giovedì 17 aprile 2025

Qualcuno doveva pur dir dirlo

 


Prima ha stampato due record italiani in vasca in meno di 24 ore.


Poi, in sole dieci righe, Sara Curtis ha smontato due tra le più grandi sciocchezze che vengono abitualmente pronunciate o date per scontate nella società e nel mondo dello sport.


Uno.

“Sono la prima campionessa di nuoto italiana nera, anzi mulatta - ha detto a ‘Repubblica’ - Non mi piace quando sento dire ‘di colore', non ha senso, a parte che anche il bianco è un colore e poi nessuna pelle al mondo è davvero bianca.”


Due.

“Lo sport abbatte i pregiudizi: c'era qualcuno che pensava che i neri non potessero nuotare velocemente perché avrebbero le ossa più pesanti, che stupidaggine".


Esattamente. 


E può sembrare poco, ma anche riferirsi a un nero chiamandolo “di colore” è figlio di un retaggio razzista che abbiamo il dovere di smontare.


Ed è bello che sia una ragazza di 18 anni a dare letteralmente lezioni di italiano, di civiltà e, già che c’è, pure di biologia a uomini di 40 o 50.

Lorenzo Tosa 

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