venerdì 10 febbraio 2023

Il 12 febbraio segnerà la fine del Pd romano

 

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Mi contatta un dirigente del Pd romano per farmi sapere che lui e i papaveri del Pd laziale mi leggono (chissà se capiscono i contenuti?) e perché scriva che dopo la (certa) sconfitta di D'Amato domenica ci sarà un terremoto dentro il partito con un effetto domino di dimissioni. Il primo che se ne andrebbe sarebbe Orfini ma potrebbe cadere anche la giunta Gualtieri, i consiglieri del Pd darebbero le dimissioni in massa. Con Gualtieri non perderemmo nulla avendo fatto solo sanni.

D'Amato, secondo i sondaggi, starebbe 10 punti sotto Rocca.

Ma lunedì potrebbe essere anche la fine del terzo polo rappresentato dai Righeira della politica italiana, Calenda e Renzi. Il primo si sarebbe accorto ora, dopo anni, che è in politica, della presenza egemonica del secondo, uno squalo che divora chiunque abbia davanti, inoltre, sussurri di corridoio, pare che Renzi mollerebbe il Churchill de noantri perché starebbe per ritornare a Palazzo Chigi con la complicità di alcuni esponenti di Fdl capitanati da Lollobrigida, cognato della Meloni. Fossi nella ducetta della Garbatella mi guarderei alle spalle in famiglia...

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Il mistero vero del terzo polo sono gli elettori che si definiscono di sinistra e votano chi ha ucciso il lavoro. Si vede che come Renzi e Calenda non hanno mai lavorato o avuto problemi economici in vita loro.

Leggo sui vari social che la destra dal 1994 a oggi avrebbe distrutta da sola i diritti in Italia ebbene ricordo a questi catenacci degli anni 70 che mistificano la realtà che; come detto sopra, Renzi ha distrutto definitivamente il lavoro ma la barbarie era già cominciata nel 96 con la legge Treu che comunciava a mettere i paletti a sfavore dei lavoratori e Dalema che trasformò il suo governo in una mercato delle vacche e colpi gli inquilini che vivevano nei palazzi degli enti togliendogli il riscatto (anni di affitti buttati nel cesso) favorendo un nome a caso la Pirelli. Tra l'altro un grande avvocato mi disse, a inizio secolo, che Tronchetti Provera essendo un venditore di gomme non aveva i requisiti per vendere gli immobili. Nessuno, politici, sindacalisti e magistrati interveni.

Per finire qualche derelitto, sempre degli anni 70, mi ha chiesto chi voterei domenica, voterei la Bianchi dei 5 stelle.

Leggo commenti di elettori di sinistra che si preoccupano se il Pd dovesse scomparire ebbene se succederà uscirà qualcosa di più bello la sinistra ha nel suo background culturale la sua vera fortezza mentre la destra non esiste è un ologramma inventata dal nano di Arcore.

D'Amato ha detto su Leggo che gli elettori dei 5 stelle possono usare il votò disgiunto ossia vorare m5s e lui ma attenzione che quell'elettorato non gli sia venuta la stessa idea e mettano la croce su Rocca.

Per rispondere a chi ancora fa lo spiritoso su Conte, mentre in Lombardia ha fatto l'alleanza col Pd contro quella catastrofe naturale della Moratti e il nulla Fontana nel Lazio è andato da solo perché il partito di D'Amato si sa che perdeva e in politica non si sale su una barca che affonda.

Una lancia a favore dell'ex assessore alla Sanità regionale la voglio spezzare perché aveva gestito benissimo l'emergenza covid tanto da diventare un modello prima bazionale poi addirittura mondiale ma il suo vero tallone d'Achille è che non si è mai reso simpatico ai suoi elettori e domenica pagherà dazio. Nessuno, evidentemente, lo aveva avvertito che sono sempre di meno i militanti che votano per fede.


Lunedì consiglio ai candidati alla segreteria del partito democratico di essere meno spocchiosi verso la gente e ascoltare i loro bisogni perché altrimenti la vostra fine politica sarà inevitabile. 

Fenix

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