giovedì 9 gennaio 2014

Pensioni: trattenuta per quelle oltre 60mila euro. Ok a mozione di maggioranza


 ROMA - Applicare una trattenuta alle pensioni superiori a 60mila euro all’anno, destinandola “al finanziamento di misure volte a rafforzare il sostegno alle fasce più deboli e maggiormente colpite dalla crisi, anche attraverso un rafforzamento di servizi di assistenza (servizi per la cura dell’infanzia e di assistenza agli anziani e ai disabili) che il peso della crisi ha reso sempre più inaccessibili per molte famiglie”. E’ l’impegno previsto dalla mozione di maggioranza sullepensioni d’oro approvata dall’Aula della Camera.
Franco Abruzzo sul suo sito commenta così:
Si annuncia un esproprio proletario a favore degli esodati. Gli enti previdenziali non hanno le ‘carte’ e non è possibile ricalcolare le vecchie pensioni retributive con il metodo contributivo afferma Stefano Fassina, ex viceministro all’Economia, mentre secondo Sel “non è vero che un sistema retributivo, come quello adottato fino al 1995, sia necessariamente più generoso del sistema contributivo”; anzi “penalizza i poveri”. Le tasse devono avere una portata universale e non possono colpire una sola categoria di cittadini (i pensionati): così dice la sentenza 116/2013 della Consulta. Ma a Montecitorio l’hanno letta?.
Il testo approvato impegna il governo, tra l’altro, a procedere alle operazioni di calcolo e di stima necessarie per individuare la parte delle rendite previdenziali privilegiate che non corrisponde a contribuzione effettivamente versata; ad assumere un’iniziativa per disporre in via sperimentale e transitoria l’applicazione a tutte le pensioni superiori all’importo di 60.000 euro annui di un meccanismo caratterizzato da una trattenuta alla fonte, con aliquote progressive per scaglioni, sul differenziale esistente tra l’ammontare della pensione liquidata e l’ammontare della pensione che sarebbe invece liquidata ove la sua quantificazione avesse luogo per intero con il metodo contributivo; a destinare il gettito derivante da tali trattenute al finanziamento di misure volte a rafforzare il sostegno alle fasce più deboli e maggiormente colpite dalla crisi, anche attraverso un rafforzamento di servizi di assistenza (servizi per la cura dell’infanzia e di assistenza agli anziani e ai disabili) che il peso della crisi ha reso sempre più inaccessibili per molte famiglie. Bocciate dall’Aula le mozioni di M5S, Sel, Fdi e Lega, su cui il governo aveva reso parere contrario.
Nella mozione Sel si legge:
Non è vero che un sistema retributivo, come quello adottato fino al 1995, sia necessariamente più generoso del sistema contributivo: a seconda dei parametri utilizzati, i due sistemi possono produrre risultati equivalenti, mentre, se il sistema retributivo tende a premiare le carriere dinamiche, il sistema contributivo tende a premiare le carriere piatte. Non ci si avvede che è falso che il sistema contributivo restituisce pensioni corrispondenti ai contributi versati: è facile mostrare che, quando si considerano anche le prestazioni assistenziali, il sistema contributivo penalizza soprattutto i più poveri che, malgrado gli anni e decenni di contributi, rischiano di maturare pensioni di poco superiori all’assegno sociale, ovvero di maturare rendimenti addirittura negativi sui propri contributi, con un sostanziale incentivo ad entrare o a rimanere nell’economia sommersa”.

http://www.blitzquotidiano.it/economia/pensioni-trattenuta-quelle-oltre-60mila-1761662/

1 commento:

  1. Se il sistema di calcolo contributivo attualmente in vigore rispettasse realmente la contribuzione versata o accreditata darebbe risultati sorprendenti. Per questa ragione l'opzione per il sistema contributivo fu bloccata il 2 ottobre 2001 per coloro che avevano più di 18 anni di contributi al 1995. L'attuale sistema di calcolo in opzione peraltro fu ulteriormente modificato nel 2003 perché si accorsero che il meccanismo precedente era troppo generoso. L'attuale opzione per il contributivo in realtà è un retributivo mascherato. Vengono prese a riferimento le retribuzioni degli ultimi 10 anni precedenti il 1996 (come nel retributivo) , viene fatta la media settimanale dei contributi versati, vengono contratte le settimane che sono precedenti il decennio considerato (Non vengono considerate cioè le settimane realmente versate ma viene preso a riferimento un numero di settimane inferiore) . Viene infine moltiplicato il valore del contributo medio settimanale per il complessivo numero di settimane maturate al 1995 ( quelle ridotte prima del decennio e quelle del decennio) . Questo metodo di calcolo è molto penalizzante. Suggerisco di conoscere e approfondire la materia prima di proporre delle novità.

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