venerdì 14 settembre 2012

Fujifilm, stop a pellicole con boom del digitale




Crolla domanda, ferma produzione in primavera dopo quasi 80 anni

 

Fujifilm dice addio alla pellicola cinematografica dopo quasi 80 anni a causa del crollo della domanda e dei margini, dell'impennata dei costi delle materie prime e, soprattutto, della concorrenza del digitale. Dalla primavera 2013, il colosso nipponico, le cui attivita' spaziano ora da fotocamere alla stampanti per foto e per il medicale, mandera' in pensione le attivita' gestite in via continuativa dal 1934, anno della sua fondazione, fermando la produzione dell'impianto di Ashigara, prefettura di Kanagawa. Fujifilm, che sta accettando gli ultimi ordini da aziende e laboratori, continuera' a sviluppare le pellicole speciali di conservazione archivistica, almeno per l'immediato futuro.
Nel cinema le macchine digitali per filmare hanno preso il sopravvento, sia per le enormi possibilita' di modifiche durante l'editing sia per la distribuzione molto piu' semplice. La compagnia non ha fornito l'entita' del fatturato generato dalle pellicole ma, pur avendo attualmente di fatto il monopolio in Giappone, ha spiegato che e' difficile centrare una domanda sufficiente da mantenere la redditivita', soprattutto dopo l' annuncio dei rialzo dei prezzi di luglio.
Eastman Kodak vanta a livello mondiale la quota di mercato maggiore, pari a circa il 55%, mentre Fujifilm e Agfa-Gevaert, detengono, rispettivamente, circa il 35% e il 10%, collocandosi cosi' al secondo e terzo posto. Il mercato della pellicola cinematografica ha registrato lo scorso anno una contrazione del 70% rispetto al picco del 2007.
 (ANSA)

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