I due erano insieme in macchina in direzione Austria quando Perissi è stato ucciso
A uccidere Federico Perissi, guardia giurata di 41 anni, è stato Mike Mor N’Diaye. L'uomo, 40enne originario del Senegal e residente a Campi Bisenzio con regolare permesso di soggiorno, lavora come la sua vittima nella security. I due erano insieme in macchina in direzione Austria quando Perissi è stato ucciso.
La vittima era alla guida, quando per motivi da accertare ha fermato l'auto. Così, è scattata la furia omicida di N’Diaye, che l'ha colpito prima dentro, poi fuori dalla macchina, riporta La Nazione. Il tutto è stato ripreso dalla dash cam incollata sul parabrezza dell’auto.
Mistero sul movente
Non è ancora chiaro, come detto, cosa abbia fatto scattare l'assassino contro Perissi. La versione più accreditata è quella di una lite nata per futili motivi e deflagrata in un’aggressione letale. Forse il vigilante ucciso si è scagliato contro il collega, quando ha scoperto che portava con sé una pistola. Questa versione dovrà essere chiarita nell'interrogatorio del presunto assassino con il gip.
Chi è Mike N'Diaye
N'Diaye ha un passato da campione di MMA, conosciuto da tutti come Jamie Mike Stewart.
La sera del 5 aprile era stato arrestato in un inseguimento tra Novoli e le Cascine per il tentato sequestro di una persona vicino a un locale. Per una partita di cocaina avrebbe sequestrato nell'auto un conoscente e poi puntato una pistola a salve contro un vigilante intervenuto in aiuto del malcapitato.
Arrestato per sequestro di persona, detenzione ai fini di spaccio, estorsione e minacce aggravate, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, poi è tornato libero.
Dopo l'omicidio è fuggito con la macchina di Perissi, si è schiantato sull'A13 vicino ad Altedo (Bologna) e ha proseguito a piedi nudi per i campi. La sua folle fuga è finita a Ferrara, quando è stato arrestato per una tentata rapina. Alla polizia confessa di aver ucciso una guardia giurata fuori dal casello autostradale A/1 di Barberino di Mugello e di aver sepolto il cadavere vicino al grande lago artificiale di Bilancino.
La scoperta del corpo
La notte fra il 14 e il 15 aprile la polizia riesce - su indicazione dell'aggressore - a individuare il cadavere, in mezzo alle sterpaglie, nascosto sotto terra e sassi. Un luogo impervio, si apprende dagli investigatori, dove chissà per quanto tempo nessuno avrebbe scoperto la salma, forse fino all'estate quando Bilancino è meta di gitanti alla ricerca di refrigerio.
https://www.leggo.it/italia/cronache/federico_perissi_mike_n_diaye_chi_e_collega_dash_cam_fuga_sepolto_vigilante_movente_firenze_oggi_16_4_2025-8782613.html

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