La correlazione tra vischio e baci? Ebbene, stranamente, la tradizione risale ai pagani. Tutti, dai romani ai celti, ai druidi e ai norvegesi, avevano una passione per il vischio.
I marinai vagavano per i loro villaggi in piccoli gruppi, cantando ad alta voce con l'obiettivo di bandire gli spiriti maligni e augurare buona salute a coloro che li circondavano, cantare di porta in porta deriva da un'altra tradizione pagana chiamata wassailing, la parola piuttosto divertente deriva dalla frase anglosassone di 'waes hael', che si traduce in 'buona salute'.
Il Babbo Natale che tutti immaginiamo oggi nelle nostre teste è un miscuglio del generoso San Nicola, del dio Odino e Sleipnir , il cavallo di Odino che cavalcava attraverso i cieli,
intorno al IV secolo d.C.. San Nicola era un vescovo generoso noto per fare doni ai poveri, era il santo patrono dei bambini, dei poveri e delle prostitute, aveva una grande barba e un lungo mantello, prima di San Nicola c'era un altro vecchio barbuto chiamato Odino, questa divinità era adorata dalle prime tribù pagane germaniche.
Dicembre è il momento di celebrare il solstizio d'inverno, tra il 17 e il 24 del mese i romani celebravano anche i Saturnali, banchettando, bevendo, facendo regali ed essendo gioiosi, prima ancora c'erano i sabbat o meglio Sabba Neo Pagani che sono le otto feste della wicca e del neopaganesimo, legate ai movimenti del sole,
sono otto, 4 sabba minori (Yule, Mabon, Ostara, Litha) e 4 sabba maggiori (Samhain, Imbolc, Lughnasadh, Beltane). I Sabba sono giorni di venerazione, di potere, e festività, Yule, durante il solstizio d'inverno, (intorno il 21 dicembre) è calcolato in relazione alla posizione del sole; si attende infatti che la Terra, orbitandogli attorno, abbia raggiunto la posizione più lontana dal sole, la parola Shabbat deriva dal verbo “shabat”, che in lingua ebraica significa smettere, nello specifico smettere di compiere alcune azioni.
Questo termine viene universalmente tradotto come “tempo del riposo”, inteso come cessazione di determinate attività (il lavoro per prima cosa).
Tutti noi sappiamo che il Natale è un culto pagano introdotto nella tradizione cristiana intorno alla metà del IV secolo d.C. ed è un culto nato dall’esigenza di creare unità intorno ad alcuni popoli che provenendo da una mitologia comune, potevano più facilmente essere convertiti al cristianesimo, e così
nel 274 l’Imperatore romano Aureliano introdusse nella religione romana la celebrazione del Dies Natalis Solis Invicti, un culto pagano che ruotava intorno al trionfo della luce sulle tenebre,
il culto del Solis invicti, era uno stratagemma per riuscire a convertire al cristianesimo.
Quello che noi oggi celebriamo come Natale, è un intreccio culturale tra la mitologia ebraica, la mitologia cristiana e la mitologia islamica oltre alla ritualità pagana romana.
Andando a ritroso, la prima forma della religione sarebbe l'animismo, cioè la credenza in innumerevoli spiriti che agiscono nelle cose; poi il politeismo, una fase successiva con la riduzione degli spiriti a un minor numero di entità soprannaturali dai poteri più estesi, per poi arrivare al monoteismo.
Il confucianesimo è un sistema di pratiche, riti e costumi diffuso fin dall’antichità
nella civiltà cinese, ha caratterizzato il modo di vivere della popolazione, la sua origine
si deve a Confucio, maestro politico, filosofo (tra il VI e il V secolo a.C.), mentre lo Shintoismo è la religione nazionale del Giappone, significa “culto degli esseri spirituali”, non esiste un fondatore, antiche concezioni religiose del Giappone, prima
dell’arrivo del Buddhismo (che entrò dalla Cina), lo shintoismo non ha testi sacri, le fonti più antiche,
il Kojiki e il Nihongi furono redatte intorno il VIII sec. d.C. e descrivono la creazione del
cosmo con racconti mitologici, lo shintoismo è una religione cosmica, vede tutto ciò che esiste come una
manifestazione del divino, è una religione panteistica con la concezione per cui Dio è l’Universo, ogni cosa è sacra, poiché la materia ha un fondamento divino.
Gli uomini primitivi nella Preistoria (che si divide in Paleolitica e Neolitica) avevano il senso della comunità e non sapevano spiegarsi i fenomeni naturali, si chiesero chi avesse dato origine a tutto questo è trovarono più di un Dio nella natura, adoravano la luna, le stelle, il sole, i fulmini, il fuoco e le sorgenti d'acqua come esseri superiori, durante il paleolitico la morte veniva vissuta come un sonno, nel corso dei secoli diedero alle divinità forme animali e umane, rappresentarono i Dei come spiriti buoni e cattivi, simboleggiavano la protezione, la felicità, la morte, a loro attribuivano il potere di governare il mondo.
Mi auguro che in queste feste ognuno nel mondo ritrovi dentro di sé l'istinto primitivo.
Da Stregapolistribu'
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