Multavano con sanzioni alte e facevano pagare in contanti. La loro carriera finisce qui.
Tanti i reati di cui sono stati accusati l'allora comandante, Pierangelo Valorio, 40 anni, e i due agenti Massimo Castrucci e Christian Festa, 33 e 31 anni: associazione a delinquere, peculato, truffa, abuso d'ufficio, falso ideologico e materiale, soppressione di documenti. Per Valorio, la procura ravvisa anche la concussione: l'ex comandante avrebbe costretto un commerciante cinese a pagare più di quattromila euro per evitare controlli sul suo laboratorio tessile. Tra l'agosto 2010 e il settembre 2011 il gruppo avrebbe sottratto alle casse comunali circa 25mila euro con verbali che documentavano sanzioni anche di 500 euro che poi arrivavano alla tesoreria comunale contraffatti -- in modo da riportare multe di meno di cento euro -- o addirittura fatti sparire.
Partendo dalla denuncia di un cittadino, le indagini dei carabinieri di Legnano hanno ricostruito il modus operandi dei vigili: «Gli operanti, posizionandosi prevalentemente in luoghi dove era più probabile l'accertamento delle infrazioni, fermano il trasgressore, redigono verbale di accertamento, evidenziano i punti patente da decurtare e le eventuali sanzioni accessorie (ritiro patente o carta di circolazione), invitando il contravvenzionato a pagare al più presto in contanti e presso l'ufficio della polizia locale». Facendo intendere che in questo modo «si sarebbe potuto evitare la decurtazione dei punti o il ritiro della patente».
In certi episodi, hanno verificato gli investigatori, erano gli stessi vigili a indicare il bancomat più comodo per prelevare e pagare l'infrazione. «In qualche caso -- si legge ancora nella richiesta del pm Esposito -- il documento di guida o circolazione viene trattenuto sul posto dal vigile che, avuta conferma del pagamento tramite comunicazione telefonica o dopo aver visionato la ricevuta, lo restituisce all'avente diritto».
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