajani, Oettinger, Ciolos, Sefcovic, Lewandowski) e di molti stati membri (in primis la Germania, ma anche l'Italia), si starebbe imponendo l'ok al target Ue di riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2030, con un possibile 27% di quota di energie rinnovabili (la forchetta 'negoziale' oscilla rispettivamente tra il 35% e il 40% e il 27% e il 30%). Questo, però, sarà un target vincolante solo a livello Ue, senza obiettivi obbligatori paese per paese. Sarà quindi previsto un quadro forte con misure stringenti in modo da obbligare gli stati membri a impegnarsi per le rinnovabili e rispettare così il target Ue.

INDUSTRIA. Per la prima volta l'Ue si dota di una vera e propria strategia industriale, che riporta il settore al centro della sua economia con l'obiettivo di raggiungere il 20% del pil con il manifatturiero entro il 2020, dall'attuale 15,1%. Tra i su cui si punta in particolare l'attenzione auto verdi, ecocostruzioni, tecnologie chiave abilitanti, turismo. Un pacchetto consistente di fondi Ue verrà messo a disposizione: in totale circa 150 miliardi, di cui 100 dai fondi strutturali, 40 dal programma Horizon 2020 e 10 da Cosme. Previsti anche il taglio dei tempi per aprire un'impresa (massimo 3 giorni con un costo di 100 euro), facilitazioni per l'accesso all'energia e alle materie prime.

ENERGIA, ETS E SHALE GAS. 
Un'analisi dei prezzi energetici in Europa chiederà più sforzi per assicurare livelli di costi comuni tra gli stati membri e la possibilità d'intervenire a tutela di alcuni settori industriali, purché in linea con le norme Ue sugli aiuti di stato. Per il mercato degli Ets, invece, Bruxelles pensa a un meccanismo di stabilizzazione automatico a partire dal 2021, funzionante in base a modelli matematici e calcoli sui volumi scambiati. Intanto la Commissione apre anche allo shale gas, presentando una comunicazione in cui dà agli stati membri la facoltà di decidere se sfruttarlo o meno, stabilendo principi comuni per la tutela ambientale a livello Ue ma non vincolanti.

(ANSA)

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