domenica 4 novembre 2012

Passione telefilm, ora arriva in scatola il gioco



Inventato da Damerini e Margaria, i disegni sono di Silver


 Happy Days

Qual e' il soprannome della sorella di Richie Cunningham in Happy Days? Di che colore e' la macchina con la quale sgommano Starsky&Hutch? Qual e' il nome di Locke di Lost? Quale mestiere svolge la moglie di Colombo? Qual e' il pianeta originario del Doctor Who? Come si chiama la cittadina al centro di True Blood? Qual e' stata la prima serie drammatica tratta da una sit-com?. Passione telefilm: come un Monopoli o un Trivial Games, arriva ora in scatola il primo gioco sulle serie tv di tutti i tempi lungo 750 domande divise per epoche e difficolta'.
Ad inventarlo - oggi la presentazione a Lucca Comics - due appassionati del genere, Leopoldo Damerini e Fabrizio Margaria, gia' autori del Dizionario dei Telefilm (Garzanti), fondatori dell'Accademia dei Telefilm e direttori del Telefilm Festival. Il gioco dei telefilm, prodotto da Ghenos Games, e' disegnato da Silver, con il regolamento scritto da Luca Borsa.
Per Damerini e Margaria, ''c'e' una forza aggregatrice sulle serie tv, che fa trascorrere insieme le serate in salotto davanti alla tv e che abbiamo testato dalle librerie alle edicole, dalle sale cinematografiche ai social network: una nuova declinazione per divertirsi con le serie tv, in compagnia o in coppia (i piu' perversi, anche da soli!), su tutti i telefilm della storia''. Al motto dei due ideatori, Giochiamo con la Settima Arte Bis!, Il gioco dei telefilm mette alla prova la conoscenza seriale dei partecipanti e ruota attorno ad un meccanismo di ''puntate'' sia sulla propria capacita' a rispondere che su quella degli avversari, in modo che non possano ottenere troppi punti, adottando la tattica piu' congeniale. Lungo 750 domande di diversi generi e difficolta', il regolamento contempla la scelta di poter selezionare l'epoca in cui ambientare il Gioco, oppure di mischiare tutte le carte con le relative domande e viaggiare senza confini temporali come il Doctor Who. (ANSA)

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