venerdì 24 gennaio 2014

MA C’È QUALCUNO NEL PD CHE SOSTIENE ANCORA LETTA? DOPO RENZI ANCHE ‘CUPERLOO’ SFERZA ENRICHETTO: ‘QUESTO GOVERNO NON FUNZIONA: SE NE DEVE FARE SUBITO UN ALTRO’ – ‘SCISSIONE? MA NON SCHERZIAMO

Cuperlo: ‘Il governo ha fatto cose buone ed errori, ma adesso è il momento di una sterzata’ – Sulle riforme non ci metteremo di traverso, stavolta non possiamo fallire, sarebbe da irresponsabili – ‘Renzi ha sempre dichiarato che non sarebbe mai approdato a Palazzo Chigi se non attraverso una prova elettorale: gli credo’ - -

Giovanna Casadio per ‘La Repubblica'
«Non si può più rinviare una ripartenza del governo, nei contenuti e nelle persone. Sulle riforme dico andiamo avanti, perfezioniamo il testo, questa volta non possiamo fallire ». Gianni Cuperlo, leader della minoranza del Pd, si è dimesso dalla presidenza del partito sentendosi offeso da Renzi. Non torna sui suoi passi. Rilancia la battaglia politica.
Gianni Cuperlo Gerardo Labellarte Bobo CraxiGIANNI CUPERLO GERARDO LABELLARTE BOBO CRAXI
Cuperlo, la minoranza del Pd si metterà di traverso sulla riforma elettorale?
«No, è l'opposto. Dobbiamo essere d'impulso e arrivare in fondo. L'iniziativa di Renzi ha avuto il merito di scuotere l'albero. Dal mio punto di vista si poteva partire dalla maggioranza che sostiene il governo e poi allargare l'accordo a tutte le forze disposte a dialogare. Si è scelta una strada diversa. Adesso conta cercare la soluzione migliore».
Il sospetto è che vogliate che nulla cambi.
«Sospetto sbagliato. L'impegno è lavorare per una legge efficace e che alle motivazioni della Consulta dia una risposta convincente».
CUPERLO RENZI CIVATICUPERLO RENZI CIVATI
Nel merito, cosa chiedete?
«La legge non può risolvere alcuni problemi ma crearne di nuovi. Ci sono punti sui quali è possibile che il Parlamento migliori il testo-base e perfezioni l'accordo politico che è stato sottoscritto. Non è il puntiglio di una minoranza e nessuno vuole togliere a Renzi la paternità di un successo evidente se la legge arriva in porto. Ma alcune riserve sollevate da esperti autorevoli vanno raccolte e tradotte in una riforma che sia inattaccabile almeno sotto il profilo costituzionale».
RENZI E LETTARENZI E LETTA
Però sulle preferenze siete pronti alle barricate?
«Lavorare per evitare le liste bloccate e per una norma anti discriminatoria, perché l'equilibrio di genere sia effettivo, è interesse di molti, come un innalzamento della soglia del 35% per ottenere il premio di maggioranza. Sono snodi importanti».
E poi la minoranza si comporterà in modo disciplinato?
«Proviamo, tutto il Pd, a cercare l'intesa più larga su un numero limitato e concordato di modifiche che possano cambiare in meglio il tutto. Il mio impegno è per raggiungere questo risultato. Il Parlamento è il luogo in cui si votano le leggi dopo una direbbe per migliorare le cose che non vanno ».
Non ci saranno franchi tiratori?
«Voglio ben sperare, sarebbe da irresponsabili. Questo confronto deve avvenire alla luce del sole e, un passo alla volta, bisogna risolvere assieme gli aspetti che non vanno. Su temi come riforme costituzionali o legge elettorale è giusto che un gruppo parlamentare come il nostro ricerchi, difenda e garantisca la sua unità».
Il governo Letta è in sofferenza?
«Lo è non da oggi. Ho detto che in una fase cambiata sarebbe giusto che un programma per il 2014 coincidesse con una squadra in parte rinnovata. Se questo governo non è più in grado di servire al paese, si affronti il problema perché il dramma sociale è esplosivo. Questa svolta chiama in causa Palazzo Chigi e il primo partito della maggioranza».
napolitano letta renziNAPOLITANO LETTA RENZI
Un governo Renzi?
«Renzi ha sempre dichiarato che non sarebbe mai approdato a Palazzo Chigi se non attraverso una prova elettorale: credo alle sue parole».
Il Pd sta logorando il governo?
«L'ho detto, il governo ha fatto cose buone ed errori, ma adesso è il momento di una sterzata, che per me deve partire da un impegno nella redistribuzione di risorse e diritti verso chi è in fondo alla scala».
Bersani Montezemolo e LettaBERSANI MONTEZEMOLO E LETTA
Spetta alla minoranza la presidenza del partito? Potrebbe essere Bersani il nuovo presidente?
«Intanto Bersani è tornato a casa e l'affetto per lui è stato grande. Per quanto mi riguarda non ho posto una questione di bon ton ma politica e di spirito di comunità in un partito. A me le battute piacciono, altro è l'accusa di strumentalità per aver espresso una posizione politica. Ho sempre espresso liberamente le mie convinzioni e continuerò a farlo. Il mio impegno adesso è rilanciare le ragioni di una sinistra rinnovata perché di questo c'è un enorme bisogno fuori e dentro il Pd».
BERSANI LETTA DALEMA FRANCESCHINIBERSANI LETTA DALEMA FRANCESCHINI
Sembra più che mai in vista una scissione?
«Ma non scherziamo. Di cosa stiamo parlando? Non ci sarà nessuna scissione. Io credo nel Pd. E se il Pd fallisse, verrebbe meno la possibilità di riscossa e di riscatto per questo paese».






http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ma-c-qualcuno-nel-pd-che-sostiene-ancora-letta-dopo-renzi-anche-cuperloo-sferza-70591.htm

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