giovedì 1 dicembre 2011

Ricordando Costantino....

 In Italia è concesso essere cristiani, lo dice il Consiglio di Stato
 Eravamo convinti che, almeno in Italia, le persecuzioni dei cristiani si fossero concluse con l’Editto di Galerio del 311, poi confermato l’anno dopo da Costantino, convertitosi al cristianesimo dopo la battaglia contro Massenzio vinta a Ponte Milvio con la Croce a spalla.
 Ed invece no ed ignoravamo che professare la nostra fede in modo aperto potesse procurarci guai giudiziari. E’quello che è successo qualche tempo fa al vescovo di Grosseto, monsignor Franco Agostinelli, che si è visto suo malgrado al centro di un caso giudiziario nazionale destinato a fare giurisprudenza, per essere stato in visita ai bambini ed alle maestre di una scuola elementare. A denunciarlo era stato il padre di un alunno, adepto  UAAR, Unione Atei Agnostici Razionalisti. Gli obiettivi dell’UAAR   Includono lo “sbattezzo” coattivo dei cristiani battezzati; l’eliminazione dei cappellani, la distruzione di icone religiose, incluse quelle dipinte da Raffaello, dal Pinturicchio e dal Parmigianino; il silenziamento di tutte le campane,
 la cancellazione di tutta la toponomastica che si rifà al nome dei santi; la cacciata delle suore volontarie dagli ospedali, l’abbattimento di tutte le croci e le cappelle di montagna. Una nota emessa in merito alla vicenda dal Vaticano,  precisa che d’ora in poi i vescovi potranno recarsi in visita pastorale nelle scuole pubbliche senza avere il timore di essere denunciati da qualche genitore anticlericale.
A stabilire che le visite pastorali negli istituti pubblici sono legittime è stato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con un decreto che ha rigettato il ricorso straordinario del padre ateo forsennato, e che si rifà al parere n.335/2009 emesso dalla Seconda Sezione del Consiglio di Stato nell’Adunanza del 21 aprile 2010. I giudici amministrativi hanno riconosciuto che la “questione obiettivamente delicata e complessa in linea generale, coinvolge profili che attengono alla libertà di culto e di coscienza e alla funzione di servizio pubblico degli istituiti scolastici, statali e comunque integrati nella rete della scuola dell’obbligo, che va risolta nell’ambito delle norme che disciplinano l’autonomia delle istituzioni scolastiche. La visita pastorale”, si legge nel dispositivo del Consiglio di Stato, “è avvenuta nelle ore di lezione; ma essa non si è svolta attraverso il compimento di atti di culto (messa, confessione, eucarestia, benedizione), ma attraverso una testimonianza sui valori, religiosi e culturali, che sono alla radice della catechesi cattolica, visti in connessione con l’esperienza religiosa e sociale della comunità territoriale”. “Una analoga iniziativa avrebbe potuto tranquillamente essere svolta dai ministri di altre confessioni religiose presenti nella comunità territoriale in cui agisce la scuola” conclude il parere del Consiglio di Stato “a condizione che essi siano portatori di valori coerenti con i principi di tolleranza e rispetto delle leggi e della Carta Costituzionale”.  Ancora una volta Verita' ed Amore trionfano. Come diceva Giovanni Paolo II ...... Al resto pensera' la giustizia di Dio!

1 commento:

  1. http://www.questaelasinistraitaliana.org/2011/esultate-fratelli-in-italia-e-concesso-essere-cristiani-lo-dice-il-consiglio-di-stato/

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