lunedì 6 gennaio 2014

Sochi: ok Putin a manifestazioni, ma limitate

Lo zar cede a pressioni Cio, ma proteste solo in 'zona speciale'



MOSCA - Il presidente russo Vladimir Putin ha revocato il divieto di manifestazioni di protesta a Sochi durante le Olimpiadi invernali, cedendo alle pressioni del Comitato olimpico internazionale, ma ha stabilito che avvengano soltanto in una zona speciale della città. A un mese dall'inizio dei Giochi, Putin ha firmato un decreto che modifica una disposizione precedente e prevede che raduni e marce "possono avere luogo". Luoghi e percorsi però devono essere fissati in accordo con le autorità cittadine e le forze di polizia e di sicurezza. Il decreto permette ai responsabili di limitare il numero dei partecipanti alle manifestazioni nel periodo delle Olimpiadi, dal 7 al 23 febbraio. Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha spiegato che il presidente ha ordinato agli organizzatori e ai responsabili regionali di individuare una zona zona speciale in città dove i manifestanti potranno "liberamente" riunirsi e "protestare, se vogliono". Confinare i manifestanti in zone lontane dal centro e limitare il loro numero sono pratiche abituali in Russia. In un decreto precedente firmato ad agosto, Putin aveva vietato tutte le manifestazioni a Sochi dal 7 gennaio al 21 marzo, comprendendo anche il periodo dei Giochi Paralimpici, che si terranno dal 7 al 16 marzo. Il presidente del Cio, Thomas Bach, a dicembre aveva annunciato di aver ottenuto dalle autorità russe che durante i giochi fosse concessa una zona speciale per le manifestazioni. La modifica al decreto presidenziale è stata definita dai servizi segreti russi. Il Cio in un comunicato ha accolto favorevolmente l'emendamento: "Noi salutiamo questo annuncio. E' conforme con le assicurazioni che il presidente Putin ci aveva dato l'anno scorso e con i progetti delle autorità russe per assicurare la libertà di espressione insieme alla sicurezza dei giochi".

(ANSA)

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