In esposizione al Vittoriano dal 4 novembre opere e documenti
Rudyard Kipling in visita al fronte italiano, 1917
Soldati inglesi sul fronte italiano, 1915-1918
Reparti austro-ungarici del 1917
Truppe in piazza Duomo durante i moti di Milano, 1898
La truppa sbarra via Torino durante i moti di Milano, 1898
Ritratto fotografico di Gabriele D'Annunzio 1919-1920
Volantino propagandistico, 1917
LEOPOLDO METLICOVITZ (dis.) Cabiria Manifesto Fiamme
GIOVANNI BOLDINI Ritratto di Alaide Banti su divano rosso
EMILIO LONGONI Le riflessioni di un affamato, 1894
ANSELMO BUCCI. In trincea, 1917
Spartito musicale
Cappello nero e occhialetti, gli occhi strizzati in una specie di sorriso sotto i folti sopracciglioni neri, Rudyard Kipling posa per una foto di gruppo tra i giovani alpini al fronte. E' il 1917. Gia' all'apice della sua fama, l'autore del Libro della Giungla segue il primo conflitto mondiale da inviato speciale, impegnato per un periodo anche sul fronte italiano, dal quale firmera' una testimonianza in presa diretta. Il dramma e' gia' scoppiato, la Grande Guerra, quella che di fatto cambiera' per sempre la storia dell'Italia e dell'Europa, e' al suo culmine. A due anni dal centenario di quel primo terribile conflitto, una grande mostra, intitolata Verso La Grande Guerra, che si aprira' dal 4 novembre al Vittoriano, prova ora a ricostruire il contesto, nazionale ed internazionale che porto' nel 1914 allo scoppio delle ostilita'.
Oltre 200 opere tra documenti, dipinti (bellissimo il ritratto di Alaide Banti su divano rosso firmato da Giovanni Boldini nel 1885), disegni (l'originale di Cabiria - Manifesto Fiamme, disegnato da Leopoldo Metlicovitz nel '12) incisioni, fotografie, libri, oggetti, filmati d'epoca, per raccontare la storia e le passioni di quel lungo periodo che culmino' alla fine nel dramma della guerra. Organizzato in sezioni, il percorso espositivo parte dalla crisi che chiude il XIX secolo e attraversa l'eta' Giolittiana con la rivoluzione industriale, il colonialismo, l'Italia degli inizi del '900 tra socialisti e cattolici, per approdare a Gabriele D'Annunzio e alle sue imprese fino allo scoppio della guerra.
Sono anni, come ricorda il presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento italiano Romano Ugolini (che ha curato la rassegna insieme con il vicedirettore del Museo del Risorgimento Marco Pizzo e con la collaborazione di Bruno Vespa) che vedono svolgersi in Italia ''una rivoluzione epocale, in termini politici, economici, sociali e culturali e il Paese ordinato degli anni centrali dell'Ottocento stenta a riconoscersi in quello variegato e disordinato del primo decennio del Novecento, restio a piegarsi agli sforzi regolatori di Giolitti. Il progresso avanzava velocemente, con davanti a se' un futuro incerto e oscuro, sia in sede internazionale, sia in ambito nazionale''.
E sono anche anni, quelli compresi tra la fine dell'Ottocento e la prima guerra mondiale e dominati dalla personalita' politica di Giovanni Giolitti, nei quali l'Italia acquista i caratteri essenziali di una nazione moderna, un progresso accompagnato da ostacoli, carenze , insidie, che esplodono dopo la prima guerra mondiale e preparano le condizioni per l'avvento del fascismo. Una rivoluzione che apre le porte al mondo contemporaneo e che vede cambiare anche i modi per documentare la storia. Tanto che come Kipling furono tanti gli scrittori, i poeti, i pittori, i fotografi che testimoniarono la loro partecipazione al conflitto. La guerra viene raccontata, fotografata, dipinta e per la prima volta anche filmata con l'arrivo dei cineoperatori di guerra.
Promossa da Roma Capitale in collaborazione con il ministero dell'istruzione e quello dei beni culturali, con la direzione e il coordinamento generale di Alessandro Nicosia e il contributo dell'istituto Centrale per il Catalogo Unico (la realizzazione e' di Comunicare Organizzando) la mostra romana e' la prima tappa di un percorso espositivo triennale che avra' una seconda puntata nel 2013 con l' 'Italia ed Europa alla vigilia del conflitto e il Futurismo' e culminera' nel 2014, l'anno del centenario, con 'La Grande Guerra'. Si puo' visitare fino al 6 gennaio, l'ingresso e' gratuito. (ANSA)
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