mercoledì 31 maggio 2023

I burattini made in USA 🇺🇸

(Google)


  Su tiktok gira un video, risalente al 2016, dove il senatore repubblicano McCain rassicura dei miliziani ucraini promettendogli pieno appoggio da parte del suo paese in caso d'attacco della Russia.  Ecco come loro mandano l'ucraina al macello per usare questi come prolungamento del loro braccio di guerra.  MacCain. sai chi è? Una lunga storia controversa. Oggi questo ex Colonnello dello aeronautica militare USA , è morto nel 2018 all' età di 69 anni.  Era un tenente pilota che ha prestato servizio nella guerra del Vietnam . Era stato abbattuto in Vietnam durante un bombardamento e poi tenuto prigioniero per 3 anni e poi scambiato per altri successivamente liberato .    Si dice che era stato anche coinvolto in attacchi canaglia con fuoco massiccio da vigliacchi contro i villaggi Vietnamiti di poveri contadini poi uccisi.    Io so di percerto che aveva partecipato ha un progetto di recupero mentale e ravvedimento per le questioni errori e tragedie durante il periodo della Guerra in Vietnam.   In un certo senso prima di morire ha confermato gli sbagli e le tragedie dei programmi sul Vietnam come gli agenti defoglianti e le psicoaerosil della guerra CIA contro i Vietcong comunisti.  Quindi ora era solo un povero malato che forse in questo momento era usato come attore eroe motivazionale all addestramento e all incoraggiamento dei soldati Ucraini , nemmeno penso che c'era del tutto con la testa.   Comunque lAmerica è brava anche in questo , rovesciare l'uso dei suoi soldati è creare patriottismo solo per fini pratici.

(Google)


Fenix

lunedì 29 maggio 2023

Incidente dopo la serata in discoteca, morti tre giovani: il 28enne alla guida non aveva la patente

 


Le due ragazze morte, Ana e Nika, avevano 16 anni

Incidente dopo la serata in discoteca, morti tre giovani: il 28enne alla guida non aveva la patente


Tre vite spezzate in una notte da incubo. L'incidente di Torricella di Magione, in Umbria, è costato la vita a due ragazze di 16 anni, Ana e Nika. Con loro è morto anche Julio Cesar Vera Quinonez, 28enne originario dell'Ecuador. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che non aveva la patente. L'auto, inoltre, non era assicurata. Un quarto giovane che era con loro, fratello di una delle due ragazze morte, è ricoverato in gravi condizioni.

Cosa è successo

L'incidente è avvenuto domenica mattina. 

I quattro stavano tornando a casa dopo una serata in discoteca. L'incidente è avvenuto sul raccordo Perugia-Bettolle, lungo la carreggiata che porta verso il capoluogo umbro, in località Torricella di Magione.

Secondo quanto emerso finora dai rilievi la Fiesta, con la quale i giovani stavano tornando da una discoteca, ha sorpassato una Golf e poi è finita contro il guardrail dello svincolo di uscita a Torricella. Dopo averlo sfondato è finita nella scarpata sottostante. A dare l'allarme è stato il conducente della Golf che non risulta avere avuto alcun ruolo nell'incidente. Su quanto accaduto ha aperto un fascicolo la procura di Perugia che intende disporre l'autopsia sul conducente della Fiesta.

https://www.leggo.it/italia/cronache/incidente_torricella_di_magione_senza_patente_morti_chi_erano_oggi_29_5_2023-7430565.html

Giordani71

 

 

Chi è Sandro Di Carlo, il 26enne arrestato per l'omicidio di Yirelis Pena Santana. L'indizio social: «Potrei essere un maniaco omicida»

 


A incastralo è stata una traccia lasciata nella casa del delitto e da alcune telefonate fatte alla vittima

Chi è Sandro Di Carlo, il 26enne arrestato per l'omicidio di Yirelis Pena Santana. L'indizio social: «Potrei essere un maniaco omicida»


Il presunto assassino di Yirel Natividad Pena Santana si chiama Sandro Di Carlo. La polizia ha fermato il 26enne, figlio di un noto imprenditore del settore edile di Cassino. A incastralo è stata una traccia lasciata nella casa del delitto e da alcune telefonate fatte alla vittima, una prostita della quale era cliente, per prendere un appuntamento. Ha lasciato un'impronta digitale intrisa di sangue sul luogo del massacro.

Arrestato Sandro Di Carlo

I particolari dell'arresto, avvenuto nella notte, sono stati resi noti nella conferenza stampa che si è tenuta lunedì mattina nella Questura di Frosinone. Sandro Di Carlo, 26 anni, è figlio di un noto imprenditore del settore edile. Gli investigatori lo monitoravano già da ore, seguendo passo dopo passo i suoi spostamenti. Una volta arrivato allo scalo ferroviario 4 pattuglie hanno circondato il bus e catturato il sospettato.

L'indizio social

A incuriosire gli investigatori, un video che nel 2020 Sandro Di Carlo ha postato sul suo profilo social. Il presunto killer "doppia" una citazione del film "Colpa delle stelle" in cui i due protagonisti Augustus e Hazel si organizzano per un appuntamento. 

Le chiede: «Vediamo un film?». E lei: «Potresti essere un maniaco omicida». «C'è sempre questa possibilità», risponde lui. 

Le tracce lasciate

Sandro Di Carlo ha lasciato dietro di sé diverse tracce, soprattutto nel bagno dove l'assassino si è lavato con cura il sangue che aveva addosso. Ha cercato di pulire tutto ma ad un certo punto ha desistito, lasciando molti reperti che sono stati acquisiti dagli inquirenti e che sono stati inviati ai laboratori per le analisi del Dna. Ma anche tracce informatiche legate al traffico telefonico ed impronte digitali. «C'è stato un importante lavoro di polizia scientifica» ha sottolineato il questore Domenico Condello questa mattina, nel corso di una conferenza stampa. Inutili invece le telecamere, come evidenziato dal capo della Squadra Mobile Flavio Genovesi. 

Inutili invece le telecamere, come evidenziato dal capo della Squadra Mobile Flavio Genovesi. Nel tardo pomeriggio di domenica gli investigatori hanno fornito una serie di indizi chiari e concordanti al sostituto procuratore Maria Beatrice Siravo: soprattutto quell'impronta digitale intrisa di sangue lasciata in camera da letto vicino al corpo della vittima.

Un'impronta già censita per precedenti di violenza fisica. Il magistrato ha disposto il fermo del 26enne con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Nel pomeriggio di domani intanto il medico legale Fabio De Giorgio, che sabato ha effettuato l'esame esterno della salma, effettuerà l'autopsia, con cui stabilire l'ora precisa del delitto: per il momento l'ora è fissata alla notte tra venerdì e sabato; le coltellate accertate sono quattro e quella mortale è stata alla gola, colpita in profondità. Il medico dovrà dire se il decesso sia avvenuto per dissanguamento come lascia presupporre quella ferita; se ci sia stato un tentativo di strangolamento, come lascia intuire il segno viola intorno al collo.

https://www.leggo.it/italia/roma/omicidio_cassino_sandro_di_carlo_yirelis_pena_santana_chi_e_imprenditore_oggi_29_5_2023-7430597.html

Guazzerotti71

 

 

 

 

domenica 28 maggio 2023

domenica 14 maggio 2023

Franco Battiato

 


Sono convinto che l'Italia rinascerà. 


Lo capisco dai miei concerti, dal silenzio assoluto con cui la gente ascolta le canzoni mistiche. 


Sono convinto che sapremo andare oltre la corruzione, gli scandali, la dittatura del denaro, l'egemonia delle cose materiali. 


Lo Spirito avrà la sua rivincita. 


Comincerà presto un'epoca in cui saranno più importanti lo spirito, la bellezza, la cultura. 


Che sono poi le grandi ricchezze del nostro Paese.


Franco Battiato (1945 -2021)

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sabato 13 maggio 2023

Santa Maria del Fiore, Firenze

 


Il meraviglioso e intricato pavimento della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, a Firenze ⚜️


#BuildingCuE #CuEnews #ingegneria #architettura #edilizia #infrastrutture #urbanistica #ingegneriacivile #ingegneriaedile #ingegneriaestrema

CuEnews.it

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Va al pronto soccorso con il mal di testa, per il medico di turno è la cervicale: quattro giorni dopo ha un aneurisma e muore

 


La vittima è un falegname di 25 anni. Il medico di turno che l'ha visitato al San Camillo è stato rinviato a giudizio. Prima udienza nel gennaio del 2025

Va al pronto soccorso con il mal di testa, per il medico di turno è la cervicale: quattro giorni dopo ha un aneurisma e muore

Entra al pronto soccorso del San Camillo-Forlanini di Roma con un forte mal di testa, ma dopo i controlli viene rispedito a casa con una diagnosi errata. Per il medico di turno, Gino Iori, falegname di 55 anni, era afflitto da una cervicale dovuta alla contrattura dei muscoli del collo. Niente che non si potesse curare con qualche farmaco ordinario. Invece, appena quattro giorni dopo, è morto per un aneurisma cerebrale

Il medico a processo

Il falegname è morto il 16 febbraio 2022. 

Il medico di turno, Giuseppe Cicardo, avrebbe potuto salvarlo se avesse seguito i protocolli, sottoponendolo a una tac cerebrale, scrive il Corriere della Sera. La negligenza del medico è costata la vita a Gino Iori. E adesso Cicardo dovrà risponderne in tribunale. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 gennaio del 2025.

Cosa è successo

I dolori della vittima sono cominciati i primi giorni di febbraio del 2022. La prima visita al pronto soccorso avviene il 6 febbraio. Dopo due ore, esce dall'ospedale San Camillo con un antinfiammatorio, prescritto dal medico indagato. Passano quattro giorni, ma il riposo e la cura non producono miglioramenti. Così, su suggerimento del fratello (che si è costituito parte civile), Iori si dirige dal medico di base, ma nel tragitto sviene e non si risveglia più. Dopo sei giorni di agonia muore in ospedale. 

https://www.leggo.it/italia/roma/san_camillo_aneurisma_cervicale_morto_pronto_soccorso_roma_oggi_11_5_2023-7396042.html

Briatore71

 

 

RENZI, NEO-DIRETTORE DEL "RIFORMISTA", DICE: “ORA RISCHIO LE QUERELE”. MA NON È VERO

 

RENZI, NEO-DIRETTORE DEL "RIFORMISTA", DICE: “ORA RISCHIO LE QUERELE”. MA NON È VERO - VINCENZO IURILLO: “NON È ISCRITTO ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI E NON PUÒ ASSUMERE LA DIREZIONE DI UN GIORNALE. DUNQUE, NON SARANNO ATTIRATE SULLA SUA FIGURA LE QUERELE DI CUI IL DIRETTORE RESPONSABILE RISPONDE. RENZI VA AD ASSUMERE IL RUOLO DI DIRETTORE EDITORIALE, CHE È UN’ALTRA COSA. FOSSE ISCRITTO ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI, IL SENATORE SEMPLICE DI RIAD, NON AVREBBE POTUTO ESSERE DIRETTORE RESPONSABILE A CAUSA DELL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE DI CUI GODE…"

 


Dal profilo Facebook di Vincenzo Iurillo

 

“RENZI IL DIRETTORE CAZZARO

matteo renzi 4 matteo renzi 4

Roma, 5 apr. (LaPresse) - "No, non ritiro le querele" ai giornalisti e "ora anzi le rischio". Così Matteo Renzi, nella sede della associazione della stampa estera, durante la sua presentazione come nuovo direttore del Riformista. gir/fed

NON E' VERO

 

Matteo Renzi non è iscritto all'Ordine dei Giornalisti (è riscontrabile da fonti aperte, l'albo è consultabile on line sul sito Odg) e di conseguenza non può assumere la direzione di un giornale. Dunque, non saranno attirate sulla sua figura le querele di cui il direttore responsabile risponde per omesso controllo su ciò che va in pagina. Renzi va ad assumere il ruolo di direttore editoriale. Che è un'altra cosa.

 

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Ma anche se fosse stato iscritto all'ordine dei giornalisti, in qualità di parlamentare, Renzi non poteva comunque assumere il ruolo di direttore responsabile.

Il mandato di parlamentare comporta forti garanzie e protezioni giuridiche: un deputato o un senatore non sono perseguibili per l'espressione delle proprie opinioni (immunità parlamentare).

 

matteo renzi 1 matteo renzi 1

Come ci ricordano fonti aperte, la prima legge repubblicana sulla stampa (l. 8 febbraio 1948) stabilisce che, nel caso in cui un parlamentare sia posto alla direzione di un giornale, debba essere contestualmente nominato un Responsabile (art. 3), che risponda per tutti gli obblighi di legge. In questi casi il giornale ha un “direttore” e un “responsabile”. Le querele le rischia solo quest'ultimo. Quindi Renzi come sempre è un cazzaro.”

VINCENZO IURILLO VINCENZO IURILLO

matteo renzi nuovo direttore del riformista - meme matteo renzi nuovo direttore del riformista - meme MATTEO RENZI ALFREDO ROMEO PIERO SANSONETTI MATTEO RENZI ALFREDO ROMEO PIERO SANSONETTI piero sansonetti matteo renzi 2 piero sansonetti matteo renzi 2 matteo renzi matteo renzi piero sansonetti matteo renzi riformista piero sansonetti matteo renzi riformista

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/renzi-neo-direttore-quot-riformista-quot-dice-ldquo-ora-rischio-348778.htm

 

 

 

Dalema71

COMODO PER RENZI FARE IL DIRETTORE DEL “RIFORMISTA” SENZA IL FARDELLO DEGLI STRASCICHI LEGALI

 

OMODO PER RENZI FARE IL DIRETTORE DEL “RIFORMISTA” SENZA IL FARDELLO DEGLI STRASCICHI LEGALI – PRESENTANDOSI NEL SUO NUOVO “RUOLO”, MATTEONE HA DICHIARATO: “NON RITIRERÒ LE QUERELE, SEMMAI ORA NE RISCHIERÒ QUALCUNA”. MA NON È COSÌ: LE QUERELE ARRIVERANNO AL DIRETTORE RESPONSABILE, CHE NON SARÀ LUI, DATO CHE FARÀ IL DIRETTORE EDITORIALE (NON ESSENDO ISCRITTO ALL'ALBO DEI GIORNALISTI) - RENZI GUIDERÀ UNA REDAZIONE DI 5 PERSONE E...

 


Estratto dell'articolo di Lorenzo De Cicco per www.repubblica.it

 

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Chiederà un’intervista a Giorgia Meloni. E ad Elly Schlein. Chi? Matteo Renzi. Neo-direttore del Riformista. “Perché no? – risponde a Repubblica l’ex rottamatore, nel giorno dell’investitura – Con Meloni verrebbe bene. Una chiacchierata tra un ex premier e una premier in carica. Potremmo parlare di come ti cambia la vita a Palazzo Chigi”.

 

[…] E Schlein? “Come Meloni, non sarà il target, diciamo così, del giornale che ho in mente. Ma la intervisterei”. Sempre che la nuova inquilina del Nazareno accetti. Ai nuovi quasi-colleghi della carta stampata Renzi però non farà sconti. Anzi. "Non ritirerò le querele - annuncia - semmai ora ne rischierò qualcuna". Senza grandi angosce, in realtà: le querele arriveranno al direttore responsabile, che non sarà lui, dato che farà il direttore editoriale.

 

matteo renzi 1 matteo renzi 1

Questione di incompatibilità: Renzi non è iscritto all'albo dei giornalisti e, soprattutto, è parlamentare, dunque non può avere la responsabilità di un giornale, per legge. E sempre perché conserverà lo scranno in Senato, anche le querele contro gli articoli che firmerà in prima persona saranno scudate dall'immunità parlamentare: le indagini dovranno essere vagliate dalla giunta per le autorizzazioni di Palazzo Madama.

 

Renzi direttore, dunque, ma senza il fardello degli strascichi legali. […] dirigerà il giornale ex Angelucci ora di proprietà di Alfredo Romeo (che è stato imputato con Renzi padre nel caso Consip, “tutte invenzioni”, dice il senatore), lo stesso imprenditore che ora vorrebbe rilanciare il giornale fondato da Gramsci.

 

piero sansonetti matteo renzi riformista piero sansonetti matteo renzi riformista

[…] Per Renzi sarà un regno, editorialmente parlando, piccolino: le copie del Riformista non sono censite; si sa invece che ha 5 redattori, ma quasi tutti trasmigreranno con Sansonetti a l’Unità, che ne avrà 7 e infatti il vecchio comitato di redazione già protesta.

 

Dunque Renzi potrà assumerne 4-5, di giornalisti, tra cui il direttore responsabile, da spedire in tv, e un caporedattore-macchina. La nuova avventura cartacea comunque lo stimola. “Anche Mattarella è stato direttore del Popolo”, ricorda. E anche Veltroni e D’Alema, proprio con l’Unità.  “Sono felice, è una fase in cui c’è un disperato bisogno di verità e di libertà”. E a proposito di libertà d’informazione, gli chiedono in conferenza stampa, ne parlerà anche in Arabia Saudita? “Sul tema – replica lui - ho sempre fatto sentire la mia voce come membro del governo e del parlamento. Il caso Kashoggi? L’ho condannato”.

 

matteo renzi 2 matteo renzi 2

[…] Calenda per ora è il più entusiasta, forse perché spera di avere finalmente campo libero nel gestire il partito: “Complimenti per il prestigioso incarico”, gli ha twittato ieri. Ma appunto, Renzi in realtà non lascia. Nel cartello centrista-macroniano continua a credere, assicura, nonostante il risultato striminzito alle regionali friulane.

 

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[…] Recluterà collaboratori anche fra gli eletti dem, che un po’ si offrono, come ieri in Senato faceva, scherzando, la ministra Daniela Santanché: "Fammi scrivere di turismo". Risposta: “Ma no, semmai Briatore, che vi ha criticato”. “Figurarsi, non gli ho parlato per due giorni”.

 

 

https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/comodo-renzi-fare-direttore-ldquo-riformista-rdquo-senza-348911.htm

Dalema71

Luciano Calzini accoltellato e ucciso in Marocco: una banda organizzata lo ha prelavato da casa

 


Accoltellato nella sua abitazione da un gruppo 'organizzato'

Pensionato accoltellato e ucciso in Marocco: una banda organizzata lo ha prelavato da casa

Luciano Calzini, un italiano di 76 anni è stato aggredito e ucciso a coltellate, poco lontano da Agadir in Marocco. Il fatto - secondo quanto si è appreso dal Consolato d'Italia di Agadir - è avvenuto la sera dell'11 maggio a Taghazout, un villaggio di pescatori sulla costa atlantica del Marocco. In gruppo, i sospetti assassini, quella che agli inquirenti sembra una «banda organizzata», si sarebbero recati, giovedì pomeriggio, nell'appartamento del pensionato, lo avrebbero costretto a seguirli lontano dall'abitazione che si trova su un'altura. Calzini, nato a Novara, è stato colpito alla schiena, all'addome e alla gamba. Tra le 5 e le 6 di questa mattina è morto all'ospedale Hassan II di Agadir, dove era stato trasportato d'urgenza dai passanti che lo hanno soccorso

L'omicidio in Marocco: cosa è successo

Sull'omicidio indaga la Gendarmeria reale, che sarebbe già riuscita a risalire ad alcuni dei sospetti. 

L'inchiesta è ancora in corso. Quella che dalle prime indagini sembrerebbe una banda organizzata sarebbe stata scoperta anche grazie all'uso di un drone. La casa della vittima sarebbe stata messa a soqquadro.  


Chi era la vittima

Luciano Calzini abitava da almeno 20 anni in Marocco. Aveva scelto come residenza una casa sull'altura di Aourir, con vista sulla baia di Taghazout, la spiaggia dei surfisti marocchini. Il pensionato era già stato preso di mira dagli abitanti del posto, per una sospetta storia di pedofilia. Risale al 2021 un agguato a colpi di sassi contro le finestre della sua abitazione perché sospettato di molestie ai danni di un minore e che aveva suscitato l'indignazione dei residenti della regione. Calzini all'epoca era stato interrogato, ma l'indagine s'era conclusa in un nulla di fatto.

https://www.leggo.it/esteri/news/luciano_calzini_ucciso_agadir_accoltellamento_marocco_12_5_2023-7398261.html?refresh_ce

Guazzerotti71

 

 

Diego Gigante morto a 15 anni durante l'allenamento di atletica: malore fatale nello spogliatoio

 


Tesserato per Atletica Fiano Romano, il 15enne, giovedì, si stava allenando quando, secondo le testimonianze, a un certo punto è rientrato negli spogliatoi


Diego, 15 anni, morto durante l'allenamento di atletica: malore fatale nello spogliatoio

Un atleta mezzofondista di 15 anni, Diego Gigante, è morto giovedì, durante una seduta di allenamento sul campo di Fiano Romano, di cui era originario e dove abitava. Diego Gigante, chi era Andava a scuola a Passo Corese. Il giovane frequentava l'Istituto Aldo Moro di Passo Corese: la notizia della scomparsa dell'atleta si è diffusa solo oggi gettando nel dolore i compagni di scuola e chi lo conosceva in ambito sportivo e non solo. Tesserato per Atletica Fiano Romano, il 15enne, giovedì, si stava allenando quando, secondo le testimonianze, a un certo punto è rientrato negli spogliatoi. Vedendolo attardarsi, i compagni e il tecnico, Luca De Dominicis, sono andati a cercarlo e lo hanno trovato esanime. Vano è stato ogni tentativo di rianimarlo. 

Il dolore della Fidal Lazio e il messaggio social

Fidal Lazio è nel dolore più profondo per la morte del giovane atleta Diego Gigante. Sedici anni da compiere, Diego ha accusato un malore che gli è stato fatale sul campo di Fiano Romano giovedì 11 maggio, secondo quanto appreso anche dal comitato regionale. Tesserato classe 2007 di Atletica Fiano Romano, Diego era un mezzofondista innamorato dell'atletica (del 4 aprile il pb sui 1000 di 3:19.19 realizzato a Rieti) e con la stessa società militava ed era cresciuto sin dal 2018. Diego Gigante frequentava l'Itt di Passo Corese. 

"Non ci sono parole per esprimere la tristezza, il dolore, lo sconforto che ci hanno assaliti nell'apprendere la notizia - dichiara il presidente di Fidal Lazio, Fabio Martelli - la morte del giovane Diego Gigante getta tutta l'atletica nel cordoglio più assoluto.  

Siamo vicini ai familiari, agli amici, alla società Atletica Fiano Romano e a tutte le sue componenti, dal presidente agli atleti, a chi conosceva e amava Diego per l'uomo che stava diventando, per il figlio, lo studente, lo sportivo appassionato che era. Sono notizie che destabilizzano e rendono tutto più difficile".

Tutti i comitati provinciali, FIDAL Roma, FIDAL Rieti, FIDAL Roma Sud, FIDAL Latina, FIDAL Viterbo, FIDAL Frosinone si uniscono al cordoglio per la morte di Diego, stringendosi agli amici di Atletica Fiano Romano e soprattutto alla famiglia Gigante per una perdita dolorosissima.

Il messaggio di Fidal Nazionale: "L’atletica è in lutto per l’addio al giovane Diego Gigante, 15 anni, scomparso nel pomeriggio di ieri al campo sportivo di Fiano Romano, alle porte della Capitale. “Nostro piccolo angelo, niente sarà più come prima”, è il pensiero postato sui social dall’Atletica Fiano Romano, la società nella quale coltivava la sua passione. Alla famiglia di Diego vanno le più sentite condoglianze del presidente FIDAL Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana"

Comunità di Fiano Romano sconvolta

Dell'accaduto è stata informata l'autorità giudiziaria. «La nostra Comunità nella giornata di ieri è stata scossa da un lutto improvviso - ha scritto su Facebook il sindaco di Fiano Romano, Davide Santonastaso -. Ciò che è successo mi ha lasciato interdetto, turbato, in silenzio. Come Sindaco, a nome dell'Amministrazione Comunale e dell'intera Comunità mi stringo al dolore della Famiglia Gigante per la perdita del loro Diego di soli 15 anni. Non ci sono parole per alleviare il dolore per la perdita di un figlio. Un dolore straziante che sembra non aver fine».

https://www.leggo.it/italia/roma/diego_gigante_morto_atletica_fiano_romano_malore_cosa_successo_12_5_2023-7398199.html

Berlusconi71

 

 

 

Muore a 48 anni dopo una lunga malattia, Silvia era una mamma e una parrucchiera titolare di un salone

 


Nel 2021 aveva scoperto di essere malata. Lascia il compagno

Muore a 48 anni dopo una lunga malattia, Silvia era una mamma e una parrucchiera titolare di un salone

Muore a 48 anni dopo una lunga malattia. Silvia Peres era una parrucchiera di Udine, ma soprattutto una mamma. Ha lottato per gli ultimi due contro un male con cui non è riuscita a vincere. Era il 2021 quando ha scoperto di essere malata. La sua vita è cambiata per sempre, ma non ha mai smesso di essere se stessa, racconta chi la conosceva.

Chi era Silvia Peres

Silvia era una parrucchiera. Aveva un salone a Udine, nel quale ha messo tutta se stessa finché ha potuto. Nelle ultime settimane si era fermata per curarsi. Era il 15 giugno 2021 quando ha scoperto di stare male. Su Facebook, lo scorso anno festeggiava i 365 giorni passati in vita «dal giorno zero». Al suo fianco il compagno Massimo non le aveva mai fatto mancare il suo affetto e le sue due figlie. Martedì sarà in prima fila per l'ultimo saluto, insieme a tutti i suoi cari.

https://www.leggo.it/italia/cronache/morta_malattia_silvia_peres_udine_oggi_13_5_2023-7399355.html

Bossi71

 

venerdì 12 maggio 2023

Mourinho spettatore agli di tennis

 


Questa foto ce la manda un nostro affezionato lettore. Mourinho al foro italico di Roma, spettatore agli internazionali di tennis.

Fenix

Kabul 1972 Non ho commenti

 



Facebook 

Napoli piange Rita, morta a 25 anni: rientrava a casa dopo una notte di lavoro al bar

 1 Maggio 2023
9:05

Rita Scisciotta, 25 anni, è morta in un incidente a bordo del proprio motorino dopo una notte di lavoro al bar: lutto ai Quartieri Spagnoli.
 

 di Giuseppe Cozzolino


Rita Scisciotta Rita Scisciotta

continua su: https://www.fanpage.it/napoli/napoli-piange-rita-morta-a-25-anni-rientrava-a-casa-dopo-una-notte-di-lavoro-al-bar/
https://www.fanpage.it/Forse la scarsa visibilità, forse un ostacolo imprevisto sulla carreggiata oppure un colpo di sonno improvviso: fatto sta che la vita di Rita Scisciotta, 25 anni, si è interrotta in un attimo su via Calata Fontanelle nel Rione Materdei di Napoli, alle prime luci dell'alba di domenica. Rientrava a casa dopo una notte di lavoro in un bar del centro storico del capoluogo partenopeo. Aveva compiuto 25 anni appena una settimana prima Rita, giovane napoletana dei Quartieri Spagnoli, dove la notizia appena si è diffusa ha calato un velo nero di dolore e lutto sull'intera zona.
L'incidente alle prime luci dell'alba

Le forze dell'ordine stanno cercando di ricostruire con esattezza l'intera dinamica: non sarà facilissimo, perché il motorino su cui viaggiava sarebbe stato spostato da alcuni passanti nel tentativo disperato di soccorrerla. Per Rita però non c'è stato nulla da fare, la sua vita si è spezzata su Calata Fontanelle, l'arteria che dal Rione Materdei porta fino alla Sanità, nel cuore di Napoli, poco prima delle 7 del mattino. Non ci sarebbero tracce di frenate improvvise, né segni di altri veicoli che potrebbero essere coinvolti nell'incidente.
Le indagini di Municipale e Carabinieri

Dopo lo schianto sul posto sono intervenuti gli agenti della sezione Infortunistica della Polizia Municipale di Napoli guidata dal comandante Antonio Muriano assieme ai carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli e al personale del 118: la strada è rimasta chiusa al traffico fino alle 8.30 per i rilievi, mentre il personale medico-sanitario ha provveduto a trasportare la salma della giovane al Policlinico Federico II di Napoli, dove sarà effettuata un'autopsia nei prossimi giorni. Sequestrato invece sia il mezzo sul quale la giovane viaggiava, sia l'automobile che, seppur al momento non risulterebbe coinvolta, si trovava nei pressi del luogo dell'incidente e vicino alla quale sarebbero stati trovati alcuni pezzi di carrozzeria: non è escluso che possa essere stata "colpita" dal mezzo stesso nei terribili istanti dell'incidente.


https://www.fanpage.it/napoli/napoli-piange-rita-morta-a-25-anni-rientrava-a-casa-dopo-una-notte-di-lavoro-al-bar/

Giordani71

Morta Fernanda Miano, la regina delle pizze fritte a Napoli: lutto ai Quartieri Spagnoli

  Maggio 2023
11:40

A dare la notizia sui social della morte di Fernanda Miano è stato “Sii turista della tua città”: la donna, conosciutissima per le sue pizze fritte, aveva 85 anni.

 di Valerio Papadia
 

 Quartieri Spagnoli e tutta Napoli sono in lutto per la morte di Fernanda Miano, conosciuta nel dedalo di vicoli nel cuore della città come "‘a pizzaiola": la donna, infatti, era considerata la regina delle pizze fritte; Fernanda Miano aveva 85 anni. La sua pizzeria, uno spazio molto piccolo in via Speranzella – quello che a Napoli si chiama vascio, un basso – è conosciutissima ai Quartieri Spagnoli: il locale, come si evince anche dal cartello affisso all'esterno, propone soltanto la classica pizza fritta napoletana, in due versioni, quella grande e quella piccola.

A dare la notizia della morte di Fernanda Miano è stata l'associazione "Sii turista della tua città", che su Facebook ha pubblicato un post nelle scorse ore. "Dalla gioia di questi giorni, dobbiamo prenderci un momento di pausa. Purtroppo è venuta a mancare un'icona della Città… In questi giorni di festa mangiamo una pizza fritta in tuo nome, grazie di tutto" si legge a corredo di una foto che mostra il manifesto funebre della 85enne proprio all'esterno della sua pizzeria.

Soltanto meno di due mesi fa, i Quartieri Spagnoli sono stati funestati dalla scomparsa di un'altra donna considerata tra le regine della pizza fritta della città: Rita Presutto, detta Rituccia, morta a 65 anni a metà dello scorso mese di marzo. Anche il suo locale, in vico Conte di Mola, proponeva soltanto la classica pizza fritta grande e piccola.

https://www.fanpage.it/napoli/morta-fernanda-miano-la-regina-delle-pizze-fritte-a-napoli-lutto-ai-quartieri-spagnoli/

Cassese71

A Gragnano annullata la festa per lo scudetto del Napoli: lutto per la morte di Giuseppe Saporito, 35 anni

 4 Maggio 2023
15:41

Il sindaco di Gragnano Nello D’Auria ha deciso di annullare i festeggiamenti in programma per il terzo scudetto del Napoli a causa dell’improvvisa morte di Giuseppe Saporito, un giovane di 35 anni.
 

 di Valerio Papadia

 

Questa sera – in caso di vittoria o pareggio – il Napoli potrebbe vincere matematicamente il suo terzo scudetto, facendo esplodere definitivamente la festa, in città ma anche in provincia. Farà eccezione Gragnano, cittadina all'ombra del Vesuvio, in lutto per l'improvvisa morte di Giuseppe Saporito, un giovane di 35 anni scomparso prematuramente a causa di un malore, che non gli ha lasciato scampo.

Il sindaco di Gragnano, Nello D'Auria, ha infatti annullato tutti i festeggiamenti che erano stati programmati in città per la vittoria del terzo scudetto del Napoli. Su Facebook, il primo cittadino ha scritto:

    Oggi è un giorno molto triste per la nostra città. A soli 35 anni si è spento Giuseppe, fratello del Tenente di Polizia Municipale Angela Saporito. Una tragedia immane, che ci addolora profondamente e ci lascia tutti sgomenti per questa perdita devastante. Il mio pensiero, quello dell’intera Amministrazione e dei dipendenti comunali va alla famiglia di Angela a cui ci stringiamo forte, a nome di tutta la città, in questo momento di dolore. Ci uniamo in preghiera in questo giorno di lutto per il quale, come Amministrazione, abbiamo annullato ogni forma di festeggiamento che stavamo organizzando in vista dello scudetto del Napoli

Il giovane era molto conosciuto a Gragnano: Giuseppe Saporito ha accusato un improvviso malore, che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Il 35enne lascia la compagna e un figlio.

https://www.fanpage.it/napoli/annullata-la-festa-per-lo-scudetto-del-napoli-lutto-per-la-morte-di-giuseppe-saporito-35-anni/

Berlusconi71

Morto Mauro Giancaspro, per 20 anni direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli

 18 Aprile 2023
10:39

Lutto nel mondo della cultura a Napoli per la morte dello storico direttore della Biblioteca Nazionale. Aveva 73 anni. Il ministro Sangiuliano: “Uomo colto e appassionato”
 

 di Pierluigi Frattasi
 

Lutto nel mondo della Cultura a Napoli per la scomparsa di Mauro Giancaspro, storico direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli. Giancaspro aveva 73 anni e per 19 anni aveva guidato la biblioteca cittadina che ha sede al Palazzo Reale. Scrittore, uomo di grande e raffinata cultura e di profonda conoscenza, era anche collaboratore di diversi giornali. Giancaspro era nato il 25 giugno 1949 nella zona di piazza Mercato, a Napoli. Dopo gli studi classici e umanistici, aveva diretto diverse biblioteche in Italia, prima di arrivare alla Nazionale di Napoli.
 

Il ministro Sangiuliano: "Uomo colto e appassionato"

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, lo ricorda così con un tweet: Mauro Giancaspro è stato un grande direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli. Uomo colto e appassionato. Ci mancheranno i suoi consigli". La Biblioteca Nazionale oggi lo ricorda con un post sulla sua pagina Facebook: "Addio a Mauro Giancaspro, per 19 anni Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli – scrive – La Direttrice Maria Iannotti e tutto il personale si stringono al dolore della famiglia".
 

Lutto nel mondo della Cultura a Napoli

Alla Biblioteca napoletana approdò nel 1995, dopo aver lavorato alla Biblioteca Universitaria di Napoli e poi alla Statale di Cosenza. Nel 2005 ha assunto anche l'interim della direzione della Biblioteca di Bari. Nel corso della sua lunga carriera è stato autore di numerosi volumi: “Leggere nuoce gravemente alla salute”, “Il morbo di Gutenberg” (L’Ancora del Mediterraneo), “E l’ottavo giorno creò il libro” (Cargo), “L’importanza di essere un libro” (liberilibri), “L’odore dei libri”, “Un libro per piacere” (Grimaldi), “Elogio del filobus”, “Elogio della lettera anonima“, “Elogio del recupero” (Pironti), solo per citarne alcuni. Tantissimi i messaggi di cordoglio per la grave perdita che stanno arrivando in queste ore alla famiglia. Giancaspro aveva festeggiato proprio lo scorso anno i 40 anni di matrimonio con la moglie Vittoria.

https://www.fanpage.it/napoli/morto-mauro-giancaspro-per-20-anni-direttore-della-biblioteca-nazionale-di-napoli/

Kissinger71

Lutto a Napoli, lo psicologo Emilio Bizzarro muore a 28 anni: il cordoglio dell’Ordine

 22 Novembre 2021
13:01

Il giovane psicologo e psicoterapeuta si è spento improvvisamente a 28 anni.

 di Valerio Papadia

 

Napoli è scossa dall'improvvisa scomparsa di Emilio Bizzarro, giovane psicologo e psicoterapeuta partenopeo di 28 anni. I funerali del giovane psicologo si sono svolti questa mattina, lunedì 22 novembre, alle ore 11.30 nella chiesa di Santa Maria della Libertà, al Vomero, quartiere collinare della città. Tantissimi i messaggi che hanno voluto omaggiare la memoria del 28enne, tra cui anche quello di Armando Cozzuto, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Campania, che tramite la pagina Facebook dell'Ordine ha scritto:

    Oggi salutiamo con enorme dolore un giovane collega, un amico, Emilio Bizzarro. Nonostante la giovanissima età Emilio ha dedicato gran parte della sua vita alla psicologia, senza mai risparmiarsi. Il suo intuito, la passione che lo ha sempre contraddistinto insieme alla continua e costante disponibilità al confronto sono stati la prova di quanto amasse la nostra professione. Alle colleghe e amiche di sempre che ci hanno scritto per ricordarlo, ai suoi familiari e ai parenti tutti giunga forte l’abbraccio che solo la nostra comunità professionale sa destinare. Ciao Emilio, conserverò con affetto le ultime cose che ci siamo scritti

Tra i numerosi messaggi di cordoglio che sono apparsi in queste ore sui social network, anche quello della pagina ufficiale del Comicon di Napoli – la nota fiera del fumetto che si tiene in città ogni anno – con il quale Emilio Bizzarro ha collaborato in veste di driver:

    Improvvisamente, il sorriso, la simpatia, la professionalità e la disponibilità di Emilio se sono andati la scorsa notte. Tutti noi dello staff di Comicon, l’ufficio ospitalità e, siamo sicuri, tanti ospiti che aveva accompagnato in auto, siamo devastati da questa terribile notizia e ci stringiamo ai suoi amici più cari e alla sua famiglia


https://www.fanpage.it/napoli/lutto-a-napoli-lo-psicologo-emilio-bizzarro-muore-a-28-anni-il-cordoglio-dellordine/

Berlusconi71


Sanità, vergogna liste di attesa: due anni per una mammografia, “solo” uno per una visita cardiaca

 


Il report di Cittadinanzattiva: medici e pronto insufficienti e tempi d’attesa biblici

Sanità, vergogna liste di attesa: due anni per una mammografia, “solo” uno per una visita cardiaca

di Lorena Loiacono

Due anni per una mammografia, con buona pace dei tanti appelli alla prevenzione contro il tumore al seno. E questo è solo uno dei tanti drammatici esempi di liste d’attesa che emergono dal Rapporto Civico di Cittadinanzattiva sulla Salute 2023.

Attese infinte

Il rapporto parte dalle 14.272 segnalazioni che l’associazione ha ricevuto lo scorso anno e mette in luce le criticità del sistema sanitario per cui tanti pazienti scelgono cure private o, purtroppo, scelgono di non fare controlli. Il 29,6% delle segnalazioni, uno su tre, riguarda infatti i tempi biblici delle liste di attesa per l’accesso alle prestazioni, ma i cittadini denunciano carenze in ambito ospedaliero, territoriale e nella prevenzione. A crescere rispetto al 2021 sono soprattutto le problematiche che riguardano l’accesso alle prestazioni con un aumento del 5.8% e quelle legate all’assistenza in ospedale con un più 4,4%.

Addio prevenzione

Per la mammografia l’attesa è senza fine: se si tratta di un esame urgente, con classe di categoria B breve quindi da svolgersi entro 10 giorni, bisogna aspettare 150 giorni se invece non ha priorità l’attesa diventa di 730 giorni. 

Non va meglio per la gastroscopia con biopsia che richiese 365 giorni di attesa.

Quale priorità

Per le visite che hanno una priorità, da svolgere entro 10 giorni, i cittadini devono attendere invece 60 giorni e vale per molti ambiti: la prima visita cardiologica, endocrinologica, oncologica e pneumologica. Senza codice di priorità, si arrivano ad aspettare anche 360 giorni per una visita endocrinologica e 300 per una cardiologica.

Fuga dalle cure

Tempi troppo lunghi e così i pazienti, se non hanno soldi per andare dai medici privati, non si curano: le persone che hanno effettuato visite specialistiche sono diminuite dal 42,3% del 2019 al 38,8% del 2022, stesso calo per gli accertamenti diagnostici passati dal 35,7% al 32%. Nel Mezzogiorno quest’ultima riduzione raggiunge i 5 punti percentuali.

Caro dottore

Aumentano quelli che pagano interamente sia le visite specialistiche, passati dal 37% del 2019 al 41,8% del 2022, sia gli accertamenti diagnostici aumentati dal 23% al 27,6% nel 2022.

Ospedali scomparsi

Negli ultimi 10 anni sono state ridotte le strutture di emergenza: spariti 61 dipartimenti di emergenza, 103 pronto soccorso, 10 pediatrici e 35 centri di rianimazione.

https://www.leggo.it/italia/cronache/sanita_liste_attesa_oggi_12_5_2023-7396142.html

Berlusconi71

 

 

Ana Paula Borgo morta, la giocatrice di volley uccisa dalla malattia: aveva 29 anni

 


Brasiliana, si era fatta conoscere nel nostro paese per aver vestito la scorsa stagione la maglia del Volley Bergamo

Ana Paula Borgo, morta la 29enne giocatrice di volley: è stata uccisa dalla malattia

Lutto nel volley, è morta Ana Paula Borgo: aveva 29 anni.  Nata a Baruru il 20 ottobre 1993, la schiacciatrice verdeoro aveva trascorso la maggior parte della sua carriera in patria, nel massimo campionato brasiliano, ma si era fatta conoscere nel nostro paese per aver vestito la scorsa stagione la maglia del Volley Bergamo. L’avventura con la maglia rossoblù era durata appena un anno, quindi il ritorno in Brasile.

“Dio ti ha accolto, figlia mia"

“Dio ha accolto mia figlia”. Con queste parole, tanto semplici quanto struggenti, pubblicate dalla mamma Deborah sul suo profilo social, è arrivata anche in Italia la tragica notizia. Nel settembre 2022 si era ritirata dall'attività agonistica per combattere un cancro allo stomaco che le è stato fatale.

https://www.leggo.it/sport/altrisport/ana_paula_borgo_morta_giocatrice_volley_oggi_12_5_2023-7397457.html

Bossi71

 

 

Miriam muore dopo 32 anni di coma causato da un incidente stradale. Lascia il marito Angelo, che l'ha assistita ogni giorno

 


. Il dramma, per lei e per i suoi cari, era cominciato il 24 dicembre 1991, quando Miriam ebbe un incidente stradale

Miriam muore dopo 32 anni di coma causato da un incidente stradale. Lascia il marito Angelo, che l'ha assistita ogni giorno

Miriam è morta dopo 32 anni di coma. Il dramma, per lei e per i suoi cari, era cominciato il 24 dicembre 1991. Un giorno di festa, era la vigilia di Natale, diventato l'inizio di un incubo, a causa di un incidente stradale

Miriam è morta per complicanze respiratorie

Da allora non si era più ripresa. Miriam Visintin, 57 anni, è mancata nel reparto di medicina del San Bassiano, dov’era stata trasferita dalla struttura che l’ha ospitata in questi ultimi anni. Una morte naturale, sopraggiunta a causa delle complicanze respiratorie e dell’aggravarsi del suo stato generale di salute. La notizia la riporta il Giornale di Vicenza.

Accanto a lei ogni giorno c'era il marito Angelo

Accanto a lei, in tutti questi anni, c'è sempre stato Angelo, il marito che ogni giorno, anche più volte al giorno, correva per stare accanto a Miriam, per parlarle, per fare sentire la sua presenza, sperando sempre in un miracolo che purtroppo non c'è stato. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/miriam_muore_coma_32_anni_incidente_stradale_oggi_12_5_2023-7397552.html

Giordani71

 

 

 

“MI SONO SENTITA STUPRATA, LE PERSONE MI BACIAVANO IL CULO”

 

“MI SONO SENTITA STUPRATA, LE PERSONE MI BACIAVANO IL CULO” – EMY BUONO, TIKTOKER E ATTRICE (PER MANCANZA DI RUOLI), È SCESA IN PIAZZA A NAPOLI IN PERIZOMA E CON LE TETTE AL VENTO PER FESTEGGIARE LO SCUDETTO DEL NAPOLI, CON IL PRECISO SCOPO DI ATTIZZARE CENTINAIA DI TIFOSI GIÀ SURVOLTATI. È FINITA COME DA COPIONE: I MASCHIETTI NE HANNO APPROFITTATO PER ALLUNGARE LE MANI E LEI, IL GIORNO DOPO, SI È LAGNATA SUI SOCIAL - SUI SOCIAL IN MOLTI NON HANNO ABBOCCATO E L'HANNO RANDELLATA, SOSTENENDO CHE FOSSE IL SOLITO TEATRINO PER AVERE CINQUE MINUTI DI FAMA - VIDEO!

 


Estratto da www.leggo.it

 

emy buono festeggia lo scudetto del napoli mezza nuda in piazza 1 emy buono festeggia lo scudetto del napoli mezza nuda in piazza 1

La star di «Ti spedisco in convento» Emy Buono, napoletana doc, è scesa in piazza a festeggiare la vittoria dello scudetto del Napoli. Il suo outfit prevedeva una t-shirt tagliata sul seno, adesivi sul petto, una cintura in vita e pantaloni a vita bassa con un intimo azzurro. La ragazza, visibilmente scoperta, è stata toccata da molti ultras durante la festa, alcuni a detta sua le hanno anche toccato il sedere.

 

Emy Buono si è scagliata poi sui social: «Sono stata abbastanza triste in questi giorni date tutte le critiche che ho ricevuto. Mi sono sentita stuprata. È vero che mi sono denudata ma non volevo dare il mio corpo in pasto alle persone. Mi è sembrato un po' eccessivo che le persone mi hanno baciato e toccato il cu*o».

 

emy buono festeggia lo scudetto del napoli mezza nuda in piazza 2 emy buono festeggia lo scudetto del napoli mezza nuda in piazza 2

Emy Buono ha poi aggiunto: «Una donna che si denuda non consegna il pass ad un uomo per farsi stuprare» […]

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https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/ldquo-mi-sono-sentita-stuprata-persone-mi-baciavano-culo-rdquo-352918.htm

Briatore71