Consiglio comune nella biblioteca nazionale che fu invasa acque nel 1966
Sono tornati oggi a Firenze gli angeli del fango, i volontari che 46 anni fa lavorarono alla ricostruzione della citta' massacrata dalla furia dell'alluvione
Salvatore Franchino costernato davanti al Crocifisso di Cimabue danneggiato dall' alluvione di Firenze del novembre 1966
Salvatore Franchino oggi durante il ricordo dell'alluvione di Firenze nella bibloteca Nazionale
L'alluvione del 4 novembre 1966 a Firenze
L'alluvione il 4 novembre 1966, 46 anni fa, uccise oltre 30 persone e fece danni incalcolabili alla citta' e al suo patrimonio artistico
L'alluvione del 4 novembre 1966 a Firenze
Un consiglio comunale straordinario in uno dei luoghi piu' colpiti dalla furia delle acque, la Biblioteca nazionale, per il ritorno degli 'angeli del fango'. Poi una corona nell' Arno, dal ponte alle Grazie, in ricordo delle 35 vittime dell'esondazione. Cosi' oggi Firenze ha ricordato l'alluvione che il 4 novembre 1966, 46 anni fa, uccise e fece danni incalcolabili alla citta' e al suo patrimonio artistico.
''Un momento solenne di ricordo, ma anche di impegno e lavoro per il futuro'': cosi' il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani stamani ha aperto l'assemblea a cui hanno fatto da sfondo le foto dell'alluvione scattate da Michele Rossi e le immagini inedite di Peter Water.
Giani ha sottolineato come il 4 novembre è ''non è solo ricorrenza, ma anche occasione di check up dello stato dell'Arno perché non dobbiamo mai abbassare la guardia anche se molte cose sono state fatte''. Ha poi ricordato Carlo Maggiorelli, il dipendente dell' acquedotto morto in servizio, travolto dalla piena e sulla cui tomba stamani il Comune ha deposto un mazzo di fiori. Giani ha quindi evidenziato che ''lo Stato non può lasciare Regione e enti locali senza risorse a provvedere da soli a interventi che richiedono investimenti forti: la tutela dell'Arno, quarto fiume d'Italia, è un problema nazionale'' e posto anche l'accento sull'importanza del ricordo dei caduti attraverso un monumento.
Dopo la seduta la mattinata è proseguita con il convegno organizzato insieme a Confservizi Cispel Toscana 'Dissesto idrogeologico ed emergenze idriche al tempo dei cambiamenti climatici' con il raduno degli angeli del fango presieduto dal presidente di Publiacqua Erasmo D'Angelis e il segretario dell'Autorità di bacino Gaia Checcucci. Invitati anche i volontari intervenuti nelle alluvioni alle Cinque Terre, in Versilia, ad Aulla. In ricordo delle vittime, dopo la messa nella cappella dell'oratorio della Madonna delle Grazie, e' stata lanciata la corona in Arno. (ANSA)
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