lunedì 14 aprile 2014

La ciclabile non è un parcheggio

di  Marco Appiotti
“C’è un’auto parcheggiata sulla pista ciclabile? Scatta una foto e postala sufacebook.com/ciclabilenonparcheggio, indicando il luogo del ‘delitto’. Contribuirai ad aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle nostre strade”. Il progetto vuole documentare un’insana abitudine dovuta forse più ad antichi retaggi che a spudorata maleducazione e farne percepire la brutalità e la pericolosità delle auto che stazionano sulle ciclabili.
Il titolo e le due frasi di spiegazione bastano per spiegare il progetto promosso daCiclostile.Modena un’associazione impegnata nel promuovere la mobilità ciclistica nella città emiliana. Sulla pagina facebook dell’associazione erano state condivise alcune foto che ritraevano piste ciclabili occupate da automobili. Su proposta di un fan della pagina si è poi deciso di avviare una campagna sui social network.
La pagina cresce col contributo degli utenti: ognuno può condividere il proprio scatto segnalando il luogo (città, indirizzo) e, se preferisce, anche il momento (giorno, ora). Tra tutti i social network, Facebook è stato scelto perché risulta comodo per una raccolta partecipata e che si possa  autoalimentare grazie al web.  
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Il progetto ha qualche predecessore e si muove nel solco tracciato negli ultimi anni da diverse associazioni (come Salvaiciclisti, insieme a tante altre a livello locale), impegnate per ridare dignità alla mobilità ciclistica contro lo strapotere automobilistico. Sopratutto nei percorsi cittadini, dove le statistiche degli incidenti a ciclisti e pedoni sembrano a volte bollettini di guerra con tanto di morti e feriti.
1510532_207515962791183_1449346474_nLo scopo dell’iniziativa sta proprio nel far percepire la pericolosità dell’atto dovuto nella maggior parte dei casi più a innocente disattenzione o magari cattiva abitudine, piuttosto che a spudorata inciviltà. Per questo motivo, si punta a rimuovere una cattiva abitudine e non tanto a denunciare il singolo automobilista -  rispondendo con la maleducazione alla maleducazione. Sulla pagina infatti non saranno ammesse foto che ritraggano la targa dell’autoveicolo. 
In Francia sono già andati oltre. È degli ultimi tempi la notizia che partirà in via sperimentale un progetto per offrire un contributo economico a chi si reca al lavoro in bicicletta. E nella stessa disposizione le multe per le auto parcheggiate sulle piste ciclabili diventeranno tre volte più salate, passando da 35 a 135 euro. Che sia di buon auspicio perché anche nel nostro Paese la consapevolezza di una mobilità sostenibile aumenti, e così anche grazie a interventi legislativi. Nel frattempo, cominciamo dal basso.

http://comune-info.net/2014/04/questa-ciclabile-non-e-un-parcheggio/

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