Quel "personaggio" di 28 anni ripreso da Corriere.tv mentre insulta un carabiniere durante gli scontri di martedì a Chianocco è un giovane solitario, dicono tra il movimento della Valsusa. Area anarchica, antagonista, No Tav, contro lo Stato. «Uno di quelli che non trovi in prima linea durante gli scontri, ma arriva, colpisce, sparisce. Non fa parte del movimento organizzato». Cosa significhi non far parte di un movimento che tiene insieme i contadini della Val di Susa e gli antagonisti di mezza Italia non è chiaro. Il soggetto in questione, Marco Bruno è di Giaveno, 16 mila abitanti nella val Sangone riferisce alle telecamere particolari della sua vita privata con l’obiettivo di sfidare i media e soprattutto il carabiniere che insulta e schernisce perchè a suo dire userebbe la maschera antigas per camuffarsi. Lo strano di questa affermazione è che tale personaggio a novembre dopo una manifestazione è stato fermato con tanto di cesoie, bastone e parrucca. Forse per nascondersi?
Infatti, nel fascicolo di Bruno ci sono denunce e segnalazioni per «reati da ordine pubblico». «Due deferimenti al magistrato per porto di oggetti atti ad offendere. Altre segnalazioni per aver partecipato a manifestazioni non autorizzate, occupazione di suolo pubblico», racconta sempre l’inviato del Corriere della Sera.
L’articolo del «Corriere» è ricco di dettagli e notizie ma soprattutto contiene una notizia bomba. E la contiene nell’ultima riga.
Scrive il quotidiano di via Solferino: A proposito del video avrebbe detto di essere anche disposto a concedere interviste, ma solo per soldi».Ma tutte le manifestazioni dei No Tav non sono improntate agli ideali puri? Alla tutela senza se e senza ma del territorio della Valsusa? Perchè chiedere denaro in cambio di interviste? Marco su molti blog è definito come un bravo ragazzo. Lavora tra l’altro in una cooperativa sociale ad Almese, sempre nei paraggi della famigerata A32. Lavora a fianco del parroco del Paese. I blog sostengono pure che il video sia stato travisato. Nonostante gli insulti, del tipo «vestito come uno stronzo» siano, senza se e senza ma, univoci. Vorremmo sapere come commenteranno oggi sul web la richiesta di denaro in cambio di interviste. Oppure diranno che il «Corriere» si è inventato tutto. I cittadini italiani cercano risposte.
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