martedì 21 gennaio 2014

Bangladesh, Benetton e Piazza Italia ignorano richiesta di risarcimento

Nessuna risposta dalle due aziende che si rifornivano nella fabbrica tessile colpita dal rogo


Non hanno risposto. Questa mattina a Ginevra si è cominciato a discutere dei risarcimenti per le vittime delle due stragi sul lavoro che hanno sconvolto il Bangladesh nell’ultimo anno: il rogo nella fabbrica tessile della Tazreen Fashion Limited e il crollo del complesso manifatturiero del Rana Plaza, entrambi nella capitale Dacca. Loro, Benetton Group e Piazza Italia, le due aziende italiane che si rifornivano in quei laboratori, non hanno risposto all’invito delle organizzazioni a sedere ad un tavolo e parlare dei risarcimenti per le famiglie degli operai morti. Oggi e domani a Ginevra, sotto la supervisione dell’International Labour Organization, incrociano gli sguardi il sindacato internazionale IndustriALL Global Union e i rappresentanti delle 12 aziende che hanno deciso di assumersi le loro responsabilità: dalla britannica Primark alla francese Camaieu, dalla tedesca Kik Textilien alla canadese Loblaw. Dodici sulle 41 cui il sindacato e la Clean Clothes Campaign avevano lanciato l’appello. Per discutere dei 58 milioni di euro che dovrebbero risarcire le famiglie delle oltre 1.200 vite perse nelle due tragedie.
In Italia gli inviti erano arrivati a due società: Benetton e Piazza Italia. Ai marchi era stato chiesto di confermare la propria presenza entro venerdì 6 settembre. Benetton e Piazza Italia hanno risposto con il silenzio e non sono sulla lista dei partecipanti. Perché la griffe degli United Colors non ha aderito all’invito? “Guardi – la risposta che arriva da Ponzano Veneto, quartier generale della multinazionale – la persona che si occupa della questione è in viaggio ed è difficile contattarla. Le faremo sapere al più presto”.
Perché le aziende italiane non sono a Ginevra? “E’ sconcertante – spiega Deborah Lucchetti, coordinatrice della Campagna Abiti Puliti, branca italiana della Clean Clothes Campaign – Non capisco come Benetton, che ha capito l’importanza della questione firmando l’accordo, ora si sottragga alla costituzione del fondo. A differenza di Piazza Italia, che non ha nemmeno firmato”. E’ possibile che i due marchi risarciscano le famiglie delle vittime attraverso altre procedure? “Sarebbe un’occasione persa: sì, potrebbero decidere di farsi appoggiare da una ong e proporre dei risarcimenti. Ma non sarebbe la stessa cosa: i risarcimenti sarebbero beneficenza, non frutto di una conquista sociale, del riconoscimento di un diritto”.

http://www.lafucina.it/2013/09/11/stragi-in-bangladesh-benetton-e-piazza-italia-ignorano-richiesta-di-risarcimento/

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