mercoledì 27 marzo 2024

Caroline March, il suicidio assistito a 31 anni dell'atleta rimasta paralizzata: «Volevo dei figli, ma l'amore non può ripararmi»

 


Sui social una lettera pubblicata domenica dopo la sua morte: «Non voglio mentire: non avrei mai immaginato di usufruirne, ma eccoci»

Caroline March, il suicidio assistito a 31 anni dell'atleta rimasta paralizzata: «Volevo dei figli, ma l'amore non può ripararmi»

di Redazione web

Ha scelto il suicidio assistito all'estero – perché nel Regno Unito è illegale – per porre fine alle sue sofferenze. Caroline March, amazzone inglese, è morta sabato 23 marzo a 31 anni. Era rimasta paralizzata a causa di una lesione spinale dopo una caduta da cavallo nel 2022. 

La lettera d'addio

Una lunga lettera, scritta prima di morire, è stata poi pubblicata domenica: «Il suicidio assistito è qualcosa in cui ho sempre creduto e ho sempre detto che se mi fosse successo qualcosa e se fossi stata costretta in una posizione in cui non avrei potuto avere la qualità di vita che volevo, avrei scelto quella strada. Non voglio mentire: non avrei mai immaginato di usufruirne, ma eccoci». 


«Nessuno può davvero capire quello che sto vivendo – le sue parole –.

 
Tutto quello che ho sempre desiderato era una famiglia, con due-tre marmocchi intorno alla fattoria di famiglia, volevo essere una giovane mamma e sarei stata una f****tamente brava. So che potenzialmente potrei (niente è mai certo) avere ancora dei figli, e se li avessi sacrificherei la mia felicità per loro, ma non li ho. Non è questa l'esistenza che voglio. La vescica e le funzioni intestinali, le funzioni sessuali, l'impossibilità di fare quello che amo.. . Ho ricevuto tanto amore in questi anni, e vorrei che l'amore potesse ripararmi o rendere tutto sopportabile, ma non può».
 
https://www.leggo.it/esteri/news/caroline_march_suicidio_assistito_paralizzata_oggi_26_3_2024-8019450.html
 
Previti71

 

 

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