-Luca V. Calcagno- C'è un luogo a Torino, dove l'arte, il lavoro e il senso della condivisione e del gruppo convivono insieme: èl'Associazione Centro Liuteria Piemontese in via Accademia delle Scienze 11. Attivo da 5 anni, il Centro può contare sull'esperienza trentennale del Maestro Liutaio Enzo Cena. Non è un attività commerciale: anzi, insieme alla volontà di creare una scuola d'eccellenza si accompagna un fine etico/educativo.
Il dottor Marco Casazza, un collaboratore laureato in Fisica e violinista, descrive il centro di via Accademia come «un isolotto, dove si impara con un'educazione reciproca al lavoro e allo stare insieme». Un'educazione che, secondo Casazza, è tanto più importante in questo periodo di crisi non solo economica, ma anche antropologica e di valori.
Un'etica che ricorda quella del monachesimo e debitrice dell'influenza – e non solo –dell'Oratorio di San Filippo Neri. Infatti sono proprio i Padri Oratoriani, che hanno desiderato e voluto sviluppare il Centro all'interno degli spazi a loro disposizione. Insieme a Cena e Casazza, Andrea Sestito e Alessandro Tosi sono attivi nel sostegno delle attività dell'associazione.
San Filippo ha una storia che da secoli si intreccia con la liuteria piemontese. Una storia cominciata nel XVIII secolo con il trasferimento da Cremona di Giovanni Battista Guadagnini, allievo di Antonio Stradivari, che andò a vivere con la sua famiglia nel complesso conventuale di San Filippo, che, in parte, era affittato a reddito ad artigiani ed artisti. Fino alla prima metà del XX secolo la bottega di Guadagnini sarà attiva a Torino, nella vicina piazza San Carlo, come punto di riferimento della liuteria a livello internazionale. Tutto ciò insieme ad altri grandissimi nomi, come quelli di Cappa, Pressenda e Rocca, che hanno fatto la storia della liuteria piemontese, ritenuta la migliore del mondo, dopo la morte di Antonio Stradivari
Il Centro in pochi anni è riuscito a togliersi diverse soddisfazioni, come regalare al maestro Salvatore Accardo un violino del Maestro Enzo Cena per il settantesimo compleanno del celebre violinista. A questo proposito c'è un aneddoto: il maestro inviò preventivamente due affermati violinisti per provare lo strumento, che superò l'insolito test.
La costruzione di un violino vede l'utilizzo di prodotti naturali, ad esempio la cenere di vigna che, bollita, produce l'idrato di potassio, utile per indurire il legno e dalla funzione anti-tarlo. Il Centro dimostra come possa esistere un rapporto più stretto con i prodotti del territorio, soprattutto quelli di scarto o non utilizzati, per esempio gli equiseti, da cui si ricava un prodotto per levigare il legno.
La parte pratica, invece, riguarda la scuola intensiva internazionale di liuteria – laScuola Liuteria San Filippo – che nascerà dal prossimo settembre. In tal senso, il Centro gode già di una collaudata esperienza. Infatti da tre anni i componenti dell'associazione tengono un Master Class di elementi di liuteria per strumentisti presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Inoltre ha sviluppato e sviluppa dei progetti di Tesi di ricerca storica e scientifico-tecnologica con l'Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino.
Come detto prima, nei prossimi mesi l'Associazione attiverà la scuola internazionale intensiva, a tempo pieno, per studenti interessati ad apprendere l'arte della liuteria e, parallelamente, l'attività didattica, costruita su misura, per chi sia interessato ad un approccio a quest'arte.
Di centrale importanza è l'attività di laboratorio, dove a fianco di Cena e Casazza, gli studenti saranno fin da subito impegnati con i ferri del mestiere. Un'impostazione, che ricorda le antiche botteghe artigiane, ma che, a differenza di allora, fonda la costruzione degli strumenti su una base di uso delle tecnologie più moderne di misura. Infatti, per insegnare ai futuri liutai ad ottenere il meglio dai materiali a loro disposizione, si insegnerà loro ad impratichirsi con le numerose variabili di misura richieste nella costruzione di un violino. Così l'uso integrato di sistemi di misura e di calcolo permetterà di dare risultati, in termini fisici, utili a comprendere quale tipo di sfumatura sonora produrrebbe un violino costruito con quelle misure.
Tutto ciò è possibile grazie sia ai contatti con Università e Politecnico sia grazie alla collaborazione con affermati professionisti, come lo studio Ingegneria Acustica Pisani (nel settore, appunto, dell'acustica musicale) e la Microtex – Michetti Optoelectronic Technologies (per il supporto tecnologico). Dunque il Centro è un punto di incontro e di ricerca e sviluppo tecnologico applicati alla liuteria, che è in grado sia di sviluppare prodotti applicati innovativi sia di fornire servizi diagnostici per i possessori di strumenti ad arco di pregio. L'esperienza acquisita e queste conoscenze ricadranno sulla didattica, portando anche un grande beneficio nello studio per gli aspiranti liutai.
Due ore settimanali saranno dedicate a vari seminari, tra cui quello di marketing, oggi imprescindibile.
Spiega, infatti, il Maestro Cena che è fondamentale per i nuovi liutai, una volta usciti dal Centro, possedere le competenze per mettersi in contatto con i rivenditori internazionali per avviare la propria attività. Oltre al laboratorio, si cercherà di coinvolgere gli studenti nelle numerose proposte di rassegne musicali e culturali del capoluogo torinese, anche nell'ottica di compattare ancora di più il gruppo. Anche per gli studenti part-time la condivisione dei momenti in laboratorio e la coesione del gruppo saranno obiettivi fondamentali per gli insegnanti. Infatti, in entrambi i casi, Cena e Casazza vogliono un gruppo di persone che abbiano piacere a stare insieme dentro e fuori il contesto della Scuola.
http://www.articolotre.com/2014/09/la-scuola-liuteria-san-filippo/
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