sabato 22 febbraio 2025

Tito Santana

 


Molti di voi sicuramente si ricorderanno dei "protetti" di Dan Peterson: Virgil, Jim Powers e su tutti lui, Tito Santana. 


Questo perché Tito era uno di quei wrestler che davano anima e corpo sul ring, amato dai fan di ogni arena e capace di mosse aeree in tempi in cui tali mosse non erano all'ordine del giorno... senza però mai vincere alcunchè. 


Beh, in realtà questo non è del tutto vero. 


Merced Solis, texano, si era accostato al wrestling grazie alla sua amicizia con Tully Blanchard. Era il prototipo perfetto per diventare l'idolo del pubblico: bell'aspetto, ispanico (quindi adatto ad attirare le folle di quella etnia, dopo che Sammartino aveva fatto lo stesso per gli italo-americani e Pedro Morales per quelli latini), grande capacità al microfono e decisamente molto bravo sul ring. 


Dopo una serie di avventure tra il wrestling indipendente americano e quello giapponese, approdò nel 1979 alla WWF, ancora per poco nella mani di Vince McMahon Sr., il quale vide soldi facili nel giovane ragazzo, che accostò subito ad un veterano come Ivan Putski, facendogli vincere i titoli di coppia. 


Presto Santana passò alla AWA e solamente nel 1983 rientrò in WWF, questa volta in mano al figlio di McMahon, Vince jr., che lo volle accanto alle figure di Hulk Hogan, Junkyard Dog ed altri nella sua cavalcata verso il successo della "rock 'n' wrestling" era e - ovviamente - la prima, storica WrestleMania. 


Santana, stavolta in singolo, cominciò a riconquistare i cuori dei fan, che videro in quel periodo l'incredibile e sanguinoso feud contro Greg "The Hammer" Valentine, per il titolo Intercontinentale che alla fine andò alla vita di Tito. 


Il successo dello scontro tra il Messicano ed il "Martello" era tale che tante volte, negli house show, sostitutiva Hogan nel main event, ma non lasciava delusi i fan, che potevano godersi un momento di wrestling puro. 


La macchina da soldi dell'Hulkster impediva però a Tito ad ambire al massimo alloro, che arrivò a sfiorare solamente poco prima dell'avvento della Hulkamania, quando si scontrò contro Iron Sheik. 


Non fu poi d'aiuto la presenza di due "pezzi da novanta" come "Macho Man" Randy Savage ed Ultimate Warrior a seguire i regni titolati di Hogan. In breve, Tito si trovò coinvolto prima in coppia con Rick Martel (dove vinse nuovamente i titoli di coppia) e poi contro lo stesso partner, con la nuova gimmick di The Model. 


Sul finire del 1990 e successivamente nel '91 una nuova ondata di successi coinvolse Santana: la finale del torneo Intercontinentale (persa contro Mr.Perfect), il "grand finale" delle Survivor Series (dove riuscì a battere nientemeno che Warlord!) ed una incredibile vittoria su Undertaker furono segnali evidenti che McMahon voleva tentare la carta Tito per conquistare il pubblico latino-americano. Poi però - a detta di Santana stesso - la WWF decise di puntare sul mercato canadese e dal nulla lanciò Bret "Hitman" Hart nel giro titolato... ed il resto è storia. 


Santana finirà con una nuova gimmick, El Matador, che però non andrà mai oltre ad incontri di medio livello (seppur sempre combattuti con grande tecnica e sempre molto amato da tutto il pubblico nelle arene), fino al suo ultimo, grande match contro Shawn Michaels a WrestleMania 8, lo stesso uomo che tanti anni dopo lo introdurrà nella Hall of Fame. 


Solis finirà nel circuito indipendente (dove continuò una discreta carriera), fu commentatore WWE in lingua spagnola tra il 97 ed il 98 ed ebbe anche un match contro Jeff Jarrett in WCW. 


Quello che però rende Santana unico è un titolo molto più importante, più prestigioso ed unico di ogni campionato di wrestling di qualsiasi federazione: avercela fatta. 


Esiste, infatti, un termine tra gli addetti ai lavori: "The Tito Thing", la cosa di Tito: ovvero essere sempre professionali, avere una lunga carriera (Santana ha lottato a fasi alterne fino al 2019 nelle piccole federazioni) per poi vivere una seconda vita, tranquillamente: Santana è infatti stato per lungo tempo professore di lingua spagnola e, insieme alla adorata moglie, ha una salone da parrucchiere. Attualmente è in pensione: nessuna voce di steroidi, di brutte frequentazioni, di problemi nel backstage, di alcool o altro, ma solo tanta classe e rispetto, da parte dei colleghi, di ogni promoter con cui ha lavorato e di tutti i fan. 


E questo, a mio avviso, è un trofeo senza prezzo. 


ARRIBA! 


Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo 


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