Un risultato, si legge nel rapporto, a cui va il merito di aver tenuto in piedi “settori industriali (siderurgia, tessile, mobili, carta, vetro) strategici per il nostro Paese”. I trend migliori si sono registrati per la filiera della
carta (riciclata all’84%), dell’
acciaio (75%) e del
vetro (71%); e tra i buoni risultati spicca
“il primato europeo del nostro Paese per il reimpiego dei materiali ottenuti dalla demolizione dei veicoli a fine vita”. Meno positivi i dati sulla raccolta differenziata dei
RAEE domestici calata del 9% e la quantità di
oli minerali esausti raccolta nel 2012, anche se è cresciuto di due punti percentuali il rapporto rispetto all’immesso al consumo.
”Nonostante i difficili anni di crisi – dichiara Corrado Scapino, presidente di Unire - il settore del recupero rifiuti si conferma un sistema dinamico, almeno per quanto riguarda le imprese e gli organismi di gestione che lo coordinano, che ha mostrato nel tempo una buona capacità di adattamento e riorganizzazione in vista del raggiungimento di nuovi obiettivi”.
http://www.rinnovabili.it/ambiente/italia-del-riciclo-crisi-666/
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