Legato al narcotraffico, viene considerato anche un membro della Mala del Brenta
Il corpo di Giuliano Velo è stato trovato senza vita, a pochi passi da casa sua, martedì 7 ottobre dalla Guardia Civil nella zona periferica di El Cantal, a Lorca in Spagna. Il 67enne, originario di Fontaniva, ex membro della Mala del Brenta, era in libertà provvisoria in attesa del processo, in quanto accusato di aver guidato una rete che forniva grandi imbarcazioni per il trasporto di hashish. Velo è stato trovato vicino alla sua abitazione con ferite da arma da fuoco. A lanciare l'allarme era stata la mamma, Giuliana Pegoraro, con la quale conviveva: l'89enne, non avendo più notizie del figlio, ha così allertato i soccorsi.
Gli inquirenti stanno ora ricostruendo la dinamica del delitto. Il cadavere della vittima si trovava a pochi metri di distanza dalla sua abitazione, con segni che potrebbero essere compatibili con quelli di un'esecuzione.
La pista più accreditata, al momento, è quindi quella dell'esecuzione per droga anche perché poco dopo, in una frazione a circa 15 chilometri di distanza dalla casa di Velo, è stato ritrovato un secondo cadavere. Si tratterebbe di un cittadino marocchino con precedenti per traffico di droga, nascosto nel bagagliaio di una Peugeot bianca, sempre con ferite da arma da fuoco. Le due scoperte, avvenute a pochi minuti di distanza, sono al centro di un'inchiesta unificata, per cui si ipotizza un regolamento di conti legato al narcotraffico, come fanno sapere i quotidiani spagnoli.
Chi era Giuliano Velo
Giuliano Velo era nato a Cittadella, nel nord Italia, gli esperti di criminalità organizzata lo hanno sempre collegato al gruppo mafioso della Mala del Brenta, nato in Veneto negli anni '70. Il suo curriculum criminale è collegato al narcotraffico. Dopo aver vissuto la prima parte della sua vita a Fontaniva, dagli anni Noventa in poi è partito per la Spagna e in patria non è più rientrato. Velo era conosciuto da tutti nel quartiere come ''l'italiano'' nel quartiere in cui viveva e dove è stato trovato morto. Nel 2011 fu arrestato in un'indagine che portò al sequestro di 2.600 chilogrammi di marijuana e fu condannato a otto anni. Nel 2017 fu fermato e poi rilasciato nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Giuseppe Nirta, esponente della 'ndrangheta, ucciso a colpi di pistola nel sud della Spagna. Le autorità italiane sono state informate attraverso il canale di cooperazione Europol, vista la possibilità di connessioni tra reti criminali operanti tra Veneto, Andalusia e Nord Africa.
https://www.leggo.it/italia/cronache/giuliano_velo_ucciso_spagna_ex_mala_brenta_agguato_strada_colpi_pistola_cosa_successo_13_10_2025-9124187.html

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