L'agente, fuori servizio e in abiti civili, è stata offesa da tre giovani ultras, che si trovavano nel locale. Da lì è partito il violento pestaggio
Una poliziotta di 53 anni, che sta ultimando il percorso di transizione sessuale da uomo a donna, è stata massacrata di botte dai clienti di un locale a Trento. La poliziotta, che da oltre dieci anni non lavora in città, ha raccontato a "Il Corriere della Sera" cosa le è successo quella drammatica sera.
L'aggressione
L'aggressione è avvenuta alle 3 di notte del 15 febbraio 2025. L'agente, fuori servizio e in abiti civili, è stata offesa da tre giovani ultras, che si trovavano nel locale, da lì è partito il violento pestaggio. «Ero entrata nel bar e ho ordinato un drink che non ho mai finito e devo ancora pagare.
Loro erano già all’interno seduti a un tavolino», racconta al quotidiano milanese. Uno dei tre, mentre stavano per lasciare il locale, le si è avvicinato e le ha dato una spallata, poi gli insulti transfobici. Si è girata per farlo smettere. Da lì la furia. I tre giovani l’hanno aggredita: pugni e calci botte. La poliziotta ha cercato di sottrarsi fuggendo in bagno, ma è stata trascinata e pestata ancora.
La fuga verso il pronto soccorso
La vittima a un certo punto è riuscita a lasciare il locale e in macchina si è recata al Pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara. «Mi sono alzata e pulita, ero una maschera di sangue, avevo due tagli sulla fronte, mi hanno dato 18 punti, ho il naso rotto, un trauma cranico, quattro punti di sutura sulla nuca, male a una spalla, al costato, mi sembra possa bastare così. Mi hanno dato trenta giorni di prognosi. Sento male fuori per le botte, ma mi sento tremendamente male dentro, mi sento ferita», si legge ancora sul Corriere.
https://www.leggo.it/italia/cronache/poliziotta_trans_pestata_trento_oggi_22_2_2025-8673734.html
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