Pm: 'intesa preventiva tra il direttore della biblioteca e Dell'Utri per la consegna di volumi sottratti dalla biblioteca'. 'Un brutale saccheggio'
Biblioteca Girolamini, Napoli
NAPOLI - Il senatore del Pdl, Marcello Dell'Utri, è indagato per concorso in peculato nell'ambito dell'inchiesta sulla spoliazione della storica Biblioteca dei Girolamini a Napoli. Dell'Utri avrebbe ricevuto alcuni dei numerosi volumi sottratti dalla Biblioteca dall'ex direttore Marino Massimo De Caro. C'é stata un'intesa preventiva tra il direttore della biblioteca dei Girolamini De Caro e il senatore Dell'Utri per la consegna a quest'ultimo di alcuni volumi sottratti dalla biblioteca dei Girolamini. Lo sottolineano gli inquirenti. Il senatore avrebbe ricevuto dieci o undici i volumi e una preziosa legatura, parte dei quali restituiti. Mancherebbe all'appello una copia dell'Utopià di Tommaso Moro. Il procuratore Giovanni Colangelo ha definito la vicenda "un atto di brutale saccheggio".
E Intanto e' svolta nelle indagini per la sottrazione di volumi antichi nella biblioteca dei Girolamini di Napoli. I Carabinieri del Reparto Operativo (Comando Tutela Patrimonio Culturale) hanno eseguito 6 ordinanze di custodia cautelare,emesse dal gip di Napoli,nei confronti di soggetti accusati di associazione a delinquere finalizzata al peculato, alla falsificazione ed alla ricettazione di migliaia di volumi antichi.Gli arresti sono stati eseguiti a Genova, Napoli,Ozzano dell'Emilia (BO),Porano (TR),Santa Maria Capua Vetere (CE). L'operazione, coordinata dalla Procura di Napoli, nasce dall'attività investigativa, denominata "Library Lost" e condotta dal Reparto Operativo dei Carabinieri dall'aprile 2012, quando vennero avviate verifiche sulla fondatezza di notizie di stampa che sottolineavano l'ammanco dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli di circa 1500 volumi di pregio. La scomparsa dei libri fu messa in relazione con la discussa nomina dell'allora neo-direttore della biblioteca Marino Massimo De Caro, già consigliere del Ministro per i Beni e le Attività culturali, attualmente in carcere a Poggioreale a Napoli. Contestualmente vennero avviati contatti con l'Interpol tedesca, per bloccare circa 500 volumi in procinto di essere venduti presso una casa d'aste di Monaco di Baviera. Gli esiti delle investigazioni - sviluppate con l'ausilio di intercettazioni e costantemente ostacolate sia dall'estrema impermeabilità degli indagati che da ripetuti tentativi di depistaggio - hanno consentito di scoprire l'esistenza di un sodalizio dedito alla sistematica spoliazione della Biblioteca dei Girolamini. Sono ancora in corso perquisizioni in tutta Italia per rintracciare numerosi volumi rari che ancora mancano all'appello. Alle ore 11.30, presso la Procura di Napoli, questa mattina gli inquirenti illustreranno in una conferenza stampa i dettagli dell'operazione.
'DE CARO TACQUE PER PROTEGGERE DELL'UTRI' L'ex direttore della biblioteca dei Girolamini Marino Massimo De Caro, in tutti gli interrogatori finora sostenuti, ha sempre affermato che il sen. Marcello Dell'Utri non fosse a conoscenza della provenienza dei libri antichi che gli aveva donato. E' stato lo stesso Dell'Utri ad ammettere la circostanza e a restituire la gran parte dei volumi. E' quanto emerge dagli atti dell'inchiesta che ha portato, tra l'altro, all'iscrizione sul registro degli indagati del parlamentare del Pdl. Nell'ordinanza emessa dal gip Francesca Ferri su richiesta del pool di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo emerge in particolare che Dell'Utri ha fatto ritrovare nella Biblioteca di via Senato a Milano, da lui presieduta, la legatura cinquecentesca Canevari che pure gli era stata regalata da De Caro, nonché un'edizione de Il Principe di Leon Battista Alberti, l'Artificium Perorandi di Giordano Bruno, il Clavis Artis Lullianae di Johann Heinrich Alsted. "Il volume Utopia di Thomas Moore - scrivono i carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale - nella rara edizione del 1518, pure indicata nella memoria difensiva Dell'Utri come donato da De Caro, è da considerarsi senz'altro proveniente dalla Girolamini, non veniva ritrovato, riferendo la direttrice del Fondo Antico della biblioteca di via Senato Annette Maria Pozzo che si trovava nella personale disponibilità del senatore Dell'Utri, il quale avrebbe provveduto alla sua restituzione non appena reperito il bene, cosa che ad oggi non risulta ancora avvenuta". All'appello mancherebbe anche una copia del De Rebus Gestis di G.B. Vico che pure De Caro ha ammesso di aver consegnato personalmente al senatore.
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