E alla fine persino nella Lega qualcuno si è svegliato.
Ci sono voluti i dazi al 25%, ma alla fine pure i leghisti si sono accorti all’improvviso di quello che ripetiamo da mesi, anni: che Salvini è una sciagura e il suo trumpismo da cheerleader un suicidio per l’Italia (e pure per la Lega stessa).
Lo ha detto in un retroscena raccolto da “Il Giornale” (ovviamente subito smentito dal diretto interessato) nientemeno che il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari:
“Salvini? Il problema è che la politica estera la fa solo lui, anche se il 90% del partito non la condivide.
E purtroppo le conseguenze della politica trumpiana non ricadono sui partiti ma sul Paese. Quando Trump ci farà male, perché ci farà male, la colpa la daranno a noi leghisti che siamo stati solo ad agitare le mani, a fargli da cheerleader. Dovevamo allearci coi popolari, lui invece si è buttato coi fascisti.”
Ben svegliato pure a Molinari.
Stando al retroscena (assolutamente coerente con il clima che si respira nel Carroccio), persino i suoi più stretti colonnelli lo stanno scaricando e si sono resi conto di chi è davvero Trump.
Salvini prima o poi sarà tirato giù e abbandonato da chi lo ha messo lì, come tutti i populisti. È solo questione di tempo.
Ma i danni immani che lui e Meloni hanno fatto a questo Paese, svendendolo a due fascio-capitalisti ultramiliardari americani, quelli li paghiamo e li pagheremo tutti noi per anni, decenni.
Lorenzo Tosa
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