Hanno fatto una campagna elettorale imbarazzante, una in Umbria facendo il verso a chi semplicemente sa usare l’italiano e sa che le parole e i generi definiscono le persone.
L’altro in Emilia-Romagna a dare la caccia ai “centri sociali”, alle “zecche” e ai “comunisti”, mentre non ha detto una parola sui neofascisti che hanno marciato su una città Medaglia d’oro per la Resistenza.
È finita con la prima, Giorgia Meloni, sconfitta da una donna nella regione in cui una donna ha cercato di cancellare il diritto all’aborto di migliaia di altre donne.
È finita con l’altro, Matteo Salvini, che nel giro di quattro anni è passato dal 32% della Lega del 2020 all’imbarazzante 5% di oggi pomeriggio, contro il 43% del Partito Democratico.
Per dare una misura della disfatta.
È finita 2-0. Tanto a poco. E con una regione che passa da destra a sinistra.
Quando vincono, ha vinto il governo.
Quando perdono, è solo una regione.
Eh no, troppo comodo belli… Ciao.
Lorenzo Tosa
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