sabato 16 marzo 2024

Buon compleanno Edgar Davids. ❤

 


"Davids era una stella. Quando è arrivato al Tottenham tirava fuori il 110% da tutti. 

Un giorno avevamo appena finito l'allenamento. Lui se ne andava in giro dicendo 'c'è una riunione'.

Noi pensavamo tutti che ci fosse anche il mister. E invece no, c'era solo lui. 

Ci disse che lui aveva vinto tutto e che era alla fine della sua carriera, ma che se noi volevamo ottenere gli stessi risultati dovevamo fare molto di più, riferendosi all'allenamento appena concluso.

Mi ricordo un sacco di gente che se n'è andata quasi ridendo. Ma solamente più avanti nella mia carriera ho capito che questo è il motivo per cui ha ottenuto tutto quello che ha fatto in carriera, perché la sua mentalità ti faceva vincere le partite".

[Jermaine Jenas]


"Davids se perdeva due o tre partitelle non ti salutava più. Era un giocoliere: così bravo che non l’ho mai visto andare in mezzo nel torello. 

Una volta, poi, in partitella. Ha presente il giochetto che fa nella pubblicità? Il dribbling dell’elastico, quello con l’interno-esterno del piede stile Ronaldinho?

Beh, stiamo giocando, aspetta l’uscita del portiere e fa gol proprio così, ma al volo a mezza altezza! 

Tutti a bocca aperta, Lippi fischia: “Ragazzi, dopo una rete così si va a fare la doccia”. E finisce l’allenamento tra gli applausi.

Per giocatori come lui valeva la pena pagare il biglietto allo stadio".

[Paolo Montero]


"Spesso con il mio amico Edgar Davids andavamo a giocare con gli immigrati. Lui ci andava matto, prendeva la macchina e quando vedeva qualcuno giocare in un parcheggio si fermava per aggregarsi. 

Mi diceva sempre: 'E' per loro che dobbiamo giocare, sono queste le partite importanti'. E io gli dicevo: "Ok, ma abbiamo gli allenamenti, apparteniamo a un club di alto livello, non possiamo rischiare di infortunarci". 

Allo stesso tempo, però, lo ammiravo, perché con poco regalavamo dei momenti indimenticabili ai nostri fratelli".

[Zinedine Zidane]


"Era l'avversario che mi piaceva di più. Lui mi dava una botta e io mi alzavo senza dire nulla. Io gli davo una botta e lui si alzava senza dire nulla. Lui a sinistra, io a destra: ci scontravamo sempre. Una guerra. 

Una volta in un'intervista esposi il mio modo di vedere il calcio. Prima della gara successiva Davids mi è venuto incontro. Ho pensato che era arrivato il momento di fare a pugni, invece lui mi ha stretto la mano e mi ha detto: «Bravo, la penso esattamente come te». Siamo diventati amici e ancora oggi ci sentiamo".

[Matias Almeyda]


È il Pitbull più amato degli anni 90.

Buon compleanno Edgar Davids. ❤

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