Santo Subito? Forse troppo presto
-R.P.- Karol Woityla è stato soprattutto una figura storica, a capo di uno Stato e guida spirituale di oltre un miliardo di persone. Personaggio fondamentale di un periodo storico controverso, che è culminato con la caduta del comunismo che ha operato anche per la Ragion di Stato e la cui storia deve essere raccontata per intero.
Negli anni settanta-ottanta, una montagna di denaro passava per lo Ior. La Corte d’Appello di Roma scrive nela sentenza sull’omicidio di Roberto Calvi“LO Ior è stao usato come tramite per massicce operazioni di riciclaggio. ll fatto nuovo emerso è che avvenivano quanto meno anche ad opera di Vito Ciancimino oltre che di Giuseppe Calò". Il sindaco e il cassiere di Cosa Nostra."Nel settembre 1980 Calvi mi confidò di essere preoccupato perché doveva pagare una somma di 80 milioni di dollari al movimento sindacale polacco Solidarnosc, e aveva solo una settimana di tempo per versare il denaro" dichiarerà proprio Licio Gelli.
Calvi fu messo a tacere, se avesse riferito quanto a sua conoscenza “avrebbe svelato il canale di alimentazione del Banco ambrosiano, rappresentato dalle risorse finanziarie provenienti da Cosa nostra, e la destinazione dei flussi di quel denaro, ivi compresa quella del finanziamento del sindacato Solidarnosc , e ai regimi totalitari centroamericani” dichiarò il pm Luca Tescaroli senza giri di parole.
La strategia del Vaticano è devastante per papa giovanni Paolo II. A gestire lo Ior è il famigerato cardinale Paul Marcinskus, successivamente tirato in ballo per la scomparsa di Emanuela Orlandi e i rapporti con la banda della Magliana
La magistratura italiana chiese l'arresto di Marcinkus per i fatti legati allo scandalo del Banco Ambrosiano, ma i Patti Lateranensi protessero il prelato che lasciò lasciò Roma nel 1997, per trascorrere una tranquilla pensione negli Stati Uniti dove morì nel 2006.
Wojtyla è certamente stato un pontefice diverso, carismatico, ha svecchiato la Chiesa, ma non è mai stato un innovatore,
attuando una politica conservatrice. Anticomunista fino al midollo, anche a costo di frequentazioni imbarazzanti,Augusto Pinochet, il feroce dittatore cileno, nel 1993 papa Giovanni Paolo II firmò una lettera di auguri per le nozze d’oro di Pinochet. Prese le distanze da quei sacerdoti che aderirono alla Teoria della Liberazione, una corrente di pensiero ritenuta più vicina al marxismo che alla Chiesa "Guai ai sacerdoti che fanno politica" disse nel 1979 Wojtyla . Un messaggio che all'epoca sembrava destinato a San Salvador, diocesi di monsignor Oscar Romero, da tempo nel mirino della la giunta militare di cui denunciava le atrocità. Sarà assassinato un anno dopo da un cecchino, mentre celebrava messa.
La causa di beatificazione, aperta nel 1997, è rimasta ferma fino all'elezione di Papa Francesco.
Subì meno rallentamenti la canonizzazione, conclusa nel 2002, di Josemaría Escrivá de Balaguer, fondatore dell'Opus Dei, simbolo del conservatorismo della Chiesa.
Il Pontificato del santo Wojtyla non è immune dallo scandalo pedofilia. Fece particolare scalpore il caso del sacerdote Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, istituto che ottenne sempre l'appoggio del Papa polacco.
Nel 1978 arriva in Vaticano un esposto su Maciel, molti ex membri lo accusano di abusi sessuali su minori, lo scandalo divenne di dominio pubblico solo vent’anni dopo e Maciel venne sospeso nel 2006, un anno dopo la morte di Papa Giovanni Paolo II.
La causa di beatificazione Per Karol Wojtyla venne istruita a meno di un mese dalla morte, derogati i cinque anni di attesa, bruciando le tappe ma non le critiche.
Nel 2009 Godfried Danneels, primate del Belgio ed ex arcivescovo di Bruxelles, sosteneva che "questo processo sta procedendo troppo in fretta. La santità non ha bisogno di corsie preferenziali. E' inaccettabile che si possa diventare santi o beati per acclamazione".
Giovanni Franzoni, teologo e padre conciliare, il 7 marzo 2007 venne ascoltato per la causa di beatificazione. La sua è una testimonianza durissima: "Il pontificato di Giovanni Paolo II è costellato di decisioni sue, o di organi ufficiali della curia romana, in particolare della Congregazione per la dottrina della fede, che hanno in vario modo punito la libertà di ricerca teologica…Quale che sia stato l'intimo convincimento della persona Wojtyla, è un fatto che le scelte del Papa hanno mostrato alla Chiesa un comportamento che indicava come nemici quanti e quante avessero opinioni teologiche diverse dalle sue".
Persino Angelo Sodano, segretario di Stato durante l'era Wojtyla, espresse nel giugno 2008 le sue perplessità riguardo i tempi, in particolare "l'opportunità di dare la precedenza a tale causa, scavalcando quelle già in corso".
http://www.articolotre.com/2014/04/santo-subito-forse-troppo-presto/
papa giovanni p. 2 ha mostrato tutta la sua umiltà quando ha riconosciuto gli errori della chiesa nel passato. nessuno mai aveva avuto il coraggio di farlo.Addirittura la autorità che condannava ripetutamente padre pio non ha mai chiesto perdono per la sua evidente ignoranza.
RispondiElimina