mercoledì 5 settembre 2012

Nell'Aula Paolo VI l'abbraccio dei giovani del Genfest al Papa:


L’abbraccio dei “giovani del Genfest” al Papa oggi nell’Aula Paolo VI in Vaticano. C’erano anche 1.700 giovani di 41 Paesi del mondo all’Udienza generale del mercoledì in rappresentanza dei 12 mila che, dal 31 agosto al 2 settembre, hanno partecipato al Genfest, manifestazione promossa a Budapest dal Movimento dei Focolari dal titolo “Let’s Bridge”, cioè “costruiamo ponti”. Nei saluti in lingua inglese, facendo riferimento al titolo del Genfest, il Papa ha rivolto ai giovani l’appello a “promuovere l’unità nella famiglia umana, costruendo ponti con coraggio”. “Possano - ha aggiunto il Santo Padre - la gioia semplice, l’amore puro e la pace profonda che provengono dall’incontro con Gesù, farvi testimoni radiosi della Buona Notizia ai giovani dei vostri Paesi”. Alle parole del Papa i “giovani di Budapest” hanno risposto sventolando le stesse sciarpe e striscioni che avevano fatto sfilare sabato scorso per le strade della capitale ungherese con un flashmob sul ponte delle Catene. Poi al termine dell’udienza una piccola delegazione di 4 giovani - del Messico, Iraq e Pakistan - ha potuto personalmente salutare il Santo Padre a nome dei 12 mila giovani del Genfest. A Benedetto XVI hanno regalato il cd del Genfest con le canzoni del loro complesso internazionale. I 1.700 giovani stanno seguendo nei centri Mariapoli di Castel Gandolfo e Sassone una scuola di formazione che terminerà domenica 9 settembre. Il programma sta approfondendo i temi della “fraternità” che hanno fatto da sfondo alla manifestazione di Budapest. In particolare stanno discutendo di come portare avanti il “United World Project” che prevede la costituzione di un Osservatorio internazionale permanente per prendere in esame azioni e iniziative che di fatto sono state in grado di generare un “incremento di fraternità”. L’Osservatorio dovrà inoltre promuovere “la categoria della fraternità” attraverso iniziative culturali specifiche. Si sta poi vagliando anche la richiesta all’Onu di riconoscere l’interesse internazionale della Settimana mondo unito, confermando e allargando ancora di più l’appuntamento annuale che da più di quindici anni vede i giovani dei Focolari - assieme a tanti altri - impegnati a “dare voce alla fraternità universale”. 

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