Il famoso gruppo scultoreo dei “Tirannicidi” ci mostra Armodio e Aristogitone nel momento in cui si scagliano in opposizione a Ipparco, figlio di Pisistrato tiranno di Atene.
Armodio è un giovane glabro e nudo, preso nell’impeto dell’azione, ha la gamba destra allungata in avanti per mantenere l’equilibrio durante lo scatto mentre la sinistra frena il passo. Forse Tiene il braccio destro issato sopra la testa e intanto il sinistro è mantenuto lungo il fianco. Il corpo è asciutto mettendo in evidenza la muscolatura possente. La testa è decorata da una capigliatura a calotta lavorata a chiocciole, ha grandi occhi dalle palpebre pesanti e le labbra serrate.
Aristogitone invece è un uomo maturo, con la barba, anche lui è nudo ma una corta clamide ne avvolge il braccio sinistro. Sta guizzando in avanti tenendo la gamba sinistra al suolo leggermente flessa, al contrario, la destra è appoggiata all’indietro con il tallone sollevato. Il braccio destro è mantenuto lungo il fianco, il sinistro invece, è proteso in avanti come se volesse proteggersi dall’impeto dell’alleato. Anche il fisico di Aristogitone è modellato con accuratezza nel momento in cui il torso rivela tutta la potenza nella compressione toracica.
I protagonisti erano dotati di doppia spada corta, ipotesi avallata dall’impugnatura stretta tra le mani. I due combattenti sono sistemati in una posizione quasi simmetrica , nel pieno della tensione precedente al colpo che si abbatterà sul tiranno.
Molte altre cose potrei scrivere su quest’opera ma se vorrete approfondire vi assicuro che ne vale veramente la pena!
Il Gruppo dei Tirannicidi risale al II secolo d.C., fu ritrovato nella Villa Adriana a Tivoli. Ora custodito nella Collezione Farnese del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, raggiungono rispettivamente un’altezza di 185 cm per Armodio e 183 cm per Aristogitone.
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