Parte 'Global towterview', tra comizio e conferenza stampa
Intervista di Hillary su 6 tv in 5 continenti
WASHINGTON - Moderata dalla cronista Leigh Sales, della Australian Broadcasting Corporation, parte la 'Global Towterview', a metà strada tra intervista tv e comizio, ultimo appuntamento di Hillary Clinton, prima del suo addio al Dipartimento di Stato. In diretta dal Newseum, il museo dei media di Washington su Pennsylvania Ave, a pochi isolati dalla Casa Bianca, l'ex First Lady risponde alle domande di sei tv dai cinque continenti, dalla Middle East Broadcasting Corporation (Mbc) di Beirut, dalla tv giapponese Nhk, dalla tv colombiana Ntn24, dalla rete indiana Ndtv, dalla nigeriana Channels Tv e dall'inglesissima Bbc. Hillary risponde anche a domande postate sui social network, come Facebook e Twitter, davanti a un pubblico di circa 150 persone, tra cui diplomatici stranieri, componenti del Dipartimento di Stato e tanti studenti delle università della città.
"Ci sarà temo per decidere. Lo farò al tempo dovuto. Per ora penso solo a recuperare venti anni di sonno perso". E' la battuta con cui Hillary Clinton ha risposto a una domanda sul valore che la sua candidatura alla Casa Bianca avrebbe per tutte le donne al mondo. "Stamattina ho parlato con la cancelliera Merkel. Qualsiasi sarà la mia scelta, continuerò a battermi perché più donne si battano per la leadership dei loro paesi, non solo in America, ma in tutto il mondo. Bisogna combattere l'idea che il capo di governo debba essere un uomo. E non solo per dimostrare la capacità di noi donne - ha concluso - ma per valorizzare i talenti di tutti".
"Le donne hanno fatto tanti passi avanti, ma ancora ci sono tante discriminazioni culturali e sociali. Sconfiggere queste disuguaglianze è la battaglia della mia via". Cosi' Hillary Clinton, nella sua ultima intervista 'globale' da Segretario di Stato. "Anche in America ci sono abusi e discriminazioni contro le donne. Un double standard che va cancellato. Quando una classe dirigente esclude dalle posizioni di leadership una metà della popolazione - ha aggiunto l'ex First Lady - frena lo sviluppo di tutto il Paese". Quindi, parlando della tragedia degli stupri in india, s'é detta Molto orgogliosa delle manifestazioni di protesta nelle strade: "Vedere tanti giovani, uomini e donne, chiedere giustizia e pari diritti, mi ha riempito di ottimismo".
"Ammiro molto la figura di William Seward, il Segretario di Stato di Abraham Lincoln: era un ottimo senatore di New York, si candidò contro di lui nella corsa per la nomination, poi lavorarono assieme molto bene...mi sembra che ci sia qualche analogia". Così Hillary Clinton risponde su quale sia il suo modello di riferimento. "Pensate che dopo l'attentato al Presidente, ci fu chi andò a casa sua per cercare di uccidere anche lui: ovviamente - conclude - spero che niente di questo accada di nuovo".
(ANSA)
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