-R.C.- Il libro del Killer di mafia batte quello di Caterina Chiinici, figlia di Rocco, il magistrato che dalla mafia è stato ucciso.
Il giurato pentito (a sproposito),Gaspare Agnello si dimette tra le polemiche “Grassonelli è un ergastolano che si è macchiato di crimini efferati e le cui ferite sono vive nelle Carni delle sue vittime”.
Intanto Malerba (il soprannome di Giuseppe Grassonelli) ha vinto il premio letterario Racalmare, premio amato e sostenuto da Leonardo Sciascia, un libro in cui si parla di mafia e antimafia.
Giuseppe Grassonelli è un ‘fine pena mai’, in galera dal 1992, non si è mai pentito e non gode di permessi di alcun tipo. Era ‘scappato’ in Germania, sembra sfuggito ad un destino di morte, ma Cosa Nostra non dimentica e non perdona: aveva avviato lo sterminio dei suoi familiari.
Grassonelli decide di tornare a Porto Empedocle e reagisce, si vendica: uccide a sua volta.
Non ha mai collaborato ma ha capito i suoi errori e li racconta in Malerba, assieme al giornalista Carmelo Sardo, complice, secondo un’antimafia d’accatto, di aver creduto nel recupero e nel riscatto di quelli che stanno pagando.
Questo lo sosteneva anche Leonardo Sciascia, che evidentemente si è dimenticato di comuni varco a Gaspare Agnello.
http://www.articolotre.com/2014/09/il-premio-letterario-di-leonardo-sciascia-allergastolano-mafioso/
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