domenica 19 gennaio 2014

E a Napoli arriva la pizza “No Pomì”

La controffensiva partenopea dopo lo spot padano dell'azienda di salsa



E’ iniziato il boicottaggio contro il consorzio Pomì che da domenica scorsa sta promuovendo una campagna pubblicitaria di fatto contro i pomodori campani. Dopo Napolimania, la Radiazza e Vanto scende in campo Gino Sorbillo che assieme al leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli ha affisso stamane un cartello fuori la sua pizzaria in Via Tribunali con su scritto: “Pizza? No Pomì. In questo locale non si usa la salsa padana”.
Turisti e napoletani hanno accolto l’ iniziativa tra gli applausi.
“Invitiamo tutti i napoletani, i campani ed i meridionali – spiegano il pizzaiolo Gino Sorbillo ed il leader degli ecorottamatori Verdi Francesco Emilio Borrelli – a boicottare il marchio Pomì per mettere in ginocchio la loro azienda almeno finchè non chiederanno scusa come hanno fatto prima di loro e per altre ragioni i vertici della Barilla per la gaffe sugli omosessuali. E’ bene ricordare che solo i pomodori come il San Marzano e il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio si possono fregiare del marchio europeo Dop (denominazione di origine protetta) non certo quelli della pianura padana. Diversi autotrasportatori campani ci hanno addirittura informato che ogni anno partono centinaia di camion pieni di pomodoro non etichettato campano verso le sedi di lavorazione Pomì. Come hanno fatto con l’ Stg della pizza napoletana o con la mozzarella di bufala queste realtà imprenditoriali culturalmente leghiste non perdono occasione per denigrare e disprezzare Napoli ed il mezzogiorno per questo dobbiamo difenderci”. (fonte)

http://www.lafucina.it/2013/11/06/napoli-pizza-no-pomi/

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