domenica 26 gennaio 2014

NòvaAJ – Cose da ricordare



Oggi è cominciata NòvaAJ. L’app si scarica sullo smartphone da App Store e Google Play. E fa scoprire più Nòva di quanta ce ne stia sulle pagine di carta. Dobbiamo imparare a usare la tecnologia del giornale aumentato per dare informazioni più complete, importanti, più adatte a interpretare la dinamica dell’innovazione. Oggi è un giorno da ricordare. Sia per quello che impareremo dall’esperienza. Sia per quello che abbiamo imparato. Tra le molte cose da ricordare, eccone sette:
1. Marco Zamperini sapeva contagiare di energia costruttiva chi gli stava intorno. La sua carica ha accompagnato i primi passi del nostro progetto: ed è qui con noi. Il nuovo inizio di Nòva è per lui.
2. Giorgio Donghi è un professionista del design digitale giovanissimo, di grande bravura, impegno, simpatia. È un piacere lavorare con lui. La sua gioia è la nostra speranza.
3. Nòva AJ non è pronta per Windows. Né per Blackberry. Questo è un cruccio. Intanto sappiamo che arriverà presto nella versione tablet. Ma non basterà. Pensare anche a chi non la può usare è un dovere. E impone di fare qualcosa.
4. Scrivere un giornale aumentato non è tecnologia. È comunque fare informazione. E l’informazione non va giudicata per gli effetti speciali. Ma senza cultura tecnologica un giornale non evolve.
5. Nòva ha senso se ha senso per chi l’adotta. Nòva è le storie degli innovatori che racconta. E impara con loro.
6. Nel numero di oggi, manca un pezzo che ci sarebbe dovuto essere. Lo avrebbe firmato Luca Dello Iacovo.
7. La comunità dalla quale Nòva emerge è un’umanità complessa: speriamo che oggi sia un po’ meglio collegata. Lavorare insieme per realizzare un progetto che ha senso è una forma di felicità.

http://blog.debiase.com/2014/01/nova-aj-cose-da-ricordare/

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